Coraggio

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Prima parte





Il boato si sparse per tutto il deserto. La guerra era cominciata ufficialmente. Namjoon con il suo esercito si scontrò con quello di Taehyung e subito tutti riscontrarono quanto lo scudo di Erlin fosse efficace. Namjoon colpì il primo morto vivente, non uccidendolo effettivamente, ma solo trapassando la sua carne morta e non si accorse di un altro di questi zombie arrivare da dietro e provare a colpirlo, ma la spada avversaria si scontrò con lo scudo, producendo un leggero rombo e respingendo il morto vivente all'indietro. Esso emise un suono strozzato, visto la mancanza di mandibola, come per esprimere confusione.
"Ah! Non te l'aspettavi, eh?"
Rise Namjoon per poi calciare il morto con le zampe posteriori del cavallo e lanciarlo contro altri suoi simili e farli fare un effetto domino. Il re ridacchiò vedendoli agitarsi come dei pesci fuori dall'acqua, molti non riuscivano nemmeno ad alzarsi perché avevano arti mancanti e la scena era molto esilarante. Namjoon ripartì alla riscossa, falciando ogni nemico che gli capitasse a tiro, anche se non morivano, comunque provavano dolore e ciò li portava a fermarsi e non combattere più. Il piano di Taehyung aveva senso dal lato logico, ma non funzionale, perché avere un esercito che non muore mai ma che può essere messo fuori gioco, era un punto a favore in più per loro. Gli altri imitarono il re, caricando contro i nemici a più non posso, la regina Lalisa era quella con più fuoco nell'animo, cavalcando sopra il suo cavallo, tagliava e tranciava a destra e sinistra ogni morto vivente che fosse vicino alla sua spada argentata lunga e lucente.
"Oh no, amico, non pensarci nemmeno!"
Esclamò lei, dando un pugno in faccia ben assestato ad un nemico che aveva provato ad attaccarla alle spalle e rompendogli il naso. Il morto si lamentò, tenendosi il naso con le proprie mani con alcune dita mancanti.
"Ben ti sta, non si attacca alle spalle, razza di codardo!"
Lalisa lo tagliò in due. Il morto mormorò gorgoglii incomprensibili e cadde a terra con entrambe le parti del corpo, sporcandosi con la sabbia. Miyoung guardò il tutto con bocca aperta e sguardo stupefatto, lasciando le armi dei nemici scontrarsi con il proprio scudo, che continuava a rombare incessantemente. Era ammaliato dell'eleganza, della precisione, della diligenza di Lalisa, come il suo corpo si muoveva sopra il cavallo, le proprie espressioni mentre faceva fuori un nemico, la grinta con la quale prendeva la corsa verso-
"Occhi sul nemico, Miyoung! Svegliati!"
La voce di Lalisa lo riportò nella realtà. Miyoung sbatté le palpebre e si asciugò la leggera bava che era scesa giù nel suo mento, le guance assunsero un leggero colorito rossastro per la figuraccia appena fatta.
"Scusami, un momento di distrazione."
Miyoung sorrise maliziosamente, fece sollevare il cavallo ed esso calciò i morti viventi che gli vennero contro, rompendoli in mille ossa, visto che erano scheletri e si accumularono in una piccola montagnetta qualche metro più in là.
"Così va meglio?"
Sogghignò il re, alzando le sopracciglia a Lalisa.
"Non distrarti!"
La regina urlò tagliando un altro nemico, roteando gli occhi all'insistenza di Miyoung nel fare colpo su di lei.
"Come la mia regina vuole."
Miyoung fece cessare il rombo delle spade sul suo scudo, mandando k.o. i nemici roteando con il cavallo e ferendo tutti quanti. Da qui in poi si concentrò solo ed esclusivamente nella battaglia, ma sempre stando a fianco di Lalisa, battendosi con lei, facendole da scudo (anche se non ne aveva bisogno visto che già ce ne aveva uno) per proteggerla e guardarle le spalle, come diceva lui. Lalisa lo lasciò fare, divertita e compiaciuta dal suo carattere arguto. Hwasa e suo padre non si separavano nemmeno per un secondo, il padre si rifiutava di lasciare la figlia da sola e vice versa, anche se non stavano affrontando Taehyung direttamente, per loro era come se lo stessero facendo comunque. Avevano un modo per fargliela pagare per tutto quello che fece a loro qualche mese fa, falciando i suoi schifosi morti viventi era come falciare parte di lui e loro trovavano immensa gioia nel farlo.
"Questi scudi sono incredibili!"
Esclamò Hwasa, calciando con un piede un morto a metà, gli mancava la parte superiore del corpo.
"I poteri di Erlin sono strabilianti."
"Avessi saputo prima di questa cosa, avrei usato al meglio i poteri delle persone magiche. In questa maniera sono molto utili."
Disse Chulmoo, dando una gomitata poi un pugno a due morti diversi e atterrandoli tutti quanti.
"Lasceresti le persone magiche vagare libere?"
Sorrise Hwasa, infilzando un nemico e sporcando la sua spada di una qualche strana roba nera, probabilmente sangue marcio.
"Non ho niente contro di loro."
Chulmoo urlò e investì con il proprio cavallo altri morti, schiacciandoli con gli zoccoli e producendo dei suoni non molto piacevoli. Hwasa lo imitò, raggiungendolo poco dopo.
"Sono persone esattamente come noi, dopo come usano la magia, è un altro discorso."
Hwasa sorrise al padre e i due continuarono a combattere. E i regnanti dei quattro regni, furono d'ispirazione per i loro cavalieri. Quelli di Camelot specialmente splendevano di luce propria. Jimin era quello che si divertiva di più tra tutti e l'unico che combatteva stando a terra, il cavallo era comunque sotto la protezione dello scudo della maga. Il donnaiolo della Tavola Rotonda ad ogni passo feriva un nemico, con una sicurezza ed eleganza che poteva competere contro quella di Lalisa.
"Che pensavi di fare?"
Ridacchiò Jimin, schivando una spada. Era un riflesso, anche se aveva lo scudo. Il morto che cercò di colpirlo ringhiò e provò a infilzarlo ancora, ma Jimin fu più veloce e lo fece prima.
"Sei lento, amico."
Ghignò il cavaliere, ritirando la spada dalle carni marce e dando un calcio per atterrarlo.
"E' più divertente di quel che mi aspettassi."
"Cerca di non divertirti troppo."
Rise Elyan, passandogli accanto con il cavallo e investendo qualcuno.
"Perché no? Hai sentito i rumori che fanno quando fai loro del male? Sono divertentissimi!"
Jimin infilzò un altro avversario, facendogli fare quei rumori di cui tanto parlava e si mise a ridere, Elyan roteò gli occhi, ma non contenne un sorriso.
"Sei proprio un bambino."
Commentò il fratello della regina, ritornando a combattere, usando il suo cavallo come arma principale. Jungkook atterrava gli avversari con le proprie mani piuttosto che con le armi o il cavallo, tanto da farsi venire le nocche rosse e sanguinanti, ma a lui non importava, l'adrenalina gli stava facendo dimenticare cos'era il dolore. Il ragazzo fermò due morti, ad uno mancava un pezzo di faccia, l'altro era uno scheletro; la barriera di Erlin gli permetteva comunque di toccare anche i nemici. Jungkook ghignò e fece sbattere le facce dei due morti, rompendo il viso dello scheletro lasciandogli delle crepe e l'altro svenne.
"Forte."
Ridacchiò lui, partendo alla carica con il cavallo e investendo i nemici grazie allo scudo e alle zampe dell'animale, rompendo e schiacciando varie ossa. Hoseok, possiamo dire fieramente, era quello con più nemici abbattuti, essendo il più "vecchio" ed esperto cavaliere si muoveva con agilità e precisione, molto simile a Lalisa, se vogliamo paragonarlo a qualcuno ancora più esperto di lui. Hoseok utilizzava qualsiasi cosa pur di abbattere i nemici, mani, spada, cavallo, persino le redini che utilizzava per strozzare i morti viventi o frustarli. Non diceva o fiatava una parola, troppo occupato a vincere sul nemico. L'esercito dei Quattro Regni non era da meno, tutti combattevano con ogni briciolo di forza del proprio corpo e molti si accorsero di quanto fossero stati fortunati ad avere la magia di Erlin a proteggerli, perché vuoi per la sbadataggine, la distrazione, la forza inferiore e molto altro, molti di loro sarebbero già morti. E ringraziarono il cielo, o direttamente lei, di esistere. Dopo circa mezz'ora di tempo l'esercito dei Quattro Regni aveva il vantaggio a mano, l'esercito di Taehyung, seppur non morto, era stato decimato e i morti spezzati in due, o peggio, non potevano comunque combattere. Il deserto sembrava un cimitero, con la sola differenza che i morti non erano sepolti, ma bensì posti al di sopra della tomba.
"RESISTETE! MIEI CAVALIERI, RESISTETE!"
Urlò Namjoon, alzando la spada, dando carica a tutti quanti. La folla rispose con grande animo, agitando le proprie armi, tutte sporche di sangue nero marcio. Dopo le parole del re, Yoongi si ricaricò, scese da cavallo, tenendo comunque le redini e prese a correre con l'animale al suo fianco, tenendo la propria spada rivolta verso la parte opposta del cavallo. Tagliò e  calpestò molti nemici, anche se la sabbia gli dava parecchio filo da torcere, ma non si arrese. Come lui, tutti ripartirono alla carica, mettendo le loro forze per sterminare gli ultimi nemici rimasti in piedi e dopo una lunga e calda, a causa del sole, mezz'ora l'esercito nemico era stato disintegrato completamente. I cavaliere esplosero in un urlo all'unisono di vittoria, alcuni quasi persero le proprie voci, le spade ora erano tutte rivolte verso il cielo, come in segno di vittoria.
"Ce l'abbiamo fatta!"
Esclamò Hwasa, abbracciando il padre, quasi cadendo dal cavallo. Chulmoo ridacchiò e la abbracciò di rimando, affannando un po' a causa della fatica. I cavalieri della Tavola Rotonda scesero dai propri animali e fecero un abbraccio di gruppo, roteando e volteggiando come una trottola. Miyoung e Namjoon si misero un braccio intorno alle spalle dell'altro e alzarono le proprie spade insieme, sorridendo luminosamente. Adeoga e Lalisa si abbracciarono, stringendosi a causa della felicità e Jin applaudiva, seppur ancora visibilmente scosso per la battaglia appena vinta, non era per niente abituato a combattere, ma poteva fieramente dire di essere migliorato nei movimenti, anche se lo scudo di Erlin aveva fatto il maggiore del lavoro.
"Quasi non ci credo, pensavo che sarebbe stato più difficile!"
Esclamò Jimin saltellando, poi lanciando un urlo per la felicità.
"Già, ma che stava pensando Taehyung? Morti viventi? Gli abbiamo ridotti in poltiglia."
Ridacchiò Elyan, vedendo l'esercito nemico a pezzi. Alcuni si muovevano, ma ovviamente strisciare a vuoto era l'unica azione che riuscivano a compiere.
"Onestamente? Pensavo che sotto ci fosse qualcosa di più. Taehyung si dimostra come sempre una persona tutto fumo e niente arrosto"
Disse Jungkook, pulendosi le nocche insanguinate.
"Meglio così: abbiamo vinto!"
Esclamò Hoseok alzando le braccia e sollevando altre urla dagli altri. Yoongi ridacchiò e si voltò per riprendere il proprio cavallo e il sorriso svanì dal proprio volto.
"Sire...sire!"
Namjoon lasciò Miyoung e si diresse verso Yoongi con il proprio cavallo.
"Dimmi pure."
Il cavaliere non lo guardò, sollevò il braccio e indicò di fronte a lui. Namjoon seguì il dito indice di Yoongi e guardò nel campo del nemico. Il re di Camelot non udì nemmeno le urla di trionfo quando vide cosa stava succedendo. I corpi dei morti viventi...si stavano rimettendo insieme, braccia, gambe, teste ritornarono ai loro proprietari. Presto tutti quanti si accorsero di questo e le urla si spensero come candele al vento.
"Non è possibile...perché sta succedendo questo?"
Chiese Lalisa, raggiungendo Namjoon. Il re deglutì e strinse inconsciamente le redini del cavallo.
"Ho capito cosa intendeva Taehyung dicendo che solo lui poteva far male e uccidere i suoi morti...non importa cosa noi faremo, non possiamo farli fuori."
"Cosa?! Quindi vuol dire che dobbiamo combattere ancora?!"
Esclamò Chulmoo, non tanto entusiasta della cosa. Era il più affaticato tra tutti e anche se aveva lo scudo, stare lì in mezzo e farsi proteggere da esso come uno stoccafisso, non era tra i suoi piani. 
"A quanto pare sì."
Miyoung strinse l'elsa della spada.
"Io ho ancora energia da vendere, posso farcela."
Namjoon annuì al suo alleato, anche lui non si sentiva stanco. Lalisa, Hwasa e Chulmoo lo affiancarono di nuovo, i cavaliere della Tavola Rotonda risalirono in groppa ai propri cavalli, non fiatando e Jimin e Jungkook si maledirono per aver aperto bocca sulla facilità di questa guerra. Perché ora, avendo ascoltato Namjoon, c'era la bruttissima possibilità che avrebbero combattuto fino all'infinito. Ma nessuno obbiettò, si misero tutti in posizione iniziale e, seppur con meno energie e l'animo un po' scalfito, caricarono di nuovo buttandosi verso il nemico e combattendo esattamente come prima. Namjoon pensò, mentre infilzava i nemici, come se la stesse passando Erlin. Ora era veramente la loro ultima speranza di vincere.
"Ti prego, fa che sia viva..."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 12 ⏰

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Le Avventure Di Erlin-Lunga Vita Al Re || BTS Fan Fiction || Vol. 5Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora