Il giorno dopo non andai da Michael.
In realtà non riuscii neanche a raggiungere gli studios - e certamente non per mia volontà:Mi ero ammalata.
La mattina dopo la splendida serata trascorsa con Michael, mi svegliai ancora intorpidita e con un fortissimo mal di testa, come se la notte di sonno non avesse affatto contribuito a ripristinare le mie energie. Cercai di non farci caso e di andare avanti col mio rituale mattutino come al solito - del resto mi capitava davvero spesso di avere capogiri o altre forme di malessere - così mi truccai e vestii di tutto punto. Una volta però afferrata la borsa da lavoro, mi resi sorprendentemente conto di non essere in grado di reggerla: notai come la mia fronte fosse di nuovo imperlata di sudore, nonostante avessi lavato la faccia poco prima, e come il mio braccio fosse completamente inerme.
Mi spaventai un po', lo ammetto; ma, imprudentemente, anziché fermarmi a riposare sul divano della residenza, mi saltò in mente di uscire di casa e scendere le scale.Fu così che svenni sbattendo pesantemente la testa sulla gradinata in marmo.
Dopo un tempo indefinito, riemersi dal black out riaprendo gli occhi; mi trovavo nella clinica privata del mio medico di fiducia, il Dottor Clifford, sdraiata su un lettino ospedaliero con Andrew al mio fianco che reggeva languidamente la mia mano diafana.
Notai un ago inserito nel mio avambraccio: mi stavano somministrando l'ennesima flebo.<< Le ho detto mille volte che è suo dovere prendersi cura del suo corpo quanto della sua mente, Signorina Hart >> Clifford non aspettò che mi riprendessi per farmi la predica. Andrew aveva la fronte corrugata, come in un'espressione colpevole. << Deve rendersi conto che lei non è un robot. Continua a sostenere ritmi disumani, che neanche una persona dalla massa corporea normale reggerebbe... quanto a lei >> si interruppe per portarsi una mano sulla fronte << Signorina Hart, mi stupisco di come possa essere ancora viva. Certamente si ammalerà sul serio se non si decide a darsi una calmata. Per cui mi trovo costretto a prendere una decisione drastica, sperando che il suo manager voglia comprendermi >> rivolse uno sguardo laconico ad Andrew << Miss Hart, sono costretto a prescriverle quindici giorni di riposo. Non spetta a lei la scelta, ma alla mia etica. Ne va della mia reputazione. Dovrà assumere dei tranquillanti, ma nulla di invasivo. Serviranno a rilassarla e basta, cosa di cui il suo fisico ha urgente bisogno. Le prescriverò una nuova dieta che domani le sarà fatta recapitare alla residenza... giuro, Miss Hart, che se dovessi scoprire che non la segue, mi sentirò in diritto di affidarla ad un altro medico. >>
<< Ma devo mantenere un certo peso per il lavoro che ... >>
<< Non la farò ingrassare spropositatamente >> mi interruppe in modo brusco e chiaramente stufato << mi assicurerò che prenda i chili necessari a condurre il tipo di vita che ha scelto. Il suo corpo brucia più energie di quante ne assuma >>.
Le sue parole suonarono come una condanna a morte, per me. Eppure non provai ad obiettare: io stessa mi resi conto di come la situazione mi stesse ormai sfuggendo di mano.
Andrew mi fissava dall'alto, accarezzandomi la mano; probabilmente si sentiva responsabile di tutto questo, visto che era stato lui ad impormi quella dieta maledetta. Ma, del resto, io sapevo che lui teneva a me, e che non avrebbe mai fatto nulla se avesse pensato che potesse nuocermi: ero sempre la sua "bambolina preferita".
<< Ho avvisato Michael >> mi disse dopo essersi allontanato dal letto in cui giacevo per un po' << dice che non c'è problema, che le prossime due settimane gli serviranno per mettere a punto la coreografia e il resto. Ha insistito moltissimo perché ti riguardassi e ti rimettessi in forma presto >> Andrew si sedette accanto alle mie gambe sul letto << sembrava sinceramente preoccupato. Mi ha chiesto quasi supplicando di dirti di chiamarlo. Ha detto che ci teneva tantissimo a sentirti >>.
STAI LEGGENDO
Lady in my life
Fanfiction"There'll be no darkness tonight, lady our love will shine lighting the night" dice l'incipit della canzone. Ma la supermodella Chrissie Hart riuscirà davvero a vincere i propri demoni per rischiarare il buio interiore della star più amata del mondo...