12: prepping the meat (and sides)

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Yoongi aveva cominciato a spezzettare e triturare diverse foglie, di cui Jimin ignorava nome e proprietà. Si limitava ad osservare le sue mani che lavoravano gli ingredienti, esperte, girandosi nella cucina sapendo dove prendere quello che serviva. Jimin non poteva dire che, a casa sua, era la stessa cosa. Non sapeva cosa aveva nel frigorifero, non sapeva cosa si nascondesse nei suoi costosissimi mobili, nelle credenze, cosa avesse come pentole. Nulla di tutto ciò che Yoongi faceva nella sua piccola cucina poteva essere paragonabile a quello che succedeva nella cucina di Jimin. E inoltre, gli odori che sentiva in quel momento erano tutto fuorché tipici della sua cucina, che ne aveva pochi e venivano istantaneamente prelevati ed espulsi dagli aspiratori nella stanza lussuosa.

Jimin si era ritrovato a fissare ingredienti di cui non sapeva neanche la provenienza, con forme strane e odori pungenti, che si era rifiutato di chiedere a cosa servissero. Il ricordo di Yoongi che sorrideva sornione nella sua direzione quando non sapeva come fosse fatta la farina era ancora vivido nella sua mente. Yoongi stava sminuzzando una foglia verde smeraldo quando parlò.

«Sai cosa sto facendo?»

«Tagliando piante per i tuoi intrugli magici da stregone?»

Yoongi aveva sbuffato una risatina, un movimento secco della testa a seguire l'affermazione di Jimin. Con le mani che prudevano per toccare quello che aveva davanti, Jimin aveva staccato gli occhi dalle sue mani per direzionarli verso lo sguardo divertito di Yoongi.

«Cosa?»

«Non sono uno stregone. Però sarebbe molto divertente, immagino. Se esistesse la magia, intendo.»

«Non ne saresti spaventato?»

Usando il coltello come spatola, Yoongi aveva aggrottato le sopracciglia, pensieroso, mentre prendeva dal suo tagliere qualsiasi cosa stesse spezzettando e l'aveva gettato nella padella dove la carne di cervo era già stata messa in precedenza. Jimin rimase con gli occhi sul rosso della carne.

«Non so. Tu no?»

«Io sarei un alchimista. Ovviamente.»

«Ah sì?»

Jimin inclinò la testa da un lato, stirandosi all'indietro, sentendo la garza sul gomito che si muoveva con il movimento. Yoongi lo osservava dall'altro lato del bancone, il coltello in una mano e qualsiasi altra erba aveva intenzione di mettere sulla carne nell'altra.

«Ovvio. Sarei un potentissimo alchimista. E volerei su una scopa. Però non magica. Cioè, io sarei magico e quindi con i miei poteri magici farei volare la scopa al posto di camminare.»

Yoongi cominciò a sminuzzare il suo fogliame, ridacchiando.

«Stai ridendo di me alchimista?»

«No, solo che non mi aspettavo la scopa volate. Sai com'è fatta una scopa abbastanza bene da poter dire di volarci sopra? Ne hai mai usata una?»

Spalancando la bocca, offeso, Jimin guardò Yoongi tirare su con il coltello le sue foglie, scoccargli uno sguardo e ridere di nuovo. Si allungò sul bancone per tirargli un pugno, ma Yoongi si allontanò giusto in tempo. Jimin notò come aveva allontanato il coltello immediatamente quando Jimin si era avvicinato.

«Non offendere il me alchimista!»

«Sto solo dicendo che mi sembra improbabile che tu sappia cosa è una scopa, tutto qui. Non sai neanche cosa sono queste erbe e hai paura di chiedere, quindi.»

«Smettila di prendermi in giro, Yoongi!»

«Potrei, ma poi non sarebbe divertente, no?»

«Non è divertente, Yoongi, è malvagio.»

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 11 ⏰

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