Una brutta sorpresa

2.9K 139 11
                                    


"A volte non si può fare altro che ridere o piangere, e in questo momento ridere sembra l'opzione migliore."
Veronica Roth dal libro "Divergent"

Nella stanza piombo' un silenzio tombale.
Emma aveva parlato tutto d'un fiato e ora aspettava la reazione dei genitori.
I due, seduti dall'altro lato del tavolo, la guardavano senza parlare.
Emma si spazientì.

"Allora!? Non era quello che volevamo tutti?"

Suo padre rispose con voce tranquilla.

"Si Emma, lo era. E lo è ancora. È solo che..."

"Solo che cosa?"

"Non pensavamo di andare via così presto ecco."

David sembrava in imbarazzo.
Emma socchiuse gli occhi sospettosa.

"Mi stai mentendo."

Sua madre sollevò la testa di scatto, parlando velocemente, come per paura di perdere il coraggio.

"Ho intenzione di organizzare un ballo!"

Emma era sorpresa. Non era quella la risposta che si aspettava.

"Un ballo?"

"Sì! Un ballo per presentarti al Regno."

La ragazza balzò in piedi come se la sedia fosse diventata di colpo bollente.

"Cosa!?!???!?"

David si alzò, avvicinandosi alla figlia.

"Emma, tesoro. Quello che tua madre vuole dire è che, siccome non abbiamo avuto l'opportunità di fare le cose per bene alla tua nascita, farti conoscere al popolo..."

Emma agito' le mani.

"Emma, tu sei nostra figlia, sei una principessa."

"Mamma, papà...Io sono uno sceriffo, non una principessa. Io prendo a calci i criminali, non prendo il the' sul terrazzo di corte."

Biancaneve, che nel frattempo si era alzata, le prese una mano.

"Capisco come possa sembrarti strano tutto questo. Le altre volte non ci sei stata abbastanza da poter apprezzare questo mondo, il tuo mondo. È qui che sei nata."

"Le altre volte ho anche partecipato ad un ballo. Ed è stato...divertente."

Sua madre s'illumino' ma Emma la zittì immediatamente.

"Ma un conto è partecipare casualmente ad un ballo, per cause di forza maggiore, un conto è essere al centro dell'attenzione ed essere...presentata...al popolo..."

Pronunciò le ultime parole come se fossero difficili da digerire.

"Questo non accade nel mio mondo. Sono cerimonie arcaiche e fiabesche."

Mary Margaret sospirò, sconfitta.
David guardando la reazione di sua moglie, non si diede per vinto.

"Ma cosa ti costa?"

Emma cominciò a camminare su e giù, irrequieta.

"Ed io che pensavo che mi avreste detto che non volevate andare via perché questa è casa vostra, anzi nostra, che noi apparteniamo a questo mondo. Invece no. Un ballo! Uno stupido ballo."

"Non c'è niente di stupido .Vogliamo tornare a Storybrooke, ma prima volevamo ufficializzare la tua presenza qui."

La Salvatrice si diresse senza più pazienza verso la porta.

"Mi dispiace. Ma io non parteciperò a nessun ballo!"

La porta' si chiuse con un tonfo.

David sussurro':

La Principessa e il PirataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora