Capitolo 26- I'm broken.

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GEKY'S P.O.V.

Uscii di casa incazzata.

Non ce la facevo più.

Dovevo smettere di pensare a lui.

Pensai a cosa fare ora.

Dovevo andare nel mio posto.

In quel silenzio, in pace.

E fare l'unica cosa che mi riusciva bene quando ero confusa e arrabbiata.

Cantare.

Corsi fino a perdere fiato e arrivai al mio motorino.

Misi il casco ignorando qualcuno che urlava nella mia direzione.

Accesi il motorino e partii.

Mi lasciai alle spalle la città.

E continuai a guidare fino a quando non fui in aperta campagna.

Poi lasciai moto e casco sul viottolo in cui mi ero fermata.

Iniziai a correre fino a una casetta abbandonata.

Poi mi fermai di botto.

La mia casa sull'albero era ancora lì.

Salii meno agilmente di quanto pensavo e mi sedetti sul 'pavimento', inspirai e cercai di calmarmi.

Stavolta lui aveva davvero esagerato.

Iniziai a cantare le prime canzoni che mi venivano in mente.

"This is the part when I break free, 'cause I can't resist it no more..."

Quella canzone mi stava spezzando in due.

Come se non fosse bastato Kendall.

Continuai a cantarla a ripetizione.

Alzai la voce.

Tanto lì era tutto disabitato.

Uscii dalla casa sull'albero continuando a cantare, e poi iniziai a camminare su e giù per il viottolo.

E mentre continuavo a cantare, e piangevo.

Mi stavo rompendo dentro.

Sempre di più.

Non potevo resistere ancora.

Avevo il cuore a pezzi.

Ero sola contro tutti.

E senza la parte più importante di me.

Smisi di cantare all'improvviso.

Mi sedetti a terra e le lacrime continuarono a sgorgare da sole.

E copiose come non mai.

KENDALL'S P.O.V.

Tutti, dopo che Geky era uscita, mi guardavano.

"Si può sapere che avete da guardare?!"

"Non la insegui?!"

"James, io credo che tu sia pazzo."

"Io penso che tu lo sia, se te la lasci scappare."

"Scordatevi che io esca e inizi a rincorrerla."

"Peggio per te."

James andò via dalla stanza mentre tutti gli altri mi fissavano.

"Cosa volete?!"

"Che tu la insegua."

"Scordatevelo."

Manisha e Maddie erano incazzate con me.

Carlos mi guardava come per dire: 'Amico, non hai capito un cazzo.'

Logan invece aveva un'espressione disgustata sul viso.

"La smettete?! Che vi ho fatto?!"

"Secondo noi la dovresti inseguire."

Maddie e Manisha dopo aver detto questo andarono nelle loro stanze.

"Amico, che ti sei fumato?"

"Carlos, non ti ci mettere anche tu."

"Ma..."

Carlos se ne andò sconsolato.

Poi toccò a Logan.

"Amico... tu la ami?"

"Io... okay... non lo so..."

"Vedi di chiarirti le idee..."

Logan se ne andò nella sua camera.

Passai la mano tra i capelli e ripensai a quando lo aveva fatto lei.

Lanciai un urlo rabbioso e scesi le scale velocemente.

La vidi correre verso un motorino, probabilmente il suo.

"Geky! Geky! Fermati!"

Sfortunatamente lei se ne andò, lasciandomi sopra il marciapiede come un cretino.

Presi la mia moto e iniziai a inseguirla a distanza.

Si fermò vicino a una casa abbandonata e iniziò a cantare...

Salì su un albero.

Oddio... l'avevo uccisa.

Le avevo fatto troppo male.

Lei non meritava uno come me.

Io ero uno schifo.

E lei meritava molto meglio.

L'avevo fatta soffrire.

Continuava a cantare la stessa canzone.

Si faceva del male da sola. E piangeva.

Piangeva così tanto da farmi chiedere quanto potesse essere il male che le avevo fatto.

Era troppo da sopportare.

Troppo anche per una come lei, che aveva continuato a vivere dopo il suo ex-fidanzato.

Mi faceva stare male.

Sapevo che provava dolore in quel momento, e aver compreso di esserne io la causa era ancora peggio.

Smise di cantare e pianse.

Non so per quanto tempo restò lì a piangere, ma per tutto quel tempo io rimasi nascosto, senza dirle nulla, sperando che non mi vedesse.

Dovevo andarmene.

Lei si alzò e venne verso il mio nascondiglio.

"Credo che tra un po' diventerò una visionaria... lo vedo ovunque..."

Fece una risata amara e io capii che mi aveva intravisto in qualche modo.

Poi lei ricominciò a piangere.

"Sono una cretina e devo togliermelo dalla testa. Stupida Geky, stupida. Lui non prova niente per te. E tu non devi provare nulla per lui."

Stetti in silenzio a sentirla autoconvincersi.

"Geky smetti di pensarlo. Smettila."

Una lacrima scese dal mio viso.

Le dovevo dire tutto.

Ma forse non ora.

Perché non era ancora il momento.

Capitolo.
Sto morendo dentro.
Perdonatemi se non sono entusiasta ma sto piangendo.
Quindi, grazie. Perché mi sostenete.
Grazie perché ci siete.
Grazie e basta.
Ora vado a morire.
Ciao.
Thx Stel.

Flatmates: Big Time RushDove le storie prendono vita. Scoprilo ora