Red pov:
<<Scendete, siamo arrivati>> la voce di uno degli scagnozzi risuonò tra noi. Obbedimmo tutti, scendendo dal furgone. Mi guardai attorno: c'era più gente del solito, volti familiari mescolati a quelli sconosciuti. Un tempo, eventi come questo erano riservati esclusivamente a persone di rango elevato, ma negli ultimi anni le cose erano cambiate. Adesso chiunque poteva partecipare, persino quelli di basso livello. Per noi che appartenevamo alla vecchia guardia, non era una novità gradita. Ci trovavamo in campagna, un vasto campo allestito con tende di ogni forma e dimensione. Era chiaro: più eri importante, più grande era il tuo spazio e più lussuosa la tua tenda. Il padrone ci condusse verso il nostro posto abituale, uno dei migliori, con vista sul lago. C'erano tre tende: una per i padroni, una per i collaboratori e, infine, la nostra.<<Hai visto quanta gente?>>mi disse Trixie, comparendo alle mie spalle. Lanciai un'occhiata distratta alla folla e annuii leggermente <<Beh, quest'anno accettano proprio tutti>>sbuffò Felia con disprezzo. Ridacchiai, lasciando scivolare via la tensione. <<Poteva andare peggio>> commentai, ma Felia sbuffò di nuovo, facendo un gesto sprezzante con la mano, come a dire "bla bla bla". Alzai gli occhi al cielo, abituato ai suoi modi <<Ascoltatemi>> intervenne il padrone con voce ferma. <<Sapete come funzionano queste cose. Potete girovagare, ma senza esagerare e niente risse! Ci vediamo per cena>> Con queste parole, si allontanò con sua moglie, i figli e il nipote al seguito <<Finalmente, libertà, andiamo fratelli raggiungiamo gli altri>> esclamò Caronte, allontanandosi con mio figlio e Denver. Mentre li osservavo andare via, sentii una leggera trazione sui pantaloni. Abbassai lo sguardo e vidi Lassie, ancora mezza addormentata, che mi guardava con occhi assonnati. I padroni le avevano dato dei tranquillanti per farla riposare durante il viaggio, e adesso si stava lentamente riprendendo <<Mamma, ho fame>> disse con voce fievole. Le accarezzai il viso con dolcezza. <<Prima devo farti conoscere una persona>> le risposi, facendole cenno di seguirmi. Perplessa, mi seguì in silenzio.
Attraversammo il campo, passando davanti a tende sempre più sfarzose. Pet mi salutavano lungo il tragitto; essere la "moglie" di Dante portava con sé una certa notorietà e rispetto. «Mamma, dobbiamo ancora camminare molto?», borbottò Lassie, ormai impaziente. <<Siamo quasi arrivati>> le risposi. Quando finalmente ci fermammo, fischiai. Dalla tenda uscì una donna dai capelli rossi, alta, con occhi chiari e un corpo ben definito. Indossava pantaloni stretti e una maglietta attillata che le metteva in risalto le forme. Era molto simile a me, solo più giovane. <<Quindi, lei è la mia nuova nipote? Carina>> disse la donna, osservando Lassie con uno sguardo valutativo.
Lassie, colta alla sprovvista, balbettò: <<Nipote? Quindi voi due siete... insomma...>>Prima che potesse finire la frase, mia sorella intervenne: <<Sorelle>> disse con un sorriso sornione. <<Io sono Rose, la sorella minore>>Si abbassò per mettersi all'altezza di Lassie, che sembrava ancora confusa.<<Sorelle? Siete davvero sorelle o...>> Lassie cercava di chiedere se fossimo biologicamente legate o meno, ma faticava a trovare le parole. Era divertente vederla così impacciata.
<<Biologiche, due anni di differenza>>, rispose Rose con tranquillità. Poi, rivolta a me, chiese: <<Per cosa verrà impiegata?>>.
Stavo per risponderle, quando due ragazzi uscirono dalla tenda, impegnati in una rissa. Rose si alzò, il volto che si induriva. Si avvicinò ai due e, senza pensarci due volte, li afferrò entrambi per le orecchie.
<<Ahia, mamma, mi fai male!>>gridò la ragazza. <<Beh, Rexie, è proprio quello l'intento>> ringhiò Rose, lasciandoli andare.
Rex, l'altro ragazzo, protestò furioso: <<Quella stronza mi ha tirato un calcio nelle palle!>>Rex era un tipo alto, muscoloso, con capelli biondi e occhi color miele. Il suo aspetto poteva intimidire chiunque, ma in realtà era un grande mammone.
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𝑪𝒂𝒕𝒆𝒏𝒆 𝒆 𝒐𝒓𝒅𝒊𝒏𝒊
RandomElen ( in futuro si chiamerà Lassie) una giovane ragazza di diciotto anni, vive una vita apparentemente tranquilla nella piccola cittadina costiera di Bluehaven. La sua esistenza venne improvvisamente stravolta quando, durante una notte tempestosa...