«Quindi fammi capire se ho compreso quello che stai dicendo.»
«Vai.»
«Hai le capre, e le pecore, e le galline, ma non le mangi?»
Yoongi si girò dalla cucina come se Jimin gli avesse appena lanciato contro uno sperone e avesse cercato di ucciderlo. Soffocando un sorriso, Jimin attese che gli rispondesse.
«No, Jimin, non le mangio.»
«Quindi sei una sottospecie di vegetariano?»
«Esistono delle sottospecie di vegetariani? Si moltiplicano e fanno riproduzione sessuata in maniera tale che ne escano nuove versioni?»
«Possibile? Mai controllato.»
«Non hai amici famosi vegetariani?»
Jimin deglutì. La sua mente corse a quanto si era lasciato involontariamente alle spalle. Mordicchiandosi l'interno guancia, sorrise, ignorando il pugno allo stomaco che la sua vita solitaria gli riservava ogni volta che aveva tempo di pensarci. E lì, di tempo, ne aveva in quantità.
«No. Quindi sei un vegetariano?»
Alzando gli occhi al cielo e scuotendo la testa, Yoongi si tolse le scarpe, la neve che si cominciava a sciogliere nell'appartamento scaldato da camino. Avvolto dal suo giubbino, Jimin rimase in attesa, osservandolo. Quando Yoongi si girò verso di lui, Jimin rimase a guardarlo.
«Non sono vegetariano. Non vuoi toglierlo?»
«Uh? Ah, sì.»
Il tessuto scivolò con facilità fra le sue dita, cadendo perfettamente nel gancio dell'attaccapanni dell'ingresso. Jimin evitò di guardare le spalle di Yoongi, larghe e definite dalla sua maglia tirata sulla pelle.
«E che mangi, allora?»
«Selvaggina.»
«Sono animali anche loro. Se non uccidi i tuoi, perché loro sì?»
Yoongi sospirò, scuotendo la testa per spostare dagli occhi i capelli. Jimin lo seguì nel salotto, poggiato alla sua stampella, anche se sapeva che presto non avrebbe più avuto bisogno. Ma non ancora, quindi si poteva ancora affidare al regalo del corvino.
«Non è la stessa cosa.»
Non fermandosi al salotto, Yoongi cominciò a camminare nella stanza, e Jimin non si rese conto del fatto che era in bagno fino a che non fu con la punta della stampella all'interno della stanza con lui. Yoongi non sembrò farci caso, e quando le sue mani cominciarono ad alzare il tessuto della sua mano, Jimin incespicò per girarsi, la stampella che faceva fracasso per terra. Con le mani a nascondere sia il rossore che gli occhi, Jimin sentì il rumore dell'acqua e della risata gutturale di Yoongi.
«Sai che non mi infastidisce, sì?»
«Sei senza maglia!»
«Ogni tanto. Non sempre, però.»
«Yoongi!»
Yoongi rise del suo lamento, ma Jimin sentiva che sotto le mani le sue guance erano calde, troppo calde, e non era colpa del camino. Perché doveva fare così? Perché non aveva vergogna di fare queste cose? E perché, perché Jimin, in fondo, voleva dare un'occhiata?
«Ho fatto, passerotto. Puoi guardare, non mordo.»
La sua voce graffiante e vicina, troppo vicina, fece alzare il volto di Jimin dalle sue mani. Yoongi lo squadrava con un sopracciglio alzato, un sorrisetto divertito che era così diverso dai suoi soliti e che Jimin non sapeva come interpretare. Era una sua impressione o Yoongi era sempre più vicino? E perché sembrava così interessato al suo volto? Mordendosi involontariamente le labbra, Jimin notò come Yoongi seguisse il movimento. Ora era più vicino, non poteva essere solo una sua impressione. Schiacciandosi contro lo stipite della porta, Jimin non resistette all'impulso di gettare il suo sguardo sulle labbra di Yoongi come lui faceva con le sue. Deglutendo, Jimin si chiese cosa stesse facendo e cosa stesse pensando. Quando Yoongi fu a un sospiro di distanza, Jimin sentì il rumoroso abbaio di Prometeo, che ruppe il momento fra loro. Cogliendo l'occasione al volo, scivolò fuori dalla presa che gli occhi di Yoongi avevano avuto su di lui, camminando veloce verso la cucina, virando all'ultimo per raggiungere lo sgabello più lontano dal bagno e sedendoci sopra come se quella lontananza potesse bastare.

STAI LEGGENDO
snowfall
Fiksi Penggemar𝖒𝖎𝖓 𝖞𝖔𝖔𝖓𝖌𝖎 + 𝖕𝖆𝖗𝖐 𝖏𝖎𝖒𝖎𝖓 Jimin è prossimo al suo trionfo olimpico. Scia da quando ne ha memoria e nessuno più di lui merita l'oro nella discesa libera, la regina degli sport invernali. Ma un incidente imprevisto in un fuoripista com...