Le Avventure Di Erlin-Lunga Vita Al Re || BTS Fan Fiction || Vol. 5

La Forza Dell'Amore

Seconda parte

Dolore. Era tutto quello che Erlin sentì quando aprì gli occhi. Il corpo le doleva, riusciva a malapena a muovere gli arti e questa era una sensazione troppo famigliare. Poi la prima cosa che vide fu il buio più totale, se non fosse stato per delle piccole palline di luce blu che volavano dappertutto. In quel momento la rabbia scattò dentro di sé riconoscendo il posto. Tirò su il proprio torso e guardandosi intorno, esaminando l'ambiente che la circondava, venne alla spiacevole conclusione che si trovava nella Dimensione Astrale, dimora di quella insulsa della Triplice Dea. Che ci faceva lì? Non si diede una risposta perché venne disturbata da un lamento che provenne da qualcuno di fianco a lei. Girò la testa allarmata ma poi, vedendo la persona con occhi sorpresi, divenne incredula: era Namjoon e si stava muovendo per svegliarsi. Ora rimembrava: Namjoon era morto e urlando e piangendo, sia lei che lui erano stati trasportati lì, probabilmente dalla Triplice Dea stessa. Ma il re non era morto...non adesso per lo meno, era talmente incredula che non riusciva a capire se fosse un'allucinazione o meno. Si avvicinò a Namjoon lentamente e tremante, aspettando che si svegliasse del tutto. Namjoon aprì gli occhi e vide e sentì le stesse cose e sensazioni di Erlin, riconobbe il posto immediatamente, anche se gli venne un dubbio...lui non doveva essere morto?
"Namjoon..."
Sussurrò la maga. Il re girò la testa e quando posò gli occhi sulla propria migliore amica scosse la testa.
"Erlin...siamo morti?"
Disse lui con voce stanca. Era appena ritornato dalla morte, si doveva riprendere. La maga rilasciò una risata ariosa e le lacrime riempirono di nuovo i suoi occhi. Era vivo...Namjoon...ERA VIVO!
"Sire!"
La maga non resistette e si buttò tra le sue braccia.
"Woah, woah, woah!"
Ridacchiò il re, stringendola a sé per la vita, mettendola seduta nelle sue cosce. Namjoon si alzò con il busto per tenerla in una posizione più comoda, Erlin pianse silenziosamente nella sua spalla, la tradirono solo i singhiozzi che scuotevano il suo corpo.
"Sono così f-felice di vedervi...siete vivo!"
Pianse lei, stringendosi di più a lui. Namjoon grugnì, la stretta della maga era ferrea e il suo corpo era ancora debole, ma non la spostò.
"Allora non sono morto...ma com'è possibile? Ricordo perfettamente di aver toccato la mano della morte stessa qualche minuto fa."

"A questo posso rispondere io"

L'arrivo della voce della Triplice Dea fece sobbalzare i due. Erlin e Namjoon si separarono, il loro umore cambiò in un secondo ricordando tutte le sue colpe.
"E se noi non volessimo ascoltarti?"
Chiese la maga, roteando gli occhi.

"Giovane maga, ti facevo più saggia. Hai appena scalfito il destino che avevo prescritto per il qui presente re di Camelot e non ti interessa sapere il come o il perché?"

C'era...calma nella voce della Triplice Dea. Troppa calma per qualcuno che era stato appena sconfitto sul proprio campo combattivo. Namjoon avvertì la rabbia e la tensione nel corpo della maga e le prese una mano per calmarla, decise di lasciarla parlare, perché in quel momento sembrava lei quella incavolata immensamente e la Triplice Dea diede filo da torcere a lei più di chiunque altro.
"Sentiamo il perché."
Disse Erlin annoiata, incrociando le braccia. La Triplice Dea sospirò al suo atteggiamento, ma cercò di non farselo pesare troppo.

"Cercherò di spiegarlo il più semplicemente possibile. Quando Namjoon è morto e lo hai tenuto tra le tue braccia, hai sprigionato un'onda di potere che non avevo mai sentito prima d'ora da nessun mago. Sappiamo tutti che i sentimenti possono influire sull'uso della magia, ma essere messi dentro la magia stessa...è una cosa che ho visto fare per la prima volta da te e te soltanto, giovane maga. Sei riuscita a invogliare quello che provavi nei tuoi poteri, creando una connessione tra le due cose e sprigionando le tue emozioni in quella maniera, sei riuscita a far tornare in vita Namjoon dal mondo dei morti"