7 novembre 2022 / 10:47 am
QatarNegli ultimi due giorni, da quando avevano messo piede in Qatar, Maya non aveva fatto altro che stare dietro a Jamal e ai suoi allenamenti, perché a detta sua "non riusciva ad allenarsi senza di lei". La sua era una gran bugia, visto che a Monaco era da solo e di conseguenza si allenava sempre senza di lei, ma a Maya andava bene così, perché sapeva che quello era il suo modo per dirle che gli era mancata, così come le era mancato lui.
Quando Jamal le aveva detto che il Bayern Monaco era interessato a lui e che voleva portarlo al più presto in Germania, Maya aveva pianto. Un po' perché significava che non lo avrebbe più visto ogni giorno della sua vita come negli ultimi quindici anni, un po' perché era felice di sapere che un club così importante si era interessato a lui, perché era quello che meritava, e Maya sarebbe stata sempre fiera di lui, in ogni singolo momento.
Jamal viveva in Germania già da due anni, eppure aveva fatto sempre in modo che Maya lo sentisse sempre vicino come quando viveva a Chelsea, a due villette di distanza dalla sua. La chiamava ogni sera, che fosse una chiamata normale o una videochiamata, e restavano ore e ore a parlare fino a quando, puntualmente, entrambi non si addormentavano con la chiamata ancora aperta e i loro respiri a cullarli a vicenda nel silenzio della notte.
Lui le scriveva ogni giorno, a tutte le ore. La teneva aggiornata su quello che faceva, le mandava le foto e i video degli allenamenti, le raccontava degli aneddoti divertenti sui suoi compagni di squadra, e Maya lo ascoltava sempre in silenzio e con il sorriso stampato sulle labbra, perché ascoltarlo parlare di quello che amava non aveva prezzo, era bellissimo, e lo avrebbe fatto per il resto della sua vita.
Pur di non farle sentire mai la sua mancanza ed evitate che, parole sue, "si dimenticasse di lui" (impossibile), Jamal le aveva perfino dedicato la sua esultanza quando faceva un gol. Maya ricordava bene la prima volta che l'aveva vista, era così emozionata per il suo primo gol con il Bayern che non lo aveva minimamente notato, fino a quando non avevano fatto rivedere il replay dell'esultanza e aveva visto Jamal mimare la lettera "M" con le dita.
"Sei un pazzo", era stata la prima cosa che gli aveva detto quando aveva risposto alla sua videochiamata, appena era rientrato negli spogliatoi dopo la partita. Jamal si era messo a ridere per la sua reazione, e in quel momento Maya aveva giurato di non aver mai visto un sorriso più bello del suo in tutta la sua vita.
Quello era il modo che Jamal aveva di dimostrarle affetto, perché non era mai stato bravo con le parole, quindi preferiva chiamarla, raccontarle la sua giornata, dedicarle i suoi gol, preferiva sempre i gesti alle parole, e a Maya andava bene così, perché erano quelle piccole cose che le facevano bene al cuore.
«Hey, assistente.»
«Tirocinante.» Maya lo aveva corretto con un sorriso. «Come stai?»
Jude aveva ricambiato il gesto. «Bene, grazie.»
Jude Bellingham aveva la sua età, forse più piccolo di qualche mese, eppure era un colosso in confronto a lei. Era uno dei migliori amici di vecchia data di Jamal, Maya lo aveva conosciuto qualche anno prima, in uno dei campi calcio che le nazionali Inglesi minori organizzavano a volte, per aiutare i giovani talenti a crescere e ad arrivare non solo in grandi club, ma soprattutto nella nazionale maggiore.
Anche Jamal aveva partecipato spesso, e molte volte l'aveva portata alle loro partite, per questo conosceva Jude. Era un bravo ragazzo, divertente e alla mano, un attimo prima poteva ridere e scherzare come un matto, l'attimo dopo invece poteva farti il discorso più filosofico della storia. Era un "personaggio", come si usava dire a volte, e Maya si era affezionata molto a lui, nonostante lo vedesse poco perché anche lui, come Jamal, giocava in Germania, nel Borussia Dortmund. Però si sentivano spesso, ed era una cosa che le faceva molto piacere, Jude era un'ottima compagnia.
«Jamal?»
«In stanza, credo.»
«È ancora lì?» Maya aveva guardato l'orologio, strabuzzando gli occhi. «Sono le 11!»
Jude aveva alzato le spalle. «Non saprei, magari non si sente bene.»
Maya aveva sbuffato, con gli occhi leggermente socchiusi mentre cercava di raccogliere l'ultimo briciolo di pazienza che le era rimasto, soprattutto quando si parlava di Jamal. Per quanto amasse il calcio e quello che faceva, a volte era davvero poco professionale, e da quello che le raccontata arrivava spesso tardi o si dimenticava degli allenamenti, per questo Maya era già pronta a correre nella sua stanza per tirarlo giù dal letto per le orecchie e trascinarlo in palestra.
«Eccomi, cazzo, eccomi.»
Maya lo aveva guardato con le braccia incrociate al petto e gli occhi di fuoco. «Hai una giustificazione valida, Jamal?»
«Dormivo.»
«Non provi nemmeno a difenderti?»
«Perché dovrei? È la verità, mi sono svegliato tardi.»
«E perché ti sei svegliato tardi?»
«Perché ho giocato tutta la notte alla playstation in collegamento con Phonzie.»
Maya aveva alzato un sopracciglio. «Sai, Jamal, a volte dovresti dirla qualche bugia per pararti il culo, potresti evitare molti guai facendolo.»
«Lo sai che non so mentire.»
«Lo so.» questa volta Maya aveva sorriso, spostandosi di lato. «Duecento flessioni.»
Jamal aveva strabuzzato gli occhi. «Cosa? Ma dai!»
«Trecento.»
«May, ti preg-»
«Quattrocento.»
«Fanno cinquanta gradi non farmelo far-»
«Mille.»
Jamal si era finalmente zittito, guardandola male. «Ti odio.»
«Non è vero.» Maya gli aveva sorriso, dandogli una pacca sulla spalla. «A lavoro, forza, mille flessioni non si fanno da sole.»
«Non posso farne solo duecento? Ti prego, se ne faccio mille ci resto secco.»
Maya ci aveva pensato un po' su, prima di fare spallucce. «D'accordo, duecento.»
«Grazi-»
«Solo se stasera mi offri la cena.»
«Andata.»
Di nuovo, Maya aveva sorriso. «Buon lavoro!»

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Il motore del mondo | JM42
FanfictionFOOTBALL PLAYERS | COMPLETA «Secondo me non c'è niente di imbarazzante nell'amore, anzi, ho sempre creduto che stia alla base di tutto.» «Che intendi?» «Che per me l'amore è il motore del mondo.» [ storia di @abovtleclerc copertina di @abovtleclerc...