𝑺𝒂𝒎𝒖𝒆𝒍 𝒑𝒆𝒓 𝒈𝒍𝒊 𝒂𝒎𝒊𝒄𝒊 𝑺𝒂𝒎

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Lassie pov:
Mi faceva ancora male il culo da 3 giorni, Dante non aveva risparmiato il mio povero fondoschiena e non potevo dormire a pancia in in su che saltavo dal dolore, Red mi aveva messo pure una crema ma aveva fatto poco o nulla a mio avviso.
Non c'era nessuno in casa avevano tutti da fare chi stare con i propri padroni e chi si doveva allenare, avevo il permesso di uscire da sola a patto che non mi allontanavo troppo e sinceramente la cosa non mi dispiace e decidetti di uscire. Uscì dalla nostra stanza e presi le scale, sia mai che usassi l'ascensore, Anton mi aveva detto che se avessi osato prendere l'ascensore e mi avessero scoperto i padroni mi avrebbero fatto dormire fuori al freddo incatenata, per me era un esagerazione anche se piano piano dovevo considerare tutto questo normale. Arrivai al primo piano e mi avviai verso la porta ma mi beccai la padrona davanti che stava parlando con una donna << ma ciao cucciolina, dove vai di bello?>> mi parlo veramente come una persona parla ad un cane, era inquietante << fuori, Re-madre mi aveva detto che avevo il permesso di uscire>> dissi cercando di non mostrare fastidio << si certo, non ti allontanare troppo e torna prima che che il sole tramonti o le prendi da me>> "non ce ne sarebbe stato bisogno" me ne andai di corsa, volevo stare il più lontano possibile.
Trovai un posto all'ombra tranquillo e lontano dal campo di allenamento e dalla casa, praticamente l'unica cosa che mi separava era il muro di fronte a me, ero veramente tentata di scappare, c'era un bel albero facile da arrampicarsi e in poco tempo sarei fuori, peccato per il collare che avevo, come volevo togliermelo ma non sapevo ancora come. Mentre ragionavo improvvisamente mi sento qualcosa cadere sopra di me, caddi per terra e spostai dopo poco il peso sopra di me << ti chiedo scusa, per favore non lanciare l'allarme>> mi alzai e vidi a terra un ragazzino dai capelli rossi, poco più alto di me e da una corporatura snella << cosa?>> fu l'unica cosa che mi venne da dire, il ragazzo si rialzò e si scrollò di dosso la polvere << mi hai fatto male>> dissi arrabbiata e toccandomi il culo, era proprio caduto lì e ancora mi faceva male << non dare l'allarme>> continuò  lui, non stavo capendo  << e perché dovrei, piuttosto dovrei tirarti un pugno>> borbottai. Il ragazzo inclinò la testa << sei il cucciolo nuovo?>> stavolta alzai io il sopracciglio << e allora?>> risposi << questo spiega tante cose>> ancora una volta non capì cosa voleva dire << tu non hai idea di cosa sto parlando, vero>> "già" annuì, l'ho ridacchiò e salì su un albero e iniziò a mangiarsi una mela << meglio così>> disse, sbuffai << si più preciso pel di carota>> lo incalzai, lui mi guardò per qualche secondo << io e te non dovremmo andare d'accordo, semplice>> "wow ho capito tanto" << scommetto che non hai capito? Io sono un cucciolo che vive la sua vita al massimo, tu sei una macchina da guerra o qualcosa del genere>> continuò lui, non sono mai stata più confusa di così in vita mia << farò finta di aver capito>> dissi appoggiandomi ad tronco dell'albero.
Il ragazzo scese dall'albero e si avvicinò a me ma non troppo << non ti hanno spiegato nulla?>> mi chiese, inclinai la testa alla sua domanda << Senti Pel di carota tu continua a parlare ma se tu non sei preciso io non capisco un cazzo>> dissi scocciata, il ragazzo sospirò << Direi meglio così o a quest'ora mi avresti forse preso veramente a pugni Lassie>> "come sapeva il mio nome?" << come sai il mio nome?>> chiesi al ragazzo << Sei una sorta di celebrità e sei su tutti i notiziari dell'isola, secondo il mio padrone verrai data a Theo>> "padrone?" Lo guardai meglio e notai che aveva anche lui un collare << padrone? Quindi anche tu hai un->>

Sam:<< Padrone? Si>>

Lassie:<< quindi sta cosa va anche fuori da queste mura?>>

Sam:<< si, dipende sempre con chi finisci, chi come il mio padrone lo fa con leggerezza e chi come te ha uno dei padroni più severi>>

Finalmente qualcosa stava avendo un senso

Sam:<< l'unica cosa strana è che tu sei diversa>>

Lassie:<< perché come dovrei essere?>>

Sam:<< di solito dopo in mese inizi a ragionare come loro ma te, sembra di no>>

Lassie:<< ho passato questo mese ad essere scul- punita>>

Sam:<< sculacciata, puoi dirlo, qua in questa isola è legale e normale, solo che c'è chi si diverte come i tuoi padroni e chi lo fa raramente come il mio>>

Non dissi nulla, non sapevo come comportarmi con questo ragazzo, mi incuriosiva sapeva tanto o almeno sicuramente più di me e io avevo bisogno di sapere di più, dato che Red e gli altri membri mi dicevano poco o nulla e io avevo bisogno di risposte << quindi prima hai detto che non dovevo dare l'allarme, perché?>> il ragazzo alla mia domanda si guardò intorno per poi riprendere a parlare << voi non amate gli intrusi o meglio quelli che non fanno parte della vostra nicchia>>

Lassie: <<Nicchia?>> Mi sentivo sempre più confusa, ma era evidente che dovevo adattarmi velocemente a questo nuovo mondo.

Sam: <<Sì, la tua 'nicchia'... il tuo gruppo, i tuoi padroni, chi ti controlla e ti governa. E tu, devi integrarti>>

Lassie: <<Quindi volevi evitare che io attirassi l'attenzione?>>

Il ragazzo annuì, con un'espressione seria. <<Esatto. Le tue azioni attirerebbero sicuramente attenzione, certo tu verresti lodata io non tanto .>> mi  sentivo inebriata dalle informazioni che mi stava fornendo. Era come se un nuovo mondo si stesse aprendo davanti a lei, un mondo tanto oscuro quanto intrigante. Con ogni parola pronunciata da lui , io  sentivo la mia curiosità crescere sempre di più, spingendola a fare ancora più domande. <<Quindi, cosa succede se non mi integro?>> chiesi, mentre i suoi pensieri si intrecciavano in un turbinio di incertezze, il ragazzo fece una pausa prima di rispondere, come se stesse cercando le parole giuste. <<Dipende da molti fattori. Alcuni vengono semplicemente ignorati, altri vengono puniti.>> sentì un brivido lungo la schiena. Non voleva nemmeno immaginare quale sorta di punizione potesse aspettarmi se non si integravo abbastanza velocemente << e nel tuo caso se non ti integri in fretta rischi che ti mandino al degrado e li è morte certa, io ho avuto fortuna. Il mio padrone è una persona abbastanza comprensiva, e mi ha dato il tempo di adattarmi. Inoltre, ho trovato un gruppo di amici che mi ha aiutato.>>
Sentendo quelle parole un'altro brivido si fece largo dietro la mia schiena, non chiesi nemmeno cosa fosse il degrado, non volevo saperlo e poi già dalla parola faceva intendere tanto << Nel tuo caso sarà difficile, sei speciale>> mi disse, stavo per chiedergli perché ma una scossa mi arrivò "cavolo i padroni mi stanno chiamando" << io devo andare Pel di carota o i miei padroni mi fanno fuori>> dissi, il ragazzo mi sorrise << non dirai che sono stato qui, vero?>> mi chiese << la vedo dura, non so manco il tuo nome>> dissi, il ragazzo sorrise << Samuel, però chiamami Sam, te l'ho detto perché Pel di carota viene a noia dopo un po'>> disse salendo su un albero << allora arrivederci Sam, tranquillo non lo sapranno>> dissi e lo salutai e andai via di corsa.

Arrivai di fretta a casa davanti alla porta c'era la padrona accanto a Red << wow che brava hai risposto, sicuramente non sei scattata subito dato che ti ho dovuto dare una seconda scossa ma mi accontento almeno sei venuta, Red ti lascio stare>> la padrona si congedò con freddezza mentre Red mi prese per mano e mi portò nella nostra stanza.
<< Dove sei stata? Ci hai messo tanto per venire>> mi chiese Red, alzai le spalle << in giro>> dissi, Red non chiese altro << vieni è l'ora del latte>> "ma che felicità" pensai e andai a sedermi sulle sue gambe.
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Spazio autore

Samuel
Carattere: ragazzo molto energico e libero di spirito.

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𝑪𝒂𝒕𝒆𝒏𝒆 𝒆 𝒐𝒓𝒅𝒊𝒏𝒊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora