IX

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«Hen…ry-»

«Martina non riesco a sentirti»

Adagiandosi  contro l’isola  della cucina principale, l’uomo si prende un istante per riflettere allontanando l’orecchio dal disturbo telefonico. Momi sta chiamando  dal carcere o è uscita sotto cauzione come era successo Diego tempo fa ?

Martina era la migliore amica (e forse anche qualcosa di più) di Endri in gioventù.

Sebbene andasse  d’accordo con Francesco ed i suoi amici, Henry finiva per passare le sue giornate solo o con la migliore amica nel parco accanto a scuola. Martina venne  battezzata sotto il nome di Momi da Endri durante un pomeriggio d’estate quando lei stava giocando al suo  videogioco preferito e l’amico dall’altra parte della stanza col naso di caso in un libro eccessivamente grande di storia. Il suo compagno si sentiva il cervello fritto per il troppo carico di cose inutili da studiare per la verifica del giorno dopo, così Henry preso da l’euforia comincia a scherzare e a balbettare , e richiamando l’attenzione della proprietaria della stanza  cantilenando  un ”Momi” quest’ultima un paio di minuti dopo si ritrova a asciugarsi le lacrime per la forte risata

Ben presto anche il gruppo di Francesco cominciò ad interessarsi alla ragazza e ad invitarla nelle uscite, addentando un pezzo di kebab unto ma decisamente appetitoso, Martina fece la conoscenza di Francesco, Phyllis, Benedetta, Diego ed Arij.



Passarono anni e i due migliori amici mantennero saldo il legame nonostante le strade separate, Henry in più occasioni prese in mano le carte per visitarla in carcere.

Carcere dove c’è rimasta da più di 3 anni e doveva scontare una pena di altri 7, eppure eccola li, a parlargli da uno smartphone in una chiamata diversa dal solito.

Martina ha tante qualità come il sarcasmo e la bellezza, ma è soprattutto l’astuzia quella che contraddistingue  dagli altri. Purtroppo  era entrata in un giro losco insieme ad Diego , Simoski, Phy ed Gebry, un ragazzo che Henry non conosceva e non approvava di certo.
Henry provò a cercare risposte ma non ne ottenne alcuna né dal silenzio dell’amica né tantomeno da quello di Benedetta che non liquidò la questione come un semplice ‘incidente d’arresto’, l’unica confessione che ottenne fu da parte di Chadiben dove con amarezza nella voce ammise che un uomo  provò ad uccidere la giovane poliziotta, L’uomo che si rivelò essere Gebry.



«Henry mi senti?»  lui si ritrova ad annuire prima di ricordarsi che l’amica non lo poteva vedere, mormorò un piccolo sì per confermare la sua attenzione.

«Adesso sì.».

«sono al semaforo fuori città.» dall’altro capo si sente un profondo sospiro e il tono di voce diventare serio. «Ho bisogno di soldi per fuggire via dal paese..»

«Quindi sei evasa.»

Afferma mentre si guarda intorno quasi come se si volesse accertare la non presenza di testimoni.

« È corretto, sì »

«Ma dico io ma ti sei completamente rincoglionita?!? Come hai fatto ad uscire-»

«Henry non ho tempo per spiegare! Vienimi a trovare al cartello a fuori città, per favore! Non ti coinvolgerò nemmeno se mi dovessero prendere gli sbirri, ti supplico»

«lo sai che in questo momento dovrei chiamare mio fratello anche se non è in servizio e denunciarti?»

..«..Vuoi farlo?»

«No. Dammi mezz’ora ,non dare nell’occhio e resta ferma li.»

non aspetta nemmeno il ringraziamento per attaccare la chiamata, passandosi una mano per i capelli l’uomo tira su con il naso in preda al nervosismo. Nella vita si è sempre definito un uomo razionale ma quando in ballo ci sono i sentimenti sinceri Endri tende a tralasciare ogni rischi ed imprevisti per inseguirli ,e lui vuole proteggere la sua Momi nonostante tutto.

Nella cucina entra  Alisea con un sorriso enorme stampato in faccia: «Indovina chi c’è li dentro? Benedetta ed Arij sono  qui  ed hanno già traslocato nella villa-»

«Bene, è  una bella notizia – sospira prima di guardare la finestra- tu intanto torna con loro a casa. Io devo uh… Devo fare una cosa.» Alex solleva il sopracciglio chiaramente non aspettandosi questa risposta

«Una cosa?»

«Si.»

«Centra Layan percaso?»

Henry si ritrova a alzare gli occhi al cielo, raddrizzando la postura.

«porca troia, no non c’entra lei te lo posso assicurare.»

Alex annuisce e risponde con un brevissimo “ok” accompagnato da un “stai attento e chiamami se hai bisogno” prima di indietreggiare e allontanarsi verso l’esterno.

Quando il socio sente il rumore del motore della vettura farsi sempre più distante l’uomo prende le chiavi e chiude la saracinesca, direzione fuori città.



𝗟𝗲𝗴𝗮𝗺𝗶Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora