Jimin si sveglio con un gran mal di testa e un magone sul cuore.
Non era riuscito dormire quella notte.
Doveva incontrare Jeon Jung-kook dopo 11 anni è questo non era facile per niente.
Jimin era consapevole che anche se odiava suo ex marito per averli tolta taeyang dal grembo quel uomo aveva un certo potere su di lui.
Dal inizio Jimin sperava che jung -kook gli corresse dietro rivolendosi con sé ma così non fu per questo Jimin la odiava.
Pensava che a Jung -kook non interessasse niente di lui. Tanto sta che per 11 anni non ebbe le suo notizie. Ne meno una volta Jung -kook lo aveva cercato.
Jimin in vece si. Aveva scritto le lettere e chiamato ma non ebbe mai risposta. Fino che un giorno arrivo la lettera dalla avvocatessa che si occupava dei affari di Jung -kook.
Jimin si ricordava ancora la lettera quasi minatoria di quella donna .
Lo conservava per ogni evenienza.
Quella lettera era una cattiveria pura. Esprimeva chiaramente sentimenti e volontà di Jeon Jung-kook .
Jimin pianse per giorni . Entro anche io depressione ma grazie l'amore per Taehyung e jin e con tanta terapia lo supero.
Adesso doveva rivivere tutto da capo.
Non voleva cadere di nuovo in quel tunnel buio. Non c'è la vrebe fata una seconda volta uscirne.
Un sciamazo lo fece saltare dal letto.
Si lavo la faccia è denti , mise una tutta comoda e scese giù nel ingresso della casa da dove venivano le urle felici.
Vide taeyang abbracciato ad un uomo che stava inginocchiato di spalle a Jimin. Presumendo che fosse Jeon Jung-kook
Jin era avvinghiato a Nam. Nam non era cambiato per niente. Era sempre quel ragazzo con le fosette carine.
Poi vide piccolo Taehyung sorridente.
" Taehyung!!"
Urlo Jimin.
Tae sentire la voce di suo padre corse da lui saltandolo in braccio.
" Mi sei mancato da morire piccolo mio."
" Anche tu appa. Perdonami ."
" Sch. Sch amore mio. Non hai niente da perdonare, tranquillo mhu!"
" Ciao Jimin. "
A Jimin si gelo sangue nelle vene. Quella voce. Quella dannata voce non lo avrebbe mai potuto dimenticarlo.
Si rialzo velocemente in piedi. Si girò la testa fissando nei occhi il proprietario di quella voce.
Cuore li stava battendo talmente forte che ebbe paura di svenire.
Jeon Jung-kook era cresciuto , non era più un ragazzino di 21 anni . Era un uomo di 32 anni bellissimo . Un uomo talmente bello che Jimin dimentico di respirare.
Raccolse tutte le forze dentro di sé.
" Ciao Jung -kook, ti trovo bene. "
" Grazie. Anch te ti trovo bene. Non sei cambiato per niente, sei sempre più bello se possibile. "
Jimin ebbe quasi un mancamento .
Non se la spettava parole così dolci da Jeon Jung-kook .
Sorrise dolcemente.
" Venite . Facciamo una bella colazione alla francese . "
Urlo jin non riuscendo contenere la sua felicità di avere tutte le persone a lei care vicino se.
Jimin ringrazio mentalmente amico per essere salvato da quella situazione imbarazzante.
Si sedettero a tavola . Jin aveva preparato da vero tantissime cose.
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