Capitolo 1- Case troppo grandi, coinquilini troppo stretti.

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||Angolo autrice||
Ho preferito mettere l'angolo autrice prima così vi anticiperò un paio di cosette sulla storia.
Questa storia sarà strana e un pizzico divertente, anche perché si sa che tra i coinquilini succedono sempre cose divertenti. E per la prima volta nella mia vita, vi giuro, non avrei mai pensato di farlo... scriverò scene 'hot'. Queste sono due anticipazioni che a parer mio sono importanti. Perciò buona lettura.

ANGELICA'S P.O.V.

Mai una volta che vada bene qualcosa nella mia vita.

Mai.

Dico mai perché la casa in cui abito io, è enorme, tanto da contenere sei o sette persone e i miei dannati coinquilini se ne stanno andando.

Hanno fatto fortuna da qualche parte del pianeta a me sconosciuta e ora stanno andando via da questa casa.

Che per giunta abbiamo condiviso per anni.

Anni.

Insieme abbiamo partecipato a lauree, matrimoni e battesimi, ma a quanto pare a loro non interessa minimamente.

Però per me va anche bene...

Okay, non prendo in giro nessuno.

La verità è che mi sono affezionata troppo a loro e ora mi duole il cuore a vederli partire.

Kat e Raegan, le mie due migliori amiche si sono sposate con gli altri due coinquilini Robert e Alex.

Kat si è laureata insieme a Robert e Alex ha avuto un figlio con Raegan.

E ora è tutto finito.

Niente più pianti di bambini in casa, niente più casino dell'oboe che suonava Robert.

Niente più matite sparse in cucina di Kat.

Solo una casa fredda.

Vuota.

Le loro stanze ormai vuote, scarne di ogni oggetto personale e lasciate al loro destino.

Alex e Raegan si sono trasferiti in Irlanda con Josh, loro figlio.

E Robert è stato trasferito in una sezione staccata della sua azienda in Corea del Sud.

E ovviamente Kat lo ha seguito.

E ora non c'è più nessuno con me.

Niente che mi possa portare conforto.

Soprattutto perché i miei genitori hanno lasciato che mi trasferissi qui qualche anno fa e io non ho proprio voglia di ritornare da loro.

E ora sono sola con la mia desolazione.

Senza contare che devo mantenere i miei studi universitari e la casa decisamente troppo grande per una sola persona, quando prima ne conteneva addirittura sei.

Lancio un grido acutissimo e pesto i piedi per terra.

Mi sto per strappare i capelli.

Sono sola.

Cazzo.

Pensare positivo Geky.

E calmarsi.

Vado in camera mia e attacco la radio a tutto volume.

"E ora 'Love me again' dei Big Time Rush!"

Ma chi minchia sono questi.

Qualche band di ragazzi del cazzo che stanno qui solo a rompere le palle.

Anche se la canzone non è troppo brutta...

Vabbe, mi stanno antipatici lo stesso.

Mi stanno tutti antipatici di recente.

Spengo la radio al termine della canzone e mi vesto.

Esco di casa con dei fogli in mano.

E li appendo ovunque.

Sono dei fogli con il mio numero di telefono per i prossimi coinquilini.

E ora non rimane che aspettare la prossima chiamata.

Con mia grande sorpresa mentre mi incammino verso casa mi ritrovo a canticchiare quella canzoncina dei ragazzini minchioni.

Chissà perché mi è rimasta così impressa...

Continuo a camminare verso casa quando un ragazzo con lo skateboard mi passa davanti urtandomi e facendomi cadere a terra.

"Che cazzo!"

Sto per uccidere quel ragazzo con lo skate quando noto che è abbastanza carino.

Capelli biondi, cresta, occhi verdi.

Cazzo che occhi verdi.

Ma ciò non toglie che mi stava per uccidere.

E mi sta antipatico.

"CIOÈ. NO OKAY."

Gli tiro un calcio e me ne vado.

Buon per lui che non avevo le scarpe con il tacco.

"Ahia!"

Inizio a correre verso casa per evitare che quel maniaco malato mentale, che mi stava per uccidere ma carino, mi raggiunga.

"Ragazzina viziata!"

Mi giro per fargli una pernacchia e continuo a correre verso casa.

Arrivo davanti il portone di casa mia e cerco di aprirlo.

Vedo il ragazzo avvicinarsi sempre di più.

"Entrate chiavi del cazzo!!"

Oggi sono in vena di dire brutte parole.

Finalmente entro nel palazzo e vedo che il misterioso ragazzo maniaco carino si è fermato appena dietro il portone.

Gli faccio una pernacchia e salgo in ascensore.

Credo stia imprecando in questo momento.

Inizio a ridere e gli mostro il dito medio.

Certo che ce n'è di gente strana!

Flatmates: Big Time RushDove le storie prendono vita. Scoprilo ora