Quando la terapista non c'è, ho sentito dire dalla maestra vicino la mamma del bambino qualunque che in classe l'aveva trovato molto "assente". Ma il bambino qualunque non era affatto assente, anzi, oltre a essere presente aveva molta energia e voglia di fare tantissime cose. Ricordo che all'inizio sedeva sempre da solo nel banco con la sua maestra, ma sentii dire dalla terapista che era totalmente sbagliato isolarlo dagli altri bambini. Ero d'accordo, mi sembrava ingiusto non poter studiare con lui, ne potergli far vedere i miei bei disegni, che magari avremmo potuto colorare insieme. Avremmo imparato a colorare all'interno dei bordi.
Da quel momento c'è stato un cambiamento. Adesso siamo tutti vicini, e per me è super emozionante. Ma continuo a non capire perché delle volte dicono che non vuole lavorare. Esistono le giornate un po' noiose, ma questo lo è per tutti, ma con la giusta spinta, si fa tutto quello che c'è da fare. A volte mi è capitato di incrociare la mamma del bambino qualunque, la vedevo piuttosto abbattuta da tutto ciò che le diceva la maestra.
E mi chiedo, se per la sua mamma e il suo papà sia difficile ascoltare sempre la solita cantilena. Se solo potessi parlare con quei genitori.
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𝑰𝒐 𝒎𝒊 𝒄𝒉𝒊𝒂𝒎𝒐...!!
General Fiction«Perché io ho un nome e gli altri me ne danno un altro??» Oggi si parla tanto di combattere il pregiudizio ma a cosa serve se il mondo è completamente ricoperto da perbenisti?? Queste righe sono scritte da una bambina un po' cresciuta che ancora o...