Una volta rientrati in casetta, il mio primo pensiero fu correre nella stanza rossa e abbracciare forte Christian.
«Sono fiera di te, re Mida» gli dissi, baciandolo a perdifiato.
«Mh, ci credo ancora di più quando me lo dici tu.»
Mi trascinò sul suo letto, dove affondammo fra mille risate. Lo baciai, ancora e ancora, per poi sospirare e poggiare la testa sul suo petto, da cui potei avvertirgli il cuore battere forte.
«Sei stata magica oggi, nanetta» mi sussurrò, mentre mi accarezzava i capelli. «credo di essermi innamorato di te per la millesima volta, mentre cantavi e suonavi il piano.»
«Sei sempre così esagerato.»
«No, credimi. Tu hai dono, Nì. Trasporti le persone in un'altra dimensione, le fai stare bene. È questo che vuol dire essere artisti.»
Sentii gli occhi pizzicare. Mi sollevai con il busto per avere la visuale completa su di lui.
«Fai innamorare tutti, con la tua voce e il tuo semplice essere.»
Era così bello, e io ero così fuori di testa che dovetti controllare i miei istinti per non cedere alla tentazione. Maledette telecamere.
«Io voglio far innamorare solo te», gli sussurrai, mentre gli baciavo il collo.
Rise. «Purtroppo non sono l'unico.»
Inarcai un sopracciglio, staccando momentaneamente le labbra dalla sua pelle.
«In che senso?»
«Io ho osservato bene te che cantavi, ma l'occhio mi è cascato pure su Holden. Sapessi come ti ha guardata per tutta l'esibizione, Nì.»
Sospirai, mentre mi distesi al suo fianco poggiandomi sui gomiti.
«Non gli passerai mai» aggiunse Christian. «e probabilmente quella canzone l'ha cantata pensando a te.»
«Quale?»
Anche Holden, come me e il riccio, fu sentito in due cover: Ti scatterò una foto e Dubbi. Fu abbastanza bravo in tutte e due, nonostante uscì leggermente fuori tempo nella canzone di Marracash, e forse proprio per questo Rudy scelse di giudicarlo solo per la prima.
«Quella di Tiziano.»
«Bah, non credo.»
«E invece ti dico di sì, fidati di me.»
Non gli dissi nulla, cademmo in un silenzio tombale. Non ebbi la forza né il coraggio di dirgli che quella sensazione, cioè che Joseph mi stesse dedicando quelle parole, attraversò anche la mia mente, durante la registrazione. Scacciai quell'immagine, precipitandomi nuovamente sul milanese.
«Sai che quando canti in spagnolo sei ancora più attraente?» gli sussurrai.
«Mh, Nita occhio a quello che dici» mi disse mentre con la mano attraversava la mia schiena. «ti ricordo che non siamo a Genova e che ci sono tredici miliardi di telecamere in giro.»
«Peccato» mi avventai sulle sue labbra, e lui unì le nostre lingue.
«Ao, non ve mettete a procreà qua dentro me raccomando.»
Petit entrò nella stanza rossa e ci fece sobbalzare con quella sua esternazione.
«Tore, ma tu sempre nei momenti meno opportuni devi entrare in questa camera?» chiese perentorio il riccio, che nel frattempo lanciò un cuscino contro il povero Salvatore.
«Dobbiamo cucinà, Chri, i ragazzi c'hanno fame e stasera tocca a noi» rise l'allievo di Rudy. «Mo' nun te crede che perché hai fatto disco d'oro sei esonerato dalle mansioni domestiche. Arza 'sto culo!»
STAI LEGGENDO
𝘷𝘪𝘵𝘢𝙩𝙚𝙧𝙧𝙚𝙢𝙤𝙩𝙤 | Amici23
FanficAnita è vita. Christian è terremoto. Ma ci sono dei momenti in cui Christian è la vita, mentre Anita è il terremoto. Apparentemente non hanno niente in comune, a parte la passione per la scrittura e per la musica. "Sono entrambi fuoco, incendiano l...