Le Visir

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Prima parte





"Sorelle, è arrivato il momento."
Tre figure incappucciate, vestite di una tunica blu scuro e con ognuna una lancia in mano, si riunirono intorno alla piccola ma profonda pozzanghera della loro grotta. Mandarono la mano libera in avanti con il palmo aperto.

"Heo cwaeth. Se wyrdes last bith ansiene. Nu syndon his folma blodige ond tha ne maeg he feormian. His endetime is on ofost" / "Triplice Dea. Ascolta le nostre preghiere. Ti preghiamo di cambiare il destino di colui che sarà re in futuro e in passato. Mandaci un Giudizio" 

Le loro tre voci roche e gravi combinate insieme, ne crearono una, quasi demoniaca. L'eco si sparse per la grotta, le pareti tremarono alle parole dell'antica religione. L'acqua della pozzanghera bollì, l'aura magica nella grotta divenne smisurata.

"Heo cwaeth. Se wyrdes last bith ansiene. Nu syndon his folma blodige ond tha ne maeg he feormian. His endetime is on ofost" / "Triplice Dea. Ascolta le nostre preghiere. Ti preghiamo di cambiare il destino di colui che sarà re in futuro e in passato. Mandaci un Giudizio"

L'incantesimo venne ripetuto per affrettare la Triplice Dea, dovevano avere il Giudizio presto, il tempo stava per finire. Dalle profondità dell'acqua venne a galla una grossa moneta dorata con varie rune incise su di essa. Neide, la sorella al centro del cerchio, si abbassò e con delicatezza tirò fuori la moneta dall'acqua e prese a leggerla.
"Dunque?"
Chiese Meide, la maggiore, alla sua sinistra, con ansia.
"Qual è il verdetto?"
Anche Leide, la più piccola*, si intromise, la sua voce era in affanno. Neide ansimò e si lasciò cadere come alla gravità, sconfitta.
"Non è cambiato niente. Il destino di Kim Namjoon è rimasto immutabile."
La moneta doro le cadde dalla mano, producendo un fastidioso tintinnio per la caverna.
"Ma non è possibile! Abbiamo tenuto d'occhio il re Namjoon per anni, noi siamo le prime testimoni del suo cambiamento, perché mai la Triplice Dea non ha fatto niente per modificare gli avvenimenti?"
Leide sbatté la lancia a terra, la roccia si crepò.
"Attenta a come parli di lei, Leide, ti sei dimenticata che può sentirci?"
La rimproverò Meide, indicandola con la lancia.
"Io voglio risposte!"
Continuò la minore, furiosa di questa decisione infondata presa dalla Dea.
"Non vuole...o non può?"
Neide si alzò da terra, porgendo la domanda più a sé stessa che alle proprie sorelle.
"Che cosa intendi dire?"
Domandò Meide.
"Questo..."
Neide indicò la moneta con un dito.
"E' il Giudizio, la forma più concreta del destino e fato di una persona. Esso viene forgiato ancor prima che la persona nasca, è l'emblema del potere più forte di questo mondo. Una volta formato, non può essere modificato, nemmeno dalla Triplice Dea stessa, ovvero, la creatrice di tutti i destini delle persone su questa terra."
Neide la riprese in mano. Più leggeva le rune, più il suo cuore si addolorava di tale sofferenza per il re Namjoon e quello che avrebbe dovuto subire.
"Anche se Namjoon ha intrapreso una strada del tutto diversa da quella disegnata per lui, questo non porterà a niente di diverso."
"Questo...è ingiusto."
Parlò Leide, scrutando il pezzo d'oro con disgusto.
"Saremo pure le Visir, i nostri poteri provengono dalla Triplice Dea, ma le nostre opinioni no. Tanto tempo fa abbiamo deciso cosa pensavamo del Giudizio, troppe persone sono andate contro un destino crudele, quando in realtà avevano tutte le carte in regola per diventare altro."
"Sorelle, e se provassimo a cambiarlo?"
Leide e Neide ansimarono rumorosamente, Meide non poteva vedere i loro volti, ma immaginava il tipo di espressione spaventata e scioccata nei visi.
"Sei per caso impazzita? Non abbiamo simili poteri!"
Esclamò Neide, ferita anche un minimo nell'orgoglio. La Triplice Dea era stata una seconda madre per loro, andare contro di lei, era andare contro la magia stessa.
"Siamo coloro che hanno unito cielo e terra, siamo state le prime ad usare la magia, noi abbiamo distribuito la magia. Possiamo almeno provarci."
Constatò Meide, prendendo la moneta dorata. Leide e Neide non risposero subito, c'erano tanti contro per non fare una pazzia del genere...
"D'accordo, proviamoci."
Disse infine Neide, la minore annuì. Meide sorrise debolmente, si misero di nuovo in cerchio, buttarono la moneta nell'acqua, poggiarono i bastoni e allungarono entrambe le braccia.

Le Avventure Di Erlin-Lunga Vita Al Re || BTS Fan Fiction || Vol. 5Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora