Dante aveva fin troppo dato tante sofferenze a suo figlio e per una volta nella vita voleva affrontare i problemi insieme a lui, senza andar via. Aveva fatto coming out a suo figlio senza il suo permesso, se n'era andato a Napoli lasciando Floriana e lui da soli mancando dal suo dovere di padre, ma quel tempo degli sbagli era oramai passato.
Simone invece voleva dare un'ultima possibilità alla vita, cercando di ricominciare. Voleva rimuovere totalmente quel nome dalla testa e così iniziò a tornare alla sua vita normale. Tornò a studiare, tornò ad uscire in moto con Manuel, tornò a fare serata in discoteca e a godersi quelli che erano i suoi diciotto anni. Pensò addirittura di fare nuove conoscenze magari sperando di dimenticare le sue labbra, i suoi capelli biondi, i suoi occhi chiari e le sue mani così delicate.
Erano le nove di sera e Simone uscii con i suoi amici per mangiare una pizza e bere qualcosa e per la prima volta dopo Manuel e Mimmo, decise di guardarsi attorno e provare a guardare avanti, ma non era assolutamente facile poiché non se la sentiva di avere attorno nessun altro.Ad un tratto, dopo aver mangiato la pizza tutti assieme decise di andare via con Manuel in un locale nella zona per bere qualcosa. Dopo essere entrati c'era un ragazzo che lo guardava senza distogliere il suo sguardo nemmeno per un secondo e Simone si fece coraggio, avvicinandosi a lui.
"Ciao! Anche tu bevi questa birra? E' la mia preferita, piacere Simone."
"Ciao Simone, io sono Mirko. Si, anche a me piace molto."
Manuel, quasi come uno scudo protettivo per il ragazzo, osservava tutto da lontano e li guardava mentre si incamminavano verso un corridoio dove passava poca gente, senza mai togliergli gli occhi di dosso, per paura che facesse qualche cavolata o scappasse di nuovo.
"Sei proprio figo lo sai?" disse il ragazzo mentre lo guardava dalla testa ai piedi.
Dopo aver chiacchierato a lungo questo ragazzo si fece avanti mettendo una mano sul fianco di Simone e nel mentre si avvicinava per baciarlo quest'ultimo ebbe quasi un'allucinazione. Gli passarono davanti agli occhi tutti i momenti con Mimmo e vide quasi il suo viso e si sentii altamente in colpa e fu così che nuovamente decise di scappare.
Iniziò a correre e Manuel lo seguii. Si fermarono nel parcheggio accanto al locale e Simone appoggiò la testa su un auto stringendosi forte le tempie."Simò non sarà facile ma ce devi riuscì! Devi conoscere qualcuno e devi dimenticà a quello che ora sarà chissà da quale parte del mondo."
"Ma le ascolti le lezioni di mio padre?! Seneca diceva che ciò che l'amore ha legato una volta continuerà a legarlo per sempre. Non troverò mai più nessuno che mi farà innamorare così. Tu la ami Nina?"
In quel momento Manuel rimase in silenzio ed abbassò la testa. In quell'istante provava tanta invidia per Simone perché riusciva ad esternare i suoi sentimenti e diceva sempre la verità mentre lui forse per tutta la sua vita aveva mentito a sé stesso.
Dopo circa un'ora i due ragazzi arrivarono in villa e tornarono a letto decidendo per una sera di dormire assieme perché forse avevano bisogno entrambi dell'affetto dell'altro.
La mattina dopo Dante bussò in camera dei ragazzi e vedendoli dormire vicini ed abbracciati gli dispiaceva tanto svegliarli quindi decise di ritornare in cucina e passare dopo qualche minuto ma fu fermato dalla voce di Simone:
"Papà, devi dirmi qualcosa?"
"Sì, Simone. Ho preso un'ora di permesso perché dobbiamo andare da un "amico", se così posso definirlo."
"Ah sì? Dove?"
"Da Nicola Brandi."
Manuel sentii questo nome e saltò giù dal letto.
"Da mi padre? E perché?"
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PER ME AMARE TE È FACILE -unprofessore // mimmone ©
Romantizm"Amare i propri amici è facile, per me amare te è facile". Però lui non è un suo amico.. ma l'amore della sua vita. C'è un mondo lì fuori a dividerli ma l'amore vero sovrasta qualsiasi tempesta, qualsiasi uragano ed anche i pregiudizi altrui. Ma può...