𝑳𝒂 𝒇𝒂𝒎𝒊𝒈𝒍𝒊𝒂

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Lassie pov:
La mia mente era un turbinio di domande senza risposte mentre mi trovavo intrappolata in un luogo stranamente familiare, circondata da individui eccentrici. Essere trattata come un cane non faceva altro che alimentare la mia frustrazione, e non avevo nessuno con cui condividere le mie lamentele. Dopo due settimane in questa situazione, con persone che dovevano diventare la mia nuova famiglia, la fiducia era un lusso che non potevo permettermi, e le persone intorno a me erano ben lungi dal piacermi.
L'idea di fuggire mi sfiorava costantemente, ma la presenza di un GPS e un collare che si poteva rimuovere solo tramite l'impronta digitale rendevano il compito quasi impossibile. Inoltre, la mancanza di conoscenza del territorio aumentava ulteriormente le difficoltà. La voce di Red mi riportò alla realtà, interrompendo i miei pensieri << Amore della mamma, io devo uscire, resterai qui con i tuoi fratelli>> annui, ero contenta perché avrei avuto un po' di pace da lei, che sembrava sempre attaccata a me.

Trixie, la seconda moglie di Dante, apparve da dietro << suvvia Red, la tua bambina ce la farà a stare da sola per qualche minuto>> Red non era l'unica moglie di Dante; ce n'erano altre due, e Trixie era una di loro. Era una donna che preferiva mantenere le distanze, a meno che la questione non la coinvolgesse personalmente. La sua unica stranezza era la mania per l'ordine, reagendo vigorosamente a qualsiasi tentativo di alterare il suo ambiente.

<< la Bionda si sta preparando, come al solito ci mette una vita>> dichiarò Trixie quando Felia, la moglie ufficiale di Dante, fece la sua entrata << Non rompere, chi è campionessa di quest'isola? Io>> era la "prima donna" in tutti i sensi, era una donna di grande intelligenza e cultura, ma il suo carattere autoritario e freddo si scioglieva solo intorno a Dante <<Madre, dovreste sapere che la giovinezza non dura per sempre>>affermò Shila, la figlia maggiore di Felia. Non avevo avuto molte occasioni di parlare con lei o di instaurare un legame, ma il suo atteggiamento sprezzante e i commenti negativi sugli altri non avevano lasciato una buona impressione su di me. Nonostante ciò, si comportava bene con me, dimostrandomi rispetto, a meno che il rispetto non fosse riservato solo a chi conosceva.

<<Un giorno cascherai e non servirai più a nulla>> pronunciò una voce maschile alle mie spalle. Mi voltai e vidi che era Denver, il figlio di Trixie. Denver non suscitava particolare interesse in me, trascorreva la maggior parte del tempo con Caronte, figlio di Felia, e Commander, figlio di Red. Erano molto diversi tra loro, ma incarnavano tutti in qualche modo il riflesso di Dante. Denver cercava di emularlo, ma Dante sembrava ignorarlo, mentre Caronte era il copia e incolla di Dante e Commander mostrava il lato "dolce" di Dante, almeno per me era così.
<<Perché non te ne vai a fare in culo?>>ribatté Shila a Denver. <<Come sei suscettibile, sorella>>intervenne una voce femminile, e alzandomi vidi Kora che stava facendo esercizi fisici. Kora era energica, la prima ad alzarsi al mattino, gentile e rispettosa <<Disse quella che se qualcuno la chiama Femminuccia se la prende>>aggiunse Celestia accanto a Shila, la sua unica aspirazione sembrava essere quella di essere la brutta copia di Shila, parlando a livello caratteriale, perché a livello di bellezza ahimè era bella. Alle parole di Celestia, Kora si avvicinò minacciosamente, ma intervenne Lexie, il mio angelo custode nonché la preferita tra tutti. Fin dal primo giorno era stata gentile con me, possedendo un'anima veramente buona.

<<Ora basta, tutti quanti fate pace o le prendete>>disse Trixie con tono serio, e Felia si mise in mezzo alle due litiganti, guardandole con severità. Le ragazze abbassarono il capo con rispetto. <<Ci scusi, Matrigna, ci comporteremo meglio>>dissero in coro, utilizzando il termine che usavamo per riferirci a lei che non eravamo figli di Felia. A Trixie ci rivolgevamo come Megera e a Red come Miss.
<<Bene, andiamo o faremo tardi>>concluse Trixie, dirigendosi verso l'uscita, seguita da Felia e Red.

Una volta che gli adulti se ne andarono, Kora riprese le sue attività, mentre io mi distesi sul divano, chiudendo gli occhi. Improvvisamente qualcuno cadde su di me, e, aprendo gli occhi di scatto, sbuffai: <<Ma che fai, dormi Sorellina?>>. Era Dionisio, figlio di Felia, e, come tutti, incredibilmente spocchioso. <<Beh, l'intenzione era quella, ma tu la stai rendendo difficile>>, risposi. Si sedette accanto a me ridendo: <<Hai sentito? Tua sorella vuole dormire, peggio della bella addormentata>>. Alzai gli occhi al cielo e da dietro la porta della camera di Red apparve Anton, un ragazzo dai capelli scuri e occhi chiari, abbastanza alto: <<Lasciala stare, è piccola, è normale che sia stanca>>. Nonostante a volte si preoccupasse troppo, gli voglio bene poco dopo apparve Terra che si intromise alla conversazione << tsk, tanto poi si sentono le urla da camera vostra perché qualcuno litiga con Miss... sì, Lassie, ti sentiamo piangere>>. "Ci mancava solo lei," pensai, consapevole del carattere uguale a suo fratello Dionisio, ma era peggio, non la sopportavo, credo che ho passato più tempo a litigare con lei che altro<< <<Sempre  a intrometterti, Terra! Non sai mai quando tacere?>>. Terra, con un sorriso malizioso, non si lasciò intimidire: <<Forse, Lassie, se smettessi di piagnucolare continuamente e imparassi le regole di questa casa la smetterei>> Mi sentii irritata, la mia pazienza  era al limite. <<Sarebbe più facile se smettessi di comportarti come se il mondo girasse intorno a te!>> replicai, cercando di controllare la rabbia che cresceva dentro di me. Terra, con un tono beffardo, rispose: <<E sarebbe più facile se  imparassi a essere meno scassapalle>>. Anton cercò di placare gli animi: <<Ragazze, basta litigare. Non c'è bisogno di trasformare ogni situazione in un campo di battaglia>>. Ma le parole di Anton sembrarono solo alimentare ulteriormente la fiamma della discussione. La tensione raggiunse il suo apice, mentre Kora cercava disperatamente di calmare gli animi: <<Ragazze, per favore, non litigate. Abbiamo già abbastanza da affrontare senza aggiungere litigi inutili>>. Ma sembrava che la lite tra me e Terra fosse destinata a continuare, alimentata da risentimenti più profondi.

Improvvisamente intervenne Shila, la sorella maggiore di Terra, con un tono deciso: <<Basta! Siete entrambe ridicole con queste liti infantili. Crescete!>> e ci mancava pure  Commander, mio fratello, cercò di calmarci: <<Ragazze, dovete imparare a convivere senza litigare continuamente. Non possiamo permetterci di disgregarci così.>> La situazione diventò ancora più intensa quando entrò improvvisamente Dante nella stanza, seguito da Red e Felia, madre di Terra. Lo sguardo severo di Dante si posò su di noi: <<Basta! Questo comportamento è inaccettabile. Avete un dovere nei confronti della famiglia, e questa continua lite deve finire ora! E NON VOGLIO SAPERE CHI ABBIA INIZIATO>>. Red e Felia ci guardarono deluse, mentre Dante continuò con dure parole: <<Siete deludenti. Non vi ho cresciute così. Non posso tollerare questo disprezzo continuo. Rispettatevi a vicenda e smettetela con questi comportamenti infantili>>. "Teoricamente tu non mi hai cresciuta Abbassai lo sguardo, per lo più perché non sapevo resistere il suo sguardo. La delusione era evidente negli occhi di Red, mentre Dante ordinò con voce ferma: <<Ora andate nelle vostre stanze ORA>>

Red pov:
Ci mancava solo questa lite, era tutta la settimana che litigavano quelle due, non eravamo riuscite a farle andare d'accordo << Vado da lei>> dissi e andai in camera mia.
Lassie era seduta sul letto, appena mi vide si allontano << posso spiegare->> la zitti con lo sguardo e sali sul letto e mi avvicinai a lei << sei fortunata, che devo riandare e non ho tempo per punirti, ma andrai a letto senza cena >> disse con un tono pacato "meglio di nulla".
Ci fu un attimo di silenzio e si sentivano le urla di Terra o meglio il pianto, Felia ci stava andando giù pesante << a nanna>> dissi e la misi sotto le coperte, senza dire nulla chiuse gli occhi e io me ne andai lentamente spegnendo la luce.

𝑪𝒂𝒕𝒆𝒏𝒆 𝒆 𝒐𝒓𝒅𝒊𝒏𝒊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora