Casa

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Cammino, piano, verso l'hotel.
Ho detto a Charlie che sarei voluta tornare da sola, per riprendermi un po', ma in realtà è più la vergogna di stare con qualcuno di loro.
Non mi era mai capitata una cosa del genere... sono svenuta, questo si, ma mai sono arrivata a questi livelli.

Te la dedico

Cosa avrà mai voluto dire? E poi... perché?
Non ti fasciare la testa
Era sicuramente lui, chi altro fa programmi radio?
Perché mai avrà voluto farlo per me?
Sei così facile da manipolare, stupida bambina indifesa

Finalmente arrivo all'hotel.
Non voglio entrare... non dopo quello che è successo...
Mi fermo fuori, accendo una sigaretta.
An: "Cazzo y/n! Entra, finalmente sei arrivata!"
Y/n: "Angel... ciao!"
Saluto, timidamente, con la mano.
N: "Y/n!! Abbiamo una cosa per te"

Oh no
Vi prego, non ditemi che hanno organizzato una delle loro cose strambe...
Non so se reggerò

Entro nell'hotel, con passo poco sicuro.
Le mie preoccupazioni era decisamente fondate...
Un passo, poi un altro e un al-
"BENTORNATAAA!"
Urlano tutti, nessuno escluso.

Mi abbracciano, mi baciano, mi coccolano
Non sono una bambina, non ho bisogno di tutte queste stronzate

Y/n: "Ragazzi dai, va bene così... vi ringrazio infinitamente"
C: "Forza vieni, abbiamo preparato un sacco di cosine divertenti!"
V: "Ti conviene seguirla subito, o non ti lascerà via di scampo"
Ridacchio, divertente questa.
Y/n: "Ahah, va bene Charlie, andiamo!"
Intanto però, qualcuno manca.
Y/n: "Ma... Alastor? Dov'è?"
H: "era impegnato con la radio, ha detto che era urgente e non poteva rimandare" fa un sorso dalla bottiglia "chi cazzo se ne fotte"
Y/n: "Semplice e coinciso, ecco perché ti adoro"
H: "Grazie bella!"

Intanto, le mie domande non trovano risposta...
Seguo Charlie e Vaggie, verso l'ignoto.
Una porta, separa me da quella che sarebbe stata la mia sorpresa.
C: "Entra, noi non possiamo"
Y/n: "Emh... okay"
Dubbiosa, faccio un respiro profondo e entro.

Non me lo sarei mai potuta aspettare.

Davanti a me c'erano i miei amici, vicino alla mia tomba.
Delle birre e le solite Winston Blue erano la loro compagnia.
Li guardo ridere, parlare.
Alcuni di loro piangono.
Comunicano con me, ma loro non possono sentirmi.

"Ci manchi"
"Non è lo stesso senza di te"
"La luce che portavi tu, era qualcosa di incredibile"
"Sei indimenticabile"

Una lacrima scorre sul mio viso
Con loro mi sentivo a casa
Ora, invece, sono persa
Ma ho intorno persone che mi vogliono bene
Io, gli voglio bene
E grazie a loro, so che recupererò tutto
Gli anni persi, i sorrisi, le gioie che non ho avuto

Faccio un passo avanti, voglio avvicinarmi.
"Sento freddo ragà, com'è possibile?"
"Anche io"
"Anch'io, cazzo"

Y/n: "Vi voglio bene... mi mancate tanto"

"L'avete sentito?"
"Era...era lei?"
"Forse è meglio andare adesso..."

Loro... mi avevano sentita.
Ero con loro e non lo sapevo.

Ora sono di nuovo sola, eppure la solitudine non è mai stata così tanto confortevole...

Forse è arrivato il momento di uscire

Esco dalla stanza e le ragazze non si sono mosse da lì.
V: "Com'è andata?"
Y/n: "I-io... non ho parole"
C: "Forse ho sbagliato, mi dispiace se ti ha destabiliz-"
Y/n: "Charlie... tranquilla. È perfetto. Ti ringrazio infinitamente, per tutto" le prendo le mani "Vi voglio bene"
C: "Anche noi... sei al sicuro qui"
V: "Forse dovremo scendere dagli altri, ci stanno aspettando"
Y/n: "Andiamo!"

Insieme, scendiamo verso la hole, addobbata e tutta in tiro.
Y/n: "Avete fatto tutto questo... per me?"
An: "Ovvio baby! Non dobbiamo mi a festeggiare per Pentious!"
P: "A proposito... piacere di conoscerti"
Y/n: "Oh... beh... piacere mio! Non sembri tanto spietato come dai racconti di altri. Potresti essere uno strano ovelord, ma ci arriverai!"
P: "G-grazie! Almeno credo..."
An: "Brindiamo! Avanti con gli shot!"
Y/n: "Adesso si che parliamo la stessa lingua! Husker!! Che ci beviamo?"
H: "Assenzio?"
Y/n: "Shot di 'assassino' e via!"
H: "Un'intenditrice, ora si che mi piaci!"

Husker versa da bere a tutti
Primo giro
Secondo
Terzo

Piano piano perdiamo il conto delle bottiglie che ci siam bevuti.
Nifty ubriaca dopo il terzo giro mi fa morire.
C: "Forse dovremo portarla in camera..."
Y/n: "Tranqula Charlie, ci penso io"
Le preparo un caffè e glielo verso in un bicchiere da shot.
Y/n: "Nifty bella, vieni qua che ho una cosa per te"
N: "Yey! shot!!"

Dopo una decina di minuti si riprende e va a dormire e piano piano fanno tutti così.
Non so che ore sono, so solo che fuori fa particolarmente freddo oggi.
Accendo una sigaretta, o almeno ci provo. Il freddo mi ha fatto congelare le mani e non riesco a far accendere l'accendino.
Quasi intenta a posare la sigaretta, dal nulla si accende.

Questo trucchetto lo conosco.

?: "Sono felice tu stia meglio"
Y/n: "G-grazie Alastor"
A: "Avete bevuto un po' eh?"
Y/n: "Si... sono abbastanza ubriaca"

Mi guarda, in silenzio
Cosa vorrà?

A: "Ti va di parlarne? Non solo solito consigliare o ascoltare, ma ne hai decisamente bisogno, cara y/n"
Y/n: "Adesso mi chiami per nome? Ahahah strano da parte tua"
Mi fulmina con lo sguardo.
Y/n: "L'ho sempre fatto, lo sai, ma quel giorno ne avevo bisogno. Non lo facevo da un po' e sono andata troppo spedita. Ero sola, mi sentivo completamente abbandonata e tu... tu non mi parlavi più. No-non voglio darti la colpa, ovvio, solo che pensavo di aver fatto qualcosa di sbagliato"
Inizio a piangere e a singhiozzare.
Y/n: "M-mi sono sentita cos-così tutta la vita... un fallimento del cazzo che dava solo fastidio alle persone. Tu sembravi capirmi, anche se non lo dicevi. Ho sempre pensato di non poter trovare un posto nel mondo, qualsiasi esso fosse e poi siete arrivati voi. La prima cosa che ho pensato, quando sono arrivata qui oggi è stata 'Forse loro saranno la mia nuova casa' e lo penso davvero.... I-io lo spero"
Come una scema, cado a terra, facendomi abbastanza male al ginocchio.
A: "Hai decisamente bevuto troppo, y/n"
Y/n: "Scusami... s-sono un disastro"

Ormai non smetto di piangere
Tutte le cose che mio padre mi diceva
Tutte le cose che ho sempre pensato di me
Tutta quella merda, che mi ha uccisa e logorata dentro...
Non riesco a smettere di pensarci

A: "Non sei un disastro, y/n. Tutti abbiamo un casino dentro, forse dobbiamo trovare solo la persona giusta con cui condividerlo"
Mi asciuga le lacrime, in un modo così maledettamente dolce che mi fa sciogliere.
Y/n: "Mi accompagni in camera? Non ce la faccio da sola..."
A: "Era scontato, mia dolce y/n"

Lentamente, saliamo le scale.
Alastor apre la porta della mi camera, dirigendosi piano verso il mio letto.
Y/n: "Rimani qui... per favore"
È dubbioso, si legge da chilometri.
Y/n: "E se ti faccio gli occhi dolci?"
Lo faccio, o almeno ci provo, viste le mie condizioni
A: "Y/n... sei tremendamente persuasiva quando vuoi"
Y/n: "È un si?"
Sembro una bambina quando le danno il cioccolato.

Lui è... qualcosa
Smuove in me, qualcosa
E questo mi fa davvero paura

A: "Rimango"

Ombre del passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora