Capitolo 2- L'abito non fa il monaco.

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Sono le cinque del mattino.

E io sono sveglia.

Fanculo alla mia radiosveglia del cazzo.

Non ho niente da fareeeeee!

Okay sto esaurendo.

Giro per la casa e noto che da vuota è molto inquietante.

Qualche lacrima riga il mio viso.

Perché se ne sono andati...

Anche se è giusto... loro devono continuare a vivere la loro vita...

Non possono pensare a me per tutta la loro vita...

Ad un tratto squilla il telefono.

Ma chi cazzo chiama alle cinque del mattino??

"Pronto?"

"Gekyyy!!!! Ci manchi tantoooo!!"

"Alex! Raegan!! Come state?? E Josh?"

"Speriamo di non averti disturbato... che ore sono lì?"

"Le cinque del mattino."

Dall'altro capo del telefono si sentono delle risate.

"Scusaci! Sai qui è un po' difficile ambientarsi... nonstante tutto però stiamo bene... credo..."

"Raegan cosa c'è che non va? Cosa non ti convince?"

"Mbeh... L'Irlanda è bellissima... ma non riesco a perdonarmi il fatto di averti lasciata sola li."

"Non fa niente... certo però non ritorno a casa dai miei genitori..."

"Questo era scontato Geky... sappiamo quanto li odi. Cosa hai pensato di fare?"

"Sto cercando dei nuovi coinquilini... ieri ho messo gli annunci..."

"Capito Geky... sei demoralizzata?"

"Non molto... okay si."

Dall'altro capo del telefono si sente un'altra risata.

"Ma che ci trovi tanto da ridere??"

Poi inizio a ridere anche io.

"Mmmh... piuttosto ragazzi carini in vista da quando ce ne siamo andati? Hai fatto incontri interessanti dalla nostra partenza?"

"Raeg... non credo proprio. L'unico ragazzo carino l'ho incontrato ieri al parco... e mi stava per uccidere con lo skateboard. Gli ho dato un calcio nei gioielli e gli ho mostrato il dito medio. Per me è un incontro interessante."

Di nuovo una risata.

"Che ti ridi?!"

"Mmh... niente..."

"Smettila di asciugarti le lacrime agli occhi."

"Come sai che lo sto facendo?"

"Fammi pensare... abbiamo vissuto metà della nostra vita nello stesso appartamento?"

"Mmh... già."

Ridiamo entrambe.

Raegan mi sembra più spensierata.

"Perciò nessun tentativo di rimorchio in vista?"

"Nessuno."

"Scusaci ancora per averti disturbato a quest'ora. Ti passo Alex."

[Scroscio...]

"Gekyyyy!!! Come va la vita??"

"Bene (?) Si può sapere che ore sono in Irlanda??"

"Buh! Non ho l'orologio a portata di mano. Però ti abbiamo chiamato per sapere come stavi."

"Bene (?) -assumo un'espressione sarcastica sul volto- e voi? Josh?"

"Noi stiamo bene come ti ha già detto Reagan, e Josh ha messo il primo dentino!"

"Amore! Che carinooo!"

"Poi ti mandiamo le foto! Ci sentiamo presto, va bene?"

"Certo Alex! A presto!"

Chiudo la cornetta.

Benissimo.

Sono tutti il ritratto della felicità.

L'unica che non ha proprio avuto fortuna è stata la sottoscritta.

Sono le cinque e un quarto.

Non ho niente da fare, perciò mi vesto sportiva e vado a fare jogging al parco.

Prendo l'Mp3 e ascolto la prima canzone.

'Blank space' di Taylor Swift.

Niente male.

Faccio i primi tre giri di corsa e poi mi blocco.

E inizio a fare marcia indietro.

Possibile che con tutte le persone presenti a Los Angeles mi sia dovuta capitare la stessa a cui ho dato un calcio nei gioielli il giorno prima??

Inizio a correre in senso antiorario.

Comunque quel ragazzo è carino.

Che minchia vuole questa vocina del cazzo?

Shhh... per me ti piace... e poi si tiene in allenamento... perciò avrà dei bei pettorali...

Ma che cazz... Penso davvero queste cose??

Già cara mia... le pensi davvero queste cosucce... e poi guarda che fisico ha...
È figo, molto figo. Non è carino?

Si certo. E io mi chiamo Romualda.

Quel ragazzo lo odio.

Ed è anche uno stronzo tra l'altro.

Perciò devo andarmene al più presto possibile da questo maledetto parco.

Bla bla bla.

Zitta.

Gne gne gne.

Non mi accorgo di essermi fermata, causa vocina fastidiosa, quando mi accorgo che quel ragazzo mi è molto vicino.

E credo mi abbia visto, dato che ha aumentato il ritmo della corsa.

Ahahahahaaha... *risata malvagia.* te lo avevo detto io che ci avresti parlato!

Ma che cazzo...

La vita cara mia, la vita.

Inizio a correre velocissima.

Il ragazzo dietro di me non demorde.

"E che cazzo..."

"Guarda che ti ho sentito..."

Mi ha raggiunto.

Niente da fare.

Mi fermo e mi giro verso di lui.

"Ragazzina viziata... ci si rivede..."

"Mmh... no(?)"

Ha in faccia un sorriso strano, malvagio e malizioso allo stesso tempo.

È ufficiale.

Sto per dare di matto.

Flatmates: Big Time RushDove le storie prendono vita. Scoprilo ora