IL COMPLEANNO

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...presente...


"Do quando pensi di restare da me?", chiese Gabriel.

"Tre settimane e già vuoi cacciarmi," sorrideva Marcus.

"Se volessi cacciarti, ti avrei già cacciato. Forse preferiresti un alloggio proprio? Così potresti fare il bagno in tranquillità?", sorrise Gabriel.

"Com'è la situazione con la ricostruzione della città?" Marcus cambiò argomento.

"Bene," Gabriel si prese la testa tra le mani.

"Stanco?"

"Molto. Ho molte cose per la testa, ma ho un buon supporto, quindi è più facile."

Gabriel incrociò le braccia sul petto. "Chi vuole ucciderti, Marcus, e perché?", chiese seriamente.

"Mio vecchio capo", rispose freddamente. "L'invito che ho organizzato per Luca per entrare nelle lotte illegali, ha risvegliato vecchie ferite", sorrise.

"Come pesi che dovremmo risolvere la situazione?"

"Dovremmo, oh no, fratellino, io risolvo i miei problemi da solo," disse aspramente.

"Marcus, non sei più solo."

Distolse lo sguardo.

"Marcus, per favore, guardami."

"Non faccio parte di un branco e non so come funzionare in un branco," ringhiò.

"Oh Dio!" Gabriel spalancò gli occhi.

"Che succede ora?" Marcus lo interrogò bruscamente.

"Tu non hai mai voluto guidare un branco? Dimmi la verità, Marcus!" ordinò Gabriel.

Marcus taceva.

"Ah, ah, ah..." Gabriel scoppiò a ridere. "Come non me ne sono accorto prima? Introverso, alfa dominante, di successo, ma estremamente indipendente."

Marcus sbuffò, completamente disinteressato.

"Sei un sigma!" esclamò entusiasta.

"Smettila, ti picchierò!" minacciò.

"Almeno mi dirai qual è il tuo piano?"

"Te l'ho detto, lo ucciderò, ma prima deve soffrire un po'," sorrideva maliziosamente. Si alzò dalla sedia.

"Marcus?"

"Sì?"

"Buon compleanno, fratello," gli sorrideva Gabriel.


Sabrina era seduta nel suo studio a sistemare la documentazione. Era il termine della giornata. Era stata una giornata lunga. Squillò il suo cellulare.

"Stasera alle 8 inizia la festa al Green. Alle 7:30 passiamo a prenderti."

"Non so. Sono stanca. La giornata è stata lunga."

"Non fare la sciocca, dove è la tua gioventù?"

"Che festa sarà?"

"Importa davvero?"

"Dovresti rallentare un po'."

"Rallenterò quando sarò così grassa che non potrò più muovermi."

"Amanda, potrebbe farti male!"

"Menomale che avrò il mio dottore accanto. Dai, quando ti sei rilassata l'ultima volta?"

Sabrina sospirò. Per un momento ci pensò.

"Non mi ricordo "

"Alle 7.30, sii pronta e mettiti qualcosa di sexy!"

LE SPECIE- MarcusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora