L'idea di Jimin di bagno era sicuramente influenzata dalle sue condizioni di vita prima che fosse disperso su una montagna in mezzo alla neve. Questo è un fatto. Un altro fatto era che l'acqua corrente della casa di Yoongi non era calda. Per nulla. Jimin se ne rese conto guardando i pentoloni che si accumulavano fra il fornello e il camino acceso, pieni di acqua che cominciava a scaldarsi. Giostrandosi fra una parte e l'altra della casa mentre la neve, mista all'inverno, la rendeva buia, Jimin osservava con curiosità come Yoongi si mettesse a controllare l'acqua con precisione.
«Cosa fai?»
«Scaldo l'acqua.»
Jimin si trattenne dal rispondere con saccenza, perché Yoongi stava facendo il possibile per fargli fare un bagno caldo e doveva esserne riconoscente. Si mise ad aspettare, in piedi e appoggiato solo leggermente alla parete, ripensando a come era finito lì, gli occhi fissi sulla schiena di Yoongi. Come era il suo corpo sotto la maglia candida che aveva addosso? I suoi muscoli si tendevano con così tanta grazia anche sotto, l'uno che si attaccava all'altro in un gioco infinito? Jimin si schiarì la gola per evitare di pensarci, stringendo con un po' più di forza la sua stampella. Yoongi si girò a guardarlo da dove stava controllando l'acqua sui fornelli.
«Tutto okay?»
«Oh sì, sì. Certo.»
Yoongi annuì, ma poi sembrò ricordarsi qualcosa e cominciò ad avvicinarsi a Jimin, sorridendo. Jimin deglutì, vedendolo sempre più vicino, il cuore che batteva più forte nel petto quando Yoongi gli sorrise ancora un po' prima di superarlo ed entrare nel bagno, proprio un metro oltre Jimin. Sbattendo le palpebre per levarsi l'immagine di Yoongi così vicino dagli occhi, Jimin si voltò verso il bagno, spiando dalla porta socchiusa.
Yoongi era accovacciato sotto il lavandino, le braccia che scomparivano dietro la porticina di legno del mobile. Jimin corrugò le sopracciglia, curioso, ma rimase fermo, evitando di invadere la sua privacy più di quanto vivere oramai in casa sua non fosse invadente.
«Hey. Entra.»
Jimin entrò nel bagno, attento a non urtare nulla con la sua stampella, e si sporse oltre Yoongi per guardare cosa stesse facendo. Un armadietto completamente ordinato, con vari scompartimenti e varie cianfrusaglie perfettamente catalogate rispose al suo sguardo, ma attirò la sua attenzione il fatto che Yoongi era di nuovo girato verso di lui. Gli sorrideva, un po' timido, con in mano una serie di quadrati più o meno colorati. Jimin li guardò confuso.
«Sono...»
«Saponette. Questa è al latte di capra e avena, questa al pino e questa alla lavanda. Ho finito quello alle more, scusami.»
Scrutando i loro colori e la loro superficie liscia, Jimin passò lo sguardo da loro a Yoongi, poi da Yoongi alle saponette e viceversa, avanti e indietro, incapace di rispondere. Non sembravano comprate. Se erano artigianali, e quindi le faceva Yoongi, quante cose sapeva fare quel ragazzo?
«Ehm... quella alla lavanda...?»
La sua suonò più come una domanda che come un'affermazione, ma Yoongi la prese per buona, rimettendo al loro posto tutte le altre saponette che non sarebbero state usate di lì a poco. Jimin si trovò tra le mani una saponetta con un leggero colorito violaceo, dove però sulla parte superiore uscivano dei leggeri ciuffi di lavanda, essiccata e intrappolata nel sapone. La avvicinò al volto, titubante, trovandosi a sentire il suo odore dolce e delicato, ma definitivamente di lavanda. Spesso aveva pensato se spostare i suoi profumi, olii, creme e saponi su una profumazione meno acidula di quella che di solito usava, e la lavanda sembrava sempre una delle opzioni più plausibili. Avrebbe preso la cosa come un taste test di sorta.
«L'acqua è pronta. Vado a prenderla, okay?»
Jimin annuì, girandosi tra le mani la saponetta e aspettando che Yoongi tornasse. Come avrebbe fatto con il gomito, la testa e il piede? Avrebbe trovato un modo di arrampicarsi nella vasca e tentare di non affogarci dentro, questo per ovvie ragioni. Chissà come avrebbe fatto a reggere l'imbarazzo nel caso in cui fosse morto così. Avrebbe dovuto vedere, da fantasma, Yoongi che lo trovava a galleggiare nella vasca, nudo, e poi doveva tirarlo fuori. La scena era mortificante, in tutti i sensi.
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snowfall
Fanfiction𝖒𝖎𝖓 𝖞𝖔𝖔𝖓𝖌𝖎 + 𝖕𝖆𝖗𝖐 𝖏𝖎𝖒𝖎𝖓 Jimin è prossimo al suo trionfo olimpico. Scia da quando ne ha memoria e nessuno più di lui merita l'oro nella discesa libera, la regina degli sport invernali. Ma un incidente imprevisto in un fuoripista com...