| 𝗡𝗲𝘄 𝗬𝗼𝗿𝗸 𝗖𝗶𝘁𝘆,New York
Il Velvet è vuoto ed io sono qui da sola, l'unica cliente disperata e con un briciolo di sanità mentale in corpo.
Un briciolo, ho detto.
Chi l'avrebbe mai detto che Delaney Wilson si sarebbe ritrovata alle cinque del pomeriggio in un locale prettamente notturno? Nessuno.
Nemmeno io, a dire il vero.
Sbatto il portafoglio sul bancone, attirando l'attenzione del bar. È lo stesso che ha servito me e Reed qualche giorno prima.
Indossa sempre la stessa divisa, ovviamente, allontanando il ciuffo con una fascia per capelli nera.
Si avvicina sorridendo, probabilmente riconoscendomi dall'ultima volta.«Giovedì scorso eri in compagnia di due galantuomini, ora sei da sola... cambiano in fretta le cosa», si affretta a scherzare, passandomi il catalogo da cui poter scegliere i vari drink.
Mi limito a sorridere, sfogliando pagina per pagina; guardando ogni singolo cocktail.
Ci sono sia quelli analcolici, veramente pochi però, sia quelli alcolici.Super alcolici, in realtà.
Scorro il dito sul foglio, leggendo con attenzione le varie scelte, poi mi soffermo sul Jack Daniel's.
Non l'ho mai assaggiato e vedere la faccia soddisfatta di Carlos dopo ogni singola goccia ingerita, mi fa venire voglia di provarlo.«Un Jack Daniel's, grazie.» Sussurro, chiudendo il menù e facendolo scivolare di fianco a me.
Aspetto che arrivi il mio drink, con lo sguardo perso e i gomiti appoggiati sul ripiano in marmo.
L'ultima volta ho quasi fatto sesso nella cantina di Carlos, rischiando di rompermi una costola e che Torres restasse con il naso spaccato.Oggi sono qui da sola e infastidita da ogni essere vivente sul pianeta terra.
Con Reed non c'ho più parlato, non avendo avuto molte occasioni per poterlo fare. Gli ho lasciato una piccola lettera di scuse, ma credo non l'abbia neanche presa in mano per capire chi l'avesse mandata.Ci sarà rimasto male?
Gli avrò spezzato il cuore?
Magari mi aveva chiesto di uscire perché interessato a me, quindi mi avrebbe voluto conoscere meglio.Ma una calamità naturale ha avuto modo di rovinare tutto, come sempre.
Likey arriva sempre nei momenti meno opportuni, iniettando a tutti il suo mal umore e il dover controllare sempre tutto.Poi, però, si fa prendere la mano e le cose vanno sempre male. Basta vedere con Carlos com'è finita...
«Sembra ce ne vogliano minimo due, ragazzina.» Afferma il barman, indicando con il mento il mio Jack Daniel's.
Abbasso lo sguardo sul bicchiere e poi lo rialzo sorridendo.«Te ne faccio un altro?»
«Per adesso preferisco non esagerare.
Magari tra un po', se ne voglio un altro, lo ordino io», rispondo cordiale, declinando il suo invito.I suoi occhi brillano, il mio cuore non batte.
Non sento nulla nel parlare con lui, ed è una cosa normale, giusto?Alla fine lui è qui solo per lavorare, mica per provarci con le clienti.
Mando giù il poco drink che mi rimane e arriccio il naso a causa del sapore dolciastro che scende bruciando la gola.Mi guardo intorno, osservando tutti gli altri clienti ben vestiti, mentre io sembro una scappata di casa.
Indosso un paio di jeans a zampa neri e un body a maniche lunghe del medesimo colore.
Ai piedi ho le mie solite sneakers bianche e un po' usurate dal tempo.
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The Devil's Night
Romance"𝐼 𝑑𝑒𝑚𝑜𝑛𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑎𝑙𝑙'𝑖𝑛𝑓𝑒𝑟𝑛𝑜". Lei correva per sopravvivere; Lui correva per togliere la vita. A vent'anni, Hazel Delaney Wilson naviga tra le sfide quotidiane di vivere con una madre alle prese con l'alcolismo, c...