I.

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«Dunque..»
La bionda, Phyllis, è seduta sullo sgabello dell’isola in cucina, mangiando uno yogurt greco osserva le altre persone presenti nella stanza. Teschio seduto al suo fianco  poggia  i gomiti sulla superficie marmorea, sostenendosi la testa con una mano.
Lorenzo ed Henry si sono aggiunti pochi minuti prima, ma rimasero in piedi. Quest’ultimo raggiunge il frigorifero in cerca di uno spuntino.
Franz rientra in cucina, sospira e lascia il cellulare sul bancone. Ha appena finito di parlare a telefono.

«Ho chiamato la Novasol»

conferma sedendosi sulla seggiola parallela ai posti degli altri due, Alex lo scruta con curiosità.

«..e mi hanno detto che non c’è nessun errore, la villa ha  requisiti adatti per essere affittata da più di quindici persone ,noi abbiamo affittato la villa per primi ma ci sono ancora altre sette stanze da riempire..»
-«Quindi arriveranno altre persone.»
afferma casualmente Teschio, ritorna ad una postura più dritta  e volta la testa in direzione di Franz che ricambia con un piccolo cenno di conferma.

«è molto probabile.»

La sala rimase per lunghi istanti in silenzio, tutti meno Henry, ancora indeciso su cosa mangiare, stavano riflettendo sulla situazione.

«Boh raga per me si può anche fare»
risponde Phy tutto ad un tratto, facendo spallucce quando gli altri  portano la loro attenzione verso di lei.
«Franz è un mio vecchio..amico…mi fido di lui abbastanza da sapere che non è un ladro malintenzionato o qualcosa del genere.»
Questo procura un verso di assenso da Alex e Lorenzo,Henry adesso con un pacchetto di orsetti gommosi raggiunge la ragazza bionda.

«è improbabile che un poliziotto ti svaligi casa dopotutto..»
Phy sembra divertita dal promemoria ed Henry continua.
«condividere la villa con voi non sarà  sicuramente un problema.»

afferma mentre si allontana da lei e raggiunge il ragazzo affianco stringendo la sua mano.

«Mi chiamo Endri ma tutti qui mi conoscono come Henry, ammetto che è bello vedere Phy accompagnata da qualcuno»

L’ultima frase procura un lieve sorrisetto sul volto di Teschio.

«Mi chiamo Francesco, piacere di conoscerti Henry, Phy mi ha parlato di te»

Finalmente assopito il clima di tensione della mattinata, l’aria in casa appare più tranquilla dove ognuno si fa gli affari propri, Lorenzo va a giocare con la play insieme a Franz e zio Henry in soggiorno, Phy vai in bagno e questo lascia da soli Alex e Teschio, che controlla il suo cellulare mentre lei sistema gli utensili negli appositi sportelli, c’è uno strano silenzio tra i due e Alex vuole disperatamente romperlo.
«quindi… ti dispiace se ti chiamo Teschio?»  prova a iniziare la conversazione in questo modo ma riceve solo un piccolo cenno di consenso dall’uomo, sembra essere un tipo abbastanza taciturno.

«Non mi dispiace in realtà…»
fa una piccola pausa mentre posa via il telefono e guarda la donna girata di spalle.
«non è la prima volta che mi danno un soprannome del genere, in realtà»
-«Uh-huh» le mani di Alex sono impegnate a lavare le ultime forchette, è divertita e anche leggermente confuso da quella risposta.
«sul serio? porti sempre quella maglietta?»
Teschio scuote leggermente la testa essere ride sotto i baffi, aggiungendosi alla risata di Alex.

«la maglietta non c’entra nulla

Alex si ferma bruscamente da quello che stava facendo, un brivido le percorre la schiena mentre la sua mente corre in tutti gli immaginari possibili che poteva concepire. Un estraneo è seduto dietro di lei e ha detto una cosa abbastanza macabra e lei non  cosa diavolo fare. Dovrebbe ignorare? Rispondere? C’è un poliziotto in casa ed è suo marito, l’uomo dopotutto non sarebbe così tanto stupido da provare a farle del male ,ma chi lo sa, potrebbe essere un pazzo squilibrato o un sociopatico calcolatore, lei non lo conosce non sa cosa potrebbe fare-

«lavora nel reparto della scientifica del dipartimento della contea ad ovest.» risponde Phyllis poco impressionata, poggiata allo stipite della porta  con le braccia e gambe incrociate.

«è un criminologo.»

le orecchie di Alex si tingono di rosso per l’imbarazzo, è la seconda volta in un giorno che  salta subito alle conclusioni, il suono della risata maschile la porta a spostare lo sguardo da Phy al suo compagno, apparentemente a Teschio piace lo scherzo.

𝗟𝗲𝗴𝗮𝗺𝗶Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora