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Il suono del cinguettio degli uccelli e del sole mattutino è ciò con cui mi sono svegliata stamattina, sbadigliando mi sono girata, e allungo il braccio per toccare JJ

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Il suono del cinguettio degli uccelli e del sole mattutino è ciò con cui mi sono svegliata stamattina, sbadigliando mi sono girata, e allungo il braccio per toccare JJ.

<<JJ, mi sa che mamma e papà hanno sentito la mia finestra aprirsi ieri notte>> piagnucolo, ma con mia grande sorpresa, non è nel mio letto.

Aggrotto la fronte e mentre mi siedo, guardo verso la porta del bagno chiedendomi se si fosse appena alzato per usare il bagno. La luce del bagno era spenta e la porta era spalancata. <<JJ?>> lo chiamo tranquillamente nella speranza che risponda. Mi si è spezzato il cuore rendendomi conto di quello che era successo, JJ se n'era andato senza svegliarmi.

Non l'ha mai fatto prima, in tutti i mesi in cui abbiamo iniziato questa pseudo relazione. Mi svegliava sempre in qualche modo, lanciandomi un cuscino in faccia o facendomi il solletico sul fianco, non se ne andava mai senza salutarmi. Ho pensato che forse dopo l'altra mattina, quando mi ha svegliato con dei baci, le cose stavano cominciando a cambiare ad andare come avevo sempre sperato. Ma eccomi qui, nuda e sola.

Nonostante il dolore al petto, mi sono alzata dal letto e ho preso un bikini dal cassetto e un maglione oversize da indossare sopra. Sapevo che JJ non lavorava oggi, era venerdì e JJ aveva sempre il venerdì e la domenica liberi.

Mentre mi passavo la spazzola tra i capelli, sobbalzai ad un improvviso forte rumore proveniente dal piano di sotto. Mi precipito alla porta e mentre vado a vedere se i miei genitori stanno bene, sento delle urla che mi lasciano senza parole.

<<come hai potuto fare questo! Sei senza cuore Logan!>> urla mia madre e mi sento come se mi mancasse l'aria nei polmoni. La mia mano stringe la maniglia, non ho mai sentito mia madre urlare in quel modo contro mio padre.

<<puoi per favore smettere di urlare, Cassandra? Non sono dell'umore giusto, cazzo>> la voce di mio padre esce così fredda. <<no, fanculo il tuo umore e fanculo a te. Esci da casa mia, porca puttana!>> mi si è staccata la gola la sua richiesta, i miei genitori non sono mai stati tipi da litigi. Sono sempre stati diversi da tutti gli altri.

<<chi ti credi di essere? Sono io a pagare queste cazzo di bollette e questo fottutissimo affitto, te ne sei dimenticata?>> sussulto quando sento un vetro rompersi. <<Diana è di sopra. Quindi ti suggerisco di ricomporti prima che venga quaggiù. Pulisci questa merda, Cassandra>> proprio mentre sento dei passi salire le scale, chiudo silenziosamente ma velocemente la porta prima che qualcuno entri.

Mi rimetto a letto e mi giro su un fianco, guardando lontano dalla porta proprio mentre iniziava ad aprirsi. <<bambina?>> dice mio padre, con voce gentile. Stringo la mascella prima di far finta di sbagliare come se mi fossi appena svegliata. <<si papi? Che succede?>>

Mio padre mi sorride leggermente. <<vado al lavoro. Ti voglio bene, ci vediamo stasera>> lo guardo confusa, i miei genitori non sono mai entrata nella mia stanza prima di andare al lavoro la mattina, sapevo che stava solo controllando per vedere se avevo sentito il casino il piano di sotto.

𝐄𝐍𝐂𝐇𝐀𝐍𝐓𝐄𝐃-jj maybank Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora