Capitolo 5- Diavoli per capello...

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"Perciò Madison... la casa ti piace?"

"Si è grande, spaziosa. Senza contare che ci sono molte stanze."

"Quindi?"

"Per me è un si. Questa casa è veramente bella. Senza contare che la compagnia è molto interessante."

E mi indica.

"Ecco... volevo chiederti... avresti problemi a condividere la casa con quattro ragazzi?"

"Basta che siano discreti e simpatici... e che non entrino nelle stanze altrui."

"Domani li incontro... vuoi venire?"

"Certo! Verso che ora?"

"Facciamo le tre e mezza. Loro arrivano alle quattro. Se vuoi ti puoi trasferire anche tu... perché c'è un'altra ragazza oltre me..."

"Come si chiama?"

"Manisha... e comunque chiamami Geky."

"Va bene Geky... tu chiamami Maddie."

"Okay. Ora che è tutto risolto resti a cena?"

"Non posso, devo studiare... domani ho un esame. Frequento la facoltà di Bio-informatica."

"Interessante! Io quella di lettere. Come Manisha del resto."

"Comunque, magari... domani posso trasferirmi qui?"

"Si tranquilla! Così scegliete le stanze! Beh allora... ci vediamo domani!"

"Certo, non mancherò!"

E detto questo chiudo la porta.

È una ragazza simpatica Maddie.

E credo proprio che diventeremo grandi amiche, come con Manisha...

Sembrano molto simpatiche.

In ogni caso mangio un panino, per tenermi leggera, e poi guardo un film.

Alla fine piango...

Quanto mi piacciono i film d'amore...

Okay, lo ammetto, sono una romantica sorprendentemente vecchio stampo, anche se mi ostino a fare vedere che fuori sono una dura.

In ogni caso...

Vado a dormire con un sorriso stampato in faccia sperando che domani sia una giornata come questa.

Una giornata bellissima e piena di emozioni.

Il giorno dopo...

Mi alzo di corsa perché sono in ritardo.

Maledetta sveglia scarica!

Non ha suonato.

Infilo i pantaloni bevendo il caffè.

E scottandomi.

Di conseguenza la tazza cade a terra.

E il caffè rimanente si sparge per terra.

"Cazzo!"

Lavo a terra e tolgo i pezzi di tazza.

Sono in ritardo.

Terribilmente in ritardo.

Esco di casa correndo.

Arrivo alla facoltà senza fiato.

"Geky... che sta succedendo?"

"Mani la sveglia non ha suonato, il caffè era bollente, la tazzina si è rotta. Argh!"

Manisha inizia a ridere.

"Don't worry, be happy."

"Se lo dici tu..."

"Andiamo a lezione va..."

E mi prende la mano trascinandomi con se.

MANISHA'S P.O.V.

Quella ragazza è mezza pazza.

Per non parlare delle sue disavventure giornaliere.

Ci sarà da divertirsi quando mi trasferirò.

Che poi... è oggi pomeriggio.

Rido tra me e me.

E poi ci saranno quei ragazzi.

Chissà chi sono...

In ogni caso mi avvio a lezione con Geky e mi metto vicino a lei.

Oddio ha un aspetto distrutto.

I capelli disordinati ed essendo ricci rimbalzano nell'aria.

I miei sono ondulati, ma non per questo sono meno pazzi.

Geky mi guarda.

"Che hai da ridacchiare?"

"Mmh..."

Indico un punto della sua camicetta.

"Dannazione... la macchia di caffè..."

Sembra impazzita.

Vorrebbe strapparsi i capelli.

Un motivo in più per non ridere.

Mi sa che è quel tipo di ragazza che si incavola per un minuto e diventa furiosa in tre secondi.

Ahia.

Continuo a guardarla mentre lei si arrovella il cervello.

Chissà a cosa pensa...

"Professore posso andare in bagno?"

Che...

Geky si alza e va in bagno.

Io la seguo.

Lei si chiude in un bagno e mi parla.

"Mani senti sai come lavare una macchia di caffè solo con acqua e questo schifo di bagnoschiuma?"

"Mmh... posso provare..."

Mi lancia la camicia da sopra la porta e io la lavo al meglio.

La macchia sembra essere sparita.

Ora si tratta di asciugarla.

"Come pensi di asciugarla Geky?"

"Mmh... non ne ho idea..."

La sento ridere dall'altro lato della porta.

"Mani strizzala, e mettila sotto quel coso che fa asciugare le mani."

"Si dice asciugatore."

"Non credo. Te lo sei inventato."

"Effettivamente..."

Scoppiamo entrambe a ridere.

Lo metto sotto quel "coso che asciuga le cose" e le lancio la maglietta.

"Fantastica!"

Esce dal bagno con la maglietta addosso.

Devo dire di aver fatto un bel lavoro.

"Perfetta Geky."

"Grazie Mani... tanto da ora che saremo coinquiline... devi stare molto attenta... perché ti chiederò cose del genere... molto spesso..."

"No problem cara."

"Torniamo in classe... altrimenti la prof ci da per disperse..."

"Mmh... va bene?"

"Perché lo dici interrogativa?"

"Perché non saltiamo un po' la lezione?"

"Ma sei pazza?!"

"Mmh... si."

Scoppiamo a ridere entrambe e camminiamo fino in classe.

Dopo di che continuiamo ad ascoltare le lezioni, fino a quando non arriva il momento del mio trasferimento.

Flatmates: Big Time RushDove le storie prendono vita. Scoprilo ora