cap13

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Jimin a colazione noto spesso sguardo di Jeon su di sé.

Non c'è la faceva più. Quei occhi da cerbiatto gli facevano girare la testa.

Fu Nam risvegliare entrambi ex coniugi.

" Cosa intendete fare adesso?"

" Non lo so Nam. Penso che continuerà tutto come prima. "

" No. "

Urlarono entrambi gemelli.

" Non potete farci questo. "

" Taehyung amore non c'è altra soluzione. "

" Ma...ma io non voglio stare senza taeyang e ne meno lui. "

" Taehyung tuo padre ha deciso così 11 anni fa e io non posso fare niente. Non ho potuto fare niente allora e ne meno adesso. "

Jimin aveva liocchi pieni di lacrime. Cuore gli faceva male.

" Ma.. ma io non volevo dividere gemelli. ti avevo chiesto solo di vederli ogni fine settimana,e che bambini passerò le vacanze con me. Sei stato tu a liberarti di taeyang. "

Che cosa? Cosa stavano sentendo orecchie di Jimin.

Salto in piedi tutto rosso di rabbia.

" Jimin calmati."

" Non  mi calmo jin."

" Che diavolo stai dicendo Jeon? Sei stato tu a minacciarmi, mi hai portato mio figlio strapando da me. Mi hai detto di tenere solo uno se no perdevo entrambi. Non so che gioco maledetto stai giocando ma non te lo permetto capito? Io amo miei figli e purtroppo amavo anche te più di ogni altra cosa.  Sei tu che mi hai lasciato andare, non mi hai cercato. "

" Che stai dicendo Jimin? Non mi ha mai cercato, anzi mi hai mandato la lettera dove mi dicevi di sparire dalla tua vita e che mi odiavi. Mi hai anche scritto di portare via taeyang."

" Non ti ho mai mandato questa lettera io ."

" Si che mi hai mandato.  Non fare così Jimin non mentire. "

Jeon fece uscire la lettera buttando  su tavolo.

Jimin lo prese leggendola velocemente. Una cosa gli cade nel occhio la calligrafia della lettera di Jung -kook e quella ricevuta al epoca dalla avvocatessa erano gli stessi.

" Lo vedi ? La tua lettera Jimin? Adesso come fai a dire che sono stato io a portarti via tuo figlio e?"

Jimin corse in biblioteca. Recupero una scatola tornando indietro velocemente.

Li posso su tavolo.

Erano tutti sbalorditi.

" Aprila. Aprila Jeon e leggi. Leggi contenuto. "

Jeon Jung-kook apri la scatola dove vide decina di lettere destinati al suo indirizzo.  Apri uno per uno leggendo contenuto.

Era scioccato . Non poteva essere. Jimin lo avevo cercato .

" Adesso mi credi? Io non ho mai mentito Jeon mai. E questa la diffida con le minacce dal tuo avvocato. Adesso chi sta mentendo mhu?"

Jeon si sedette sulla sedia mettendosi mani nei capelli.

" Che cosa ho fatto? Che diavolo ho fatto? Jimin io non ti ho mai mandato quella donna minacciarti, volevo risolvere tutto fra di noi. Lei...lei ha fatto tutto con la testa sua."

" Perché? Perché avrebbe fatto tutto con la testa sua sentiamo?"

Jeon guardo Jimin nei occhi. Per Jimin era tutto chiaro.

" Quando e iniziato? Dimmelo ."

Urlo disperato.

" Due settimane prima che te ne andassi da casa nostra. "

Jimin apri la bocca.

" Mi avevi pure tradito? Ma che razza di uomo sei? Mi hai mai amato Jeon? '

" Tu .. tu eri cambiato, eri sempre nervoso è successo.  Mi sono pentito subito jimin te lo giuro. Mi sentivo un sciffo. Ma ti amavo , ti ho amato e ti amo ancora follemente."

" Jeon . Avevo due neonati urlanti in casa. Studiavo da Smart working, avevo 20 anni danazione. E tu dove eri ? Invece di aiutarmi ti scopavo una donna? Fai sciffo . Poi non eri gay? Chi ama non tradisce Jeon."

" Sono bisex. "

" Eco perché di Dani. Non sei mai stato gay completamente."

" Chi e Dani?"

" La futura moglie di papà."

"Taehyung!!"

Urlo Jeon ma la frittata ormai era fatta.

" Sei .. sei .. non ho ne meno parole quello che sei Jeon. Dici di amarmi ancora follemente e hai una fitura moglie? Fuori da casa mia. Adesso. E scordati portarti taeyang. Miei figli rimangono con me. Avrai notizie dal mio avvocato, al meno io non scopo con lui. Fuoriiii "

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