𝑪𝑨𝑷𝑰𝑻𝑶𝑳𝑶 11

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| 𝗡𝗲𝘄 𝗛𝗮𝘃𝗲𝗻,
Connecticut

Capitolo in
persona

*

L'aria pungente del Connecticut taglia la pelle.
Le strade sono interamente ricoperte da una lastra di ghiaccio che pare non voler andare via.

Il sole sta sparendo per lasciare spazio alla sua amica luna, bianca ma lucente come poche sere. Le nuvole sono rare in queste sere. Il cielo, dopo le nevicate mattutine, lascia spazio ai raggi di sole per riscaldare la città.

È raro vedere, nonostante il bel tempo, tanta gente per le vie, forse dovuto anche alle temperature basse dell'ultimo periodo.

New Haven si muove sempre nella stessa maniera: la mattina passano gli scuolabus per raccattare i bambini e portarli a scuola, mentre gli adulti guidano ancora un po' assonnati.
Durante la pausa pranzo le aree urbane principali si ripopolano, nascondendo la tristezza della metropoli nei sorrisi dei cittadini.
La sera, invece, ritorna tutto come sempre. Come se non ci abiti nessuno, con le case infestate dai fantasmi.

New Haven è una città triste, grigia e spoglia.
Chi abita a New Haven è qui per due ragioni:
la prima, è nata qui e non si vuole spostare in città più grandi;
la seconda, lavora per Carlos Torres e non ha altra scelta, se non quella di sottostare alle volontà del Capo.

E chi fa parte della seconda categoria sono cinque uomini e una donna.
Lei è sua moglie, così è stato ufficializzata la relazione, ma si vocifera sia la sua puttana, quella che di cui hai l'esclusiva, che puoi chiamare quando ti pare e piace.

Carlos Torres se lo può permettere, altri no.

Gli alberi innevati si muovono a causa del vento che tira usualmente nel mese di dicembre, lasciando cader fiocchi di neve sui marciapiedi o sui prati totalmente bianchi.

I bambini amano questo periodo dell'anno, dove dopo scuola si possono ritrovare nella piazza per costruire pupazzi di neve, usando rametti come braccia, sassolini per la creazione di bocca e al posto dei bottoni, mentre le carote per simulare dei nasi lunghi e appuntiti.

Simili a quelli di Pinocchio, un bugiardo patologico che non riesce a dire la verità.

I grandi amano un po' meno dicembre, forse a causa dello stress emotivo in cui vengono catapultati ogni anno: la corsa ai regali, il lavoro che pretende, pretende e pretende.

Chi lavora per Torres non ha questo genere di ansie: se ti chiama bene, altrimenti resti a casa in attesa della sua chiamata.

Facile.

E ti conviene rispondere, altrimenti invece di andare a tagliare la testa, la testa mozzata te la ritrovi tu.

Carlos non ama molto fare giri di parole.
Lui preferisce andare dritto al punto, puntandoti un coltello al collo e facendoti sudare freddo.

Tutto questo, nell'oscurità di New Haven.
Una cittadina dove tutti credono di sapere, e pretendono di sapere, ma la realtà dei fatti è che nessuno è alla conoscenza di niente.

Solo Carlos ha il totale controllo di New Haven, e i cittadini ne sono ben coscienti.
Se vedi Torres, se incroci lo sguardo per la strada, ti conviene iniziare a pregare e farti il segno della croce, incrociando le dita che quella giornata si sia svegliato dal lato giusto del letto e che la luna sia dritta.

The Devil's NightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora