VIII.

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«Oi!»

Alisea fischia a Saleem, il novellino dipendente che aveva assunto ad inizio vacanze, l'uomo si precipita verso il richiamo ed apre le ante della cucina.

Ad aspettarlo c'è ovviamente il suo capo,con tre vassoi in mano che distribuisce quest'ultimi ad altri suoi damerini. momenti dopo il cameriere pakistano si trova una quarta guantiera in mano, i pop corn di cavolfiori rossi speziati e Bocconcini di zucchina con hummus accanto a pomodorini colorati sembrano invitanti come al solito.


«Sbrigati per favore, e torna velocemente perché ne abbiamo altri cinque da servire al tavolo sette tre ed otto..»
con l'ultimo cenno del capo, Saleem si affretta verso la sala del locale, nonostante il mese prettamente festivo Alex ed Henry avevano ricevuto una chiamata last minute in cui veniva chiesto il servizio del loro ristorante per un incontro formale tra impresari provenienti dalla capitale, gente importante con agganci politici invitati da qualcuno più in alto di loro.


Endri Siamese ci teneva particolarmente a fare una ottima impressione per un possibile richiamo futuro per un ricevimento . non era il loro primo evento importante visto la fama del posto ma questo non arresta certo le paranoie del co-proprietario.


Alex sospira mentre torna in cucina e vede Henry spalancare il forno ardente per il filetto ancora da preparare, nota anche di come quest'ultimo nella foga si sia dimenticato di indossare un guanto e di conseguenza di come appoggi bruscamente il piatto nel bancone prima tentare di sopprimere un gemito di dolore, fallendo.


In due istanti Alex è accanto ad Henry prendendolo gentilmente per le spalle e portandolo in uno dei tanti lavabo del piano cottura, dietro di loro si sente lo smanio dei cuochi sottoposti mentre Alisea afferra il polso del suo socio mettendolo sotto l'acqua fredda,


Gli occhi dell'uomo si serrano mentre lei gli accarezza amichevolmente la schiena in un gesto di conforto.


«Non puoi continuare così Endri..» gli sguardi si incrociano per lunghi momenti, e per un secondo il tono di voce basso e tranquillo della cognata porta Henry a dimenticare l'evento frenetico esterno.


Henry è sempre stato perfezionista, quasi fastidiosamente puntiglioso e Alex non fa fatica a confessare che questo aspetto ha portato problemi e incomprensioni ad inizio della società. Bollito leggermente crudo, fesa troppo insipida,acqua non troppo gasata o composizione del secondo non identica allo standard erano le lamentele che ricevevano gli addetti ai forni o a volte Alisea stessa.

Ma dopo un po' lei riuscì a comprendere la vera natura costruttiva dietro le critiche di Henry, in cucina bisogna essere sempre ambiziosi e se non si è pronti ad affacciarsi alle avversità, allora vorrà dire che non si è adatto a stare dietro ai fornelli, tantomeno possedere un ristorante stellato.


«vai a prendere gli scatoloni dal magazzino per i rifornimenti ok? Qui dentro ci penso io»


Enrico non fa fatica a comprendere che quello che vuole realmente lasciare intendere la cuoca è "in realtà è solo una scusa per farti prendere una boccata d'aria fresca perché stai impazzendo e sono preoccupata per te" tuttavia non contesta e va nel retro, maneggiando scatoloni.


Uscendo fuori Enrico osserva il panorama tentando di distrarsi un po' facendo esercizi di respirazione, c'era più vento del solito e questo permetteva un clima atmosferico niente male, controlla le notifiche del cellulare passeggiando per il cortile del complesso dando un occhio che non ci sia un dislivello tra terreno ed erba sintetica.


Harry sbotta quando vede che le scorte delle verdure sono quasi finite salvo qualche finocchio acerbo, la maggioranza dei gentleman seduti in sala sono vegetariani e quindi l'assenza di ortaggi potrebbe essere un problema assai grave. Il rifornitore del ristorante è in ferie e...

𝗟𝗲𝗴𝗮𝗺𝗶Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora