Le Avventure Di Erlin-Lunga Vita Al Re || BTS Fan Fiction || Vol. 5

Il Diamante Del Giorno

Prima parte

Il rumore assordante della battaglia a Camrann sorpassò le montagne stesse. Lo scontro continuava, le spade collidevano creando tintinnii fastidiosi, gli uomini si azzuffavano, altri venivano colpiti dalle armi e lasciati morire. Namjoon e i cavalieri di Camelot infuriavano contro il nemico, il re abilmente ne faceva fuori con la propria spada ogni volta che gli si presentava davanti qualcuno, le sue abilità di cavaliere si mostrarono orgogliosamente, non lasciando un nemico illeso. La squadra di Jungkook e Jimin riuscì a fermare l'attacco laterale degli cento uomini di Taehyung facendoli cadere in pochi minuti, il nemico non si aspettava il loro arrivo e i cavalieri di Camelot erano in numero maggiore rispetto a loro. Taehyung guardava la battaglia dall'alto nella sua sponda con un'espressione annoiata, come se si aspettasse qualcosa di meglio, ma a renderlo orgoglioso c'era il suo fidato Mordred. Vedeva il ragazzo combattere, era imperterrito e inarrestabile, non si buttava nella mischia solo con la spada, infilzando a più non posso ogni cavaliere di Camelot che gli capitava sotto tiro, ma anche con la sua magia. Spostava e mandava a terra vari cavalieri che non poteva affrontare da solo e riusciva sempre nel suo intento. Ma il suo obbiettivo era un altro, voleva trovare Namjoon per affondare la sua spada nelle sue carni e ucciderlo lentamente, per fargliela pagare del trattamento che gli aveva riservato, ma ancora non lo aveva trovato. In quella maledetta folla di cavalieri era facile perdersi! Le fiaccole cadute a terra accesero le fiamme nell'erba secca, esse si sparsero nell'area molto velocemente, aumentando la luce e il fumo che diede fastidio a parecchi. Taehyung sghignazzò, era arrivato il momento di far rivivere la battaglia.

"Baion tuchem brein" / "Segui i miei ordini, fuoco"

Il sacerdote alzò le mani a mezz'aria e le fiamme si alzarono con una grande esplosione, fermando l'andata dei cavalieri di Camelot. Alcuni presero fuoco bruciando lentamente ad una morte orrenda, altri si salvarono andando all'indietro. Namjoon cadde a causa dell'esplosione delle fiamme, il calore lo fece sudare più del dovuto; a udire le urla dei propri cavalieri bruciare a morte gli spezzò il cuore e guardò in alto, in cerca di una persona in particolare, colui che aveva dato inizio a tutta questa battaglia.
"TAEHYUNG!"
Urlò a gran voce, ma essa venne assorbita dalle urla di tutti quanti. Il sacerdote lo udì comunque e ghignò al suo urlo di preghiera. 
"Che ne dici, fratello? Ora ti piace la battaglia?"
Ringhiò il sacerdote, aumentando ancora le fiamme, esse colpirono altri cavalieri di Camelot, dando la possibilità ai nemici di attaccarli con più facilità e ferirli a morte o ucciderli. Intanto chi era ferito gravemente veniva portato nelle tende dove Jin, Adeoga e altri medici si stavano dando da fare per salvare la vita a chi era possibile. A volte capitava che entrassero dei Jidoghan ma, la regina specialmente, li uccidevano prima che potessero fare del male e danneggiare di più i feriti, seppur agivano con mani tremanti e l'animo pesante. Loro non erano lì per uccidere, ma curare e agire in quel modo lacerava il loro animo. Nel campo del combattimento ora i Jidoghan erano in vantaggio, le fiamme avevano rallentato e messo in difficoltà i cavalieri di Camelot, i nemici ora stavano prendendo metri e metri di terra, costringendo ai cavalieri di Camelot a ritirare un poco. Namjoon lo vide, stavano ritraendo verso l'interno, a niente erano serviti i suoi colpi per annientare i Jidoghan. Ne mise a terra un latro facendolo rotolare nella sua schiena e poi lo infilzò. Bastò un respiro e vide almeno una ventina di nemici correre per attaccarlo. Namjoon fermò l'aria dal passare nei suoi polmoni, era stanco, le energie stavano venendo sempre a meno, esattamente come la sua forza. Ma se doveva morire in quel momento, allora così avrebbe fatto. Si rannicchiò su sé stesso pronto alla carica per affrontare tutti quanti. Partì alla riscossa ma fu costretto di nuovo a fermarsi, vedendo una miriadi di lampi colpire tutti e venti i nemici che lo avevano circondato e poi una luce abbagliante. Namjoon coprì gli occhi, proprio come i cavalieri di Camelot con lui. E poi ci fu un tuono. I Jidoghan non si fermarono e ripartirono per attaccare, ma anche questa volta i fulmini li colpirono mandandoli a terra privi di vita. E poi di nuovo il tuono. Namjoon riaprì gli occhi, trovandosi circondato dai corpi dei Jidoghan. Sospirò rumorosamente, che cosa era successo? Spostò i suoi occhi sulle cime dei monti che li circondavano e la vide. Una figura oscurata a causa delle prime luci dell'alba dietro di lei.
"Chi è quella?"
Chiese un cavaliere assottigliando gli occhi per vederla meglio. Namjoon lo imitò e il respiro gli si bloccò in gola, proprio come le parole.
"Drakonas?"
Disse Hoseok, vicino al re incredulo di vederla lì con loro. 
"No."
Disse il re non potendo fare a meno di sorridere, ma non elaborò la frase oltre. Tutti si fermarono a guardare la figura, Mordred ringhiò più forte stringendo la spada, riconoscendo chi era. Taehyung tremò dalla rabbia, questo non poteva essere possibile! L'aveva ferita a morte, l'aveva intrappolata, era sicuro di averla uccisa con la caduta dei massi. Il suo intero corpo divenne teso come una corda di violino, la sua gola tremò.
"NEMIRTINGAAAAAAS!"
Il grido del sacerdote si sparse per tutto lo stretto di Camrann, facendo udire il nome di colei a tutti quanti. La maga, con il proprio bastone in mano e il suo aspetto vecchio ma non per nulla impotente, lo alzò e colpì il sacerdote con un fulmine, Taehyung cadde a terra, sbattendo la testa e svenne. Nemirtingas continuò a colpire e colpire con i propri fulmini più Jidoghan che poteva, la strada si sbaragliò molto presto. Smise con questo incantesimo per azionarne un altro, le fiamme di Taehyung ancora non si erano estinte e puntò la mano libera verso di esse.