Riunione di famiglia

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Dei pugni sbattono contro la mia porta
Qualcuno urla qualcosa, ma non capisco
Cazzo, che mal di testa

?: "Y/n alzati! Già hai saltato la colazione, non puoi saltare anche il pranzo! Se non ti alzi subito, entro io"
Charlie quando voleva era abbastanza... impicciona.
I postumi della sbornia si fanno sentire.
Non mi ricordo quasi nulla del fine serata, solo che Alastor mi ha accompagnata in camera per poi dirmi "siamo più simili di quanto immaginiamo".
Cosa avrà voluto dire? Gli avrò detto io qualcosa per la quale mi ha risposto? Un po' ho paura a chiederglielo.
Y/n: "Si Charlie, dammi massimo 15 minuti e sono da voi"
Voglio provare una cosa, tanto sono da sola e se non riesce non faccio brutta figura con nessuno.

Immagina cosa vuoi indossare y/n
Con calma, visualizzalo nella tua mente
1
2
3
Schiocco le dita
Chiudo gli occhi, un po' spaventata e un po' imbarazzata
Avrà funzionato?
Piano piano li riapro

Y/n: "Non ci credo... Ha funzionato!"
Ed eccomi lì, col cambio che mi ero immaginata pochi secondi prima.
Ho dei poteri, ho dei cazzo di poteri!
Entusiasta scendo subito a parlare con tutti, ma quello che mi ritrovo davanti è tutt'altro che piacevole.
C'è un essere, con fattezze da maiale, all'ingresso, intendo a parlare con Charlie.

È tornato per te, dolce y/n
Pensavi di essertela scampata, non è vero?
Oh... piccola y/n, così indifesa, così patetica!

Y/n: "Cosa cazzo ci fai qui? Com'è possibile? No Charlie ti prego, devi cacciarlo via"
C: "Ma y/n, non posso mica mandarlo via così. Scusa ma perché tutta questa agitazione? Vi conoscete?"
?: "Dolce principessa, vedi... lei è mia figlia"
Y/n: "Ero. Mi hai uccisa, non ricordi?"

Lo odio
Odio tutto quello che ha fatto a me e la mamma
Odio il suo viso
Odio la sua voce
Quasi mi fa vomitare stare nella sua stessa stanza
Avrò la mia vendetta
Puoi starne certo

C: "Okay y/n, andiamone a parlare di là, va bene?"
Così ci avviamo verso la prima stanza libera, io in presa alla paura e lei con uno sguardo dubbioso.
Y/n: "Senti... scusa, ma io non ce la faccio. Se lui rimane, io me ne vado"
C: "Y/n, ma quando sai di avere dei poteri?"
Y/n: "Io-"
C: "I tuoi occhi, sono completamente neri e prima, quando eri... diciamo nella tua 'zone out', è diventato tutto completamente nero, come se fossimo in un altro universo"
Y/n: "M-mi dispiace... n-non lo sapevo... stamattina ho provato, ma per goliardia, e sono riuscita a cambiarmi i vestiti... non sapevo d-di poter... fa-fare questo"
C: "Non devi dispiacerti, è una cosa meravigliosa!"prende le mie mani "Magari puoi chiedere ad Alastor di aiutarti a scoprire quali sono e a come gestirli"
Subito dopo, lascia le mie mani e mi guarda un po' più seriamente "Ora però devi dirmi per filo e per segno che cosa è successo con lui. Ti assicuro che non dirò niente a nessuno, ma ho bisogno di sapere cosa fare per proteggere tutti voi"
E così le raccontai tutto.

Patetica

Scendiamo di nuovo giù, come se non sapessi la scena che mi sarei ritrovata.
Lui era già lì, al bancone a bere, come uno scappato di casa.

Che schifo

Mel mentre però, Charlie riceve una chiamata e l'unica cosa che mi pronuncia prima di allontanarsi è un "scusa" sussurrato, quasi impercettibile.
Husker non c'è, starà dormendo.

A: "Mia dolce bambina, finalmente torni dal tuo paparino~"
Y/n: "Scordatelo stronzo!"
Ho sbagliato a provocarlo.
Si è appena alzato, barcollando come sempre.
Ma io sapevo che la sua forza si triplicava quando era ubriaco o fatto.
A: "Come cazzo ti permetti? Io ti ho cresciuto da solo! Ti ho dato tutto quello di cui avevi bisogno!"
Y/n: "Non avevo però bisogno di scopare a 10 anni! O di iniziare a drogarmi poco dopo!"
Lì, mi afferra per il collo e mi butta a terra.
Faceva male.

Le sue unghie, nella mia pelle
Ancora una volta, il suo sudore che mi cadeva addosso
Quel senso di orrore, che mi passava nelle vene

Debole

Non sono debole, non più.

Non reagirai

Io... io devo...

Ma non riesco

Chiudo gli occhi, farà meno male

?: "Cos'è tutto questo casino?" Qualcuno, stava venendo verso di noi "Gentil signore, lei sà che non si trattano così le donne?" D'un tratto, la presa sul mio collo svanisce "Forse dovrei aiutarla con un ripasso di buone maniere"
Un urlo, fu tutto quello che sentii dopo.
Lentamente, apro prima un occhio e poi l'altro.

La scena che mi si presenta davanti, però, è... indescrivibile.
La carcassa del torace di mio padre completamente distrutta.
Il suo viso, irriconoscibile.
Braccia e gambe staccate, anche se di poco, dal corpo.
Che voglia... mangiarlo?

Ammettilo che ti piace questa scena
Io... si, ho finalmente avuto la mia vendetta, è morto e questa volta per sempre
Piano piano diventarai come tutti noi

Y/n: "...grazie..."
Al: "Non c'è di che"
Con un suo schiocco di dita, il corpo scompare.

Non mi degna, però, di uno sguardo.
Non mi aiuta ad alzarmi.
Niente di niente.

Fai solo pietà alle persone, vuoi capirlo?
Forse è vero...
Prima te ne capaciti e prima vivrai una vita più serena. Sei solo un inutile ammasso di cellule. Non servi a nulla.

Poco dopo, prima che Alastor potesse effettivamente andarsene, arrivano tutti.
V: "Cosa diamine è successo?"
Y/n: "Ecco... io-"
A: "Colpa mia. Mi sono fatto prendere un po' troppo la mano" mi guarda e poi torna a parlare "Ho pulito tutto, tranquilli"
Detto questo, se ne va.
Io lo seguo a manetta e corro verso la mia stanza.

Appena entro, vengo invasa da un mare di lacrime.
È finita, ma allora perché mi sento ancora così?
Un peso al petto mi distrugge...
L'ansia, amica di una vita, sta tornando a farmi compagnia.
I battiti accellerano, la testa gira, e il respiro si fa affannoso.

Respira y/n
Conta fino a dieci
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3...
4...
5...
6...
7...

Bussano alla porta.
Y/n: "Chiunque tu sia, non è il momento giusto, scusa"
?: "Neanche se a farti compagnia sono io?"
Entra, senza chiedere il permesso o altro e si accomoda sul mio letto
Y/n: "Alastor... per favore... vattene"

Ombre del passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora