12. Stiles

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Stiles è incuriosito dal BDSM. Allison fa in modo che possa sperimentare al DOMZ.com.
Peter non è contento, Derek cambia idea e Stiles è felice.

Warnings: BDSM, Romantic Comedy, Alternative Universe, Master's Boys!AU

Attenzione: la storia è una AU, quindi i personaggi saranno inseriti in un contesto completamente diverso da quello originale, e anche il loro background non avrà nulla a che fare con quello della serie. In questo caso mi sono basata sulla serie di romanzi Master's Boys di Patricia Logan (se vi piacciono le tematiche BDSM leggeteli perché sono carini!), sostituendo i personaggi originali dei libri con quelli di Teen Wolf. Anche il titolo della storia riprende quelli della serie scritta dalla Logan, dove ogni libro ha per titolo il nome, o il soprannome, del protagonista di turno.

Altra informazione: la storia fa parte di una raccolta intitolata Il Sillabario Multiverse. Il Sillabario è un'iniziativa di Lande di Fandom (https://www.landedifandom.net/) che a me era piaciuta tantissimo e che avevo chiesto di poter sfruttare anche dopo la sua scadenza (per inciso, anche Play the list era nata per la stessa iniziativa!). In pratica, ho deciso di scrivere una serie di ventisei - 26! - Sterek, tutte AU e tutte ambientante in un verse diverso, uno per ogni lettera dell'alfabeto: questa storia, ovviamente, copre la lettera M. Non sono mai riuscita a finirla, anche se ho qualcosa di già plottato e che aspetta solo di essere scritto, ma alcune lettere sono ancora vuote, quindi se avete suggerimenti lasciatemi pure un messaggio senza farvi scrupoli qui sotto, in privato o su Instagram, e magari riuscirò scrivere qualcos'altro entro quest'anno! ^_^




Peter Hale aveva creato il DOMZ.com da qualche anno. Avrebbe voluto usare la omega nel nome del sito, ma il suono era talmente brutto che aveva optato per la lettera corrispondente nell'alfabeto inglese. Gli piaceva, e piaceva anche ai suoi clienti.
Peter era un Dom, la cosa era stata chiara fin da quando era solo un ragazzino e si atteggiava a piccolo despota. Una volta cresciuto, poi, aveva capito di poter mettere a frutto il piacere che provava nell'infliggere dolore e aveva iniziato a frequentare i club, dove si era subito fatto un nome. Il DOMZ.com era la sua idea migliore, nonché la più redditizia. Nelle stanze della sede si svolgevano delle scene BDSM che venivano trasmesse in diretta, on-line, ai soci paganti del sito. Soci che erano anche i protagonisti delle suddette scene, visto che erano loro che si facevano legare, sculacciare e scopare dai suoi Dom, per avere la possibilità di realizzare le loro fantasie più spinte in tutta sicurezza con dei professionisti del settore.
Fino a qualche mese prima, Peter si divideva equamente tra la gestione della sua azienda e quella delle sue fruste. Poi era arrivato Chris.
Chris Argent era un cacciatore, uno che ammazzava quelli come lui, e già solo questo avrebbe dovuto spingerlo a tenersi alla larga da lui, perché cacciatori e licantropi insieme non erano mai una buona combinazione. A peggiorare il tutto, tra l'altro, Chris era vedovo e aveva anche una figlia. Era andato al DOMZ.com per indagare su una serie di omicidi in cui era certamente coinvolto un licantropo che aveva conoscenze di BDSM. Peter in un primo momento aveva deciso di mandarlo gentilmente al diavolo, poi lo aveva visto e i suoi piani erano cambiati drasticamente. Aveva perso la testa per i suoi occhi azzurri e per il suo culetto sodo e aveva deciso che lo avrebbe avuto in ginocchio davanti a lui. Letteralmente parlando.
Quello che non aveva previsto era che Chris si sarebbe stabilito a casa sua, che avrebbe preso possesso del suo letto e del suo cuore e che la loro storia sarebbe diventata tanto importante da fargli decidere di appendere le sue fruste al chiodo. O, perlomeno, di usarle solo su di lui, per la gioia e il piacere di entrambi.
Un'altra cosa che non si era aspettato era che la sua azienda diventasse un rifugio per ragazzi problematici. Isaac era scappato da un padre violento e i gemelli lo avevano raccattato dalla strada, in un giorno di pioggia, offrendogli un rifugio e un lavoro. Liam aveva perso il padre adottivo in un incidente d'auto il giorno del suo diciottesimo compleanno ed era scappato dall'ospedale nel quale era ricoverato quando i medici avevano iniziato a parlare di chiuderlo in una casa di cura a causa dei suoi problemi di controllo della rabbia. Era stato Scott a trovarlo, infreddolito e disperato, e a portarlo lì.
Peter non era stato molto felice della cosa, all'inizio. Poi Chris gli aveva dimostrato il suo apprezzamento, nella loro personale sala dei giochi a casa, per il suo impegno nel dare un'opportunità a giovani lupi che avrebbero potuto diventare una minaccia per la società, togliendoli dalla strada e dando loro uno scopo nella vita. Come se questo già non fosse sufficiente a convincerlo che quei nuovi sviluppi andavano più che bene, aveva anche dato un'occhiata al grafico delle connessioni nelle ore in cui andavano in onda le scene con loro due e aveva deciso che era molto felice di aver aperto le porte dei suoi uffici a quei ragazzi bisognosi e a tutto il denaro che gli facevano incassare.
Per questo, quando Chris gli aveva chiesto di accogliere un altro giovane, si era detto più che disposto a farlo. Peccato che le cose non fossero andate esattamente come Peter aveva previsto.
Stiles era il figlio di un vecchio amico di Chris, sceriffo in qualche sperduta località nel nord della California. Sua madre era morta quando era solo un bambino e, per quanto avesse un ottimo rapporto con il padre, aveva la tendenza a cacciarsi nei guai. In continuazione. Il ragazzo diceva che si era trattato solo di pochi e isolati casi sfortunati, Chris aveva spiegato che era troppo curioso e che non sapeva frenare questa sua indole, quando trovava qualcosa che risvegliava il suo interesse. In questo caso, a sentire Allison, che frequentava con lui il primo anno di college, a risvegliare il suddetto interesse era stato il BDSM.
Peter poteva capire perché Allison fosse così preoccupata per il suo amico. I club potevano essere eccitanti e divertenti, ma erano anche pieni di lupi, letteralmente e metaforicamente parlando, pronti a sbranare il primo l'agnellino sprovveduto che fosse capitato tra le loro grinfie. Il ragazzo sarebbe potuto finire molto male se fosse capitato nelle mani sbagliate. Problema che, ovviamente, non sarebbe esistito se fosse stato affidato a uno dei suoi esperti Dom, cosa che sarebbe avvenuta senza ombra di dubbio visto che Allison aveva preso da sua madre e riusciva sempre a ottenere quello che voleva, in un modo o nell'altro. Peter apprezzava questo suo lato dominante e a tratti subdolo, visto che sfruttava il fatto di tenere suo padre per le palle e che lui, a sua volta, tenesse per le palle il suo compagno, ma in quella particolare occasione avrebbe preferito poterle dire di no.
Il problema non era ospitare il ragazzo, perché tanto uno in più o uno in meno non faceva nessuna differenza, anche perché aveva finalmente ottenuto tutti i permessi per adibire parte della struttura ad abitazione privata. Così come non era complicato affidarlo a uno dei suoi Dom, visto che a loro piaceva giocare e appezzavano sempre un po' di carne fresca. Il problema era che Allison aveva categoricamente proibito di trasmettere le sessioni dell'amico sul sito.
Peter aveva provato a farla ragionare, ricordandole che gli introiti della sua azienda aiutavano anche a pagare le sue tasse scolastiche, ma lei non aveva voluto sentire ragioni. E, cosa peggiore, aveva coinvolto Chris, che si era naturalmente dichiarato d'accordo con lei. Quindi ora Peter si trovava tra le mani un verginello, tanto carino da poter diventare il nuovo idolo dei suoi clienti quanto logorroico, sarcastico, irritante e fastidioso, da far addestrare. Il tutto senza poterci guadagnare nulla, a parte qualche meritata sessione nella sala dei giochi di casa sua, con Chris legato e pronto a ricevere la meritata punizione per averlo coinvolto in quell'assurdità.
Aveva riflettuto per qualche minuto, dopo che Stiles aveva lasciato il suo ufficio al seguito del suo segretario. Aveva ordinato a Greenberg di mostrargli la sua stanza, proibendogli tassativamente di deviare dal percorso, di aprire altre porte che non fossero quelle della camera che gli aveva assegnato e, più in generale, di parlare. Il suo segretario non era esattamente una cima e non c'era alcun bisogno che il suo ospite avesse più informazioni di quelle che lui aveva ritenuto giusto fornirgli.
Aspettò per quindici minuti che Greenberg tornasse alla sua postazione dietro la scrivania della reception guardandosi intorno con espressione vacua, come se non avesse mai visto quel posto, e gli ordinò di chiamare Derek e dirgli che lo aspettava nel suo ufficio, precisando che lo voleva vedere subito e che l'ufficio era quello nel quale era seduto, giusto per evitare equivoci e impedire al suo segretario di spingere il dom a fare un'inutile giro della città grazie alle sue informazioni sbagliate. Nell'attesa, diede un'occhiata agli esami del sangue del ragazzo, archiviandoli insieme a quelli di tutti i suoi dipendenti.
Derek, Padron D per i loro clienti, era uno dei Dom più esperti e quotati del sito, nonché suo nipote. Derek era musone e taciturno, oltre che caustico come tutti gli Hale degni del loro nome. Come se non bastassero questi pregi, aveva sangue di alfa nelle vene, e si vedeva. Tra tutti i suoi Dom, Derek era l'unico che non sarebbe impazzito di fronte a quel ragazzino, né per le sue chiacchiere interminabili né per il suo bel culetto sodo. L'unico che poteva rimetterlo al suo posto senza nemmeno una sculacciata e che sarebbe stato in grado di spaventarlo abbastanza da fargli perdere per sempre l'interesse per il loro mondo.
Greenberg lo avvisò che suo nipote aveva appena finito una scena e che lo avrebbe raggiunto non appena fatta la doccia. Peter utilizzò quel tempo per trovare il modo di convincerlo ad aiutarlo senza farsi insultare, o senza farsi prendere in giro per il resto dei suoi giorni, che sarebbe già stata una gran cosa. Purtroppo, la totale mancanza della giusta deferenza dovuta al proprio datore di lavoro era uno dei tanti lati negativi del loro legame di parentela.
Derek arrivò, si sedette, lo ascoltò e, infine, gli chiese senza tanti giri di parole se si fosse bevuto il cervello. O se se lo fosse bevuto Chris a furia di succhiargli l'uccello. Gli diede il beneficio del dubbio solo quando sentì che era tutto un piano di Allison, perché quella ragazza poteva essere una vera spina nel culo quando ci si metteva.
Alla fine, Peter la spuntò e Derek gli promise che si sarebbe occupato del ragazzo, facendolo scappare a gambe levate.

The Sterek OneshotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora