Papà ha sicuramente una gran bella squadra. Oltre a essere dei bravi giocatori, da quel poco che ho visto attraverso l'allenamento e i filmati che revisiona la sera tardi, sono pure tutti bei ragazzi.
Sul serio, ho persino voglia di chiedere a qualcuno di loro di farmi da modelli per le copertine della mia prossima serie. Sempre se ci sarà.
La verità è che sono bloccata. Sto affrontando il tanto temuto "blocco dello scrittore" e in un momento cruciale della mia carriera.
Ho iniziato a scrivere all'età di otto, nove anni, avevo un diario a cui raccontavo ogni cosa, poi a quattordici mi sono interessata a delle storielle, di poco conto, che man mano che crescevo diventavano sempre più definite. A vent'anni, dopo aver sgobbato sul primo libro vero e proprio ho deciso di pubblicare come autrice self e sono entrata in un mondo colmo di novità. C'erano così tante che non sapevo, di cui ignoravo l'esistenza perché, dopotutto, un libro l'avevo sempre e solo letto, mai sviluppato dall'inizio alla fine. Ho imparato moltissimo anche alla community che si viene a creare e ho mosso i miei primi passi all'interno di un mondo in cui, nonostante tutto, continuo a essere insicura.
Quello che non mi aspettavo è che avrei avuto successo nonostante tutto. Sono partita da piccoli numeri, arrivando a quelli che oggi mi permettono di mantenermi. In poche parole, sono riuscita a fare del mio sogno il mio lavoro e non avrei mai potuto essere più felice di così.
Negli anni ci sono stati momenti più duri, ma mai come quello che sto affrontando adesso.
Fisso la pagina vuota e lei ricambia. Andiamo avanti così per ore, fin quando non mi esaspero e mollo tutto. Dovrei pubblicare il mio primo sport romance in autunno, ciò significa che a quest'ora dovrei essere già a buon punto con la stesura in modo da prendermi una pausa prima di iniziare con l'editing.
L'amara verità? Ho iniziato alla grande, ho scritto i primi venti capitoli veloce come il vento perché le parole arrivavano senza il bisogno che le chiamassi, e poi un giorno mi siedo, felice di cominciare un'altra giornata produttiva e... niente. Il vuoto cosmico. Mi dico che va bene, si possono avere giornate più fiacche, peccato che questa storia vada avanti da quattro mesi ormai.
A peggiorare la situazione si era aggiunta la rottura con il mio ex ragazzo. Il bastardo mi ha tradita il giorno del nostro anniversario. Volevo fargli una sorpresa e invece l'ha fatta lui a me scopandosi la sua segretaria. Che cliché disgustoso.
Nonostante ciò, non posso incolparlo di avermi fatta entrare in questo blocco perché c'era già prima. Era un mese che non scrivevo, avevo bisogno del suo conforto e, visto che si avvicinava la data del nostro secondo anniversario, avevo optato per fargli una sorpresa: una cena romantica, magari una passeggiata e poi una nottata sotto le coperte per smaltire la frustrazione. Invece il quattro dicembre lo stronzo si era fatto trovare nel suo ufficio, chino sulla sua segretaria mentre se la scopava sulla scrivania, quella su cui aveva scopato anche me.
Fanculo Phil.
Che poi, come ho fatto ad andare a letto con un maledetto Phil?
Meglio evitare di pensarci.
Mando un messaggio a mio padre e finisco di prepararmi. La partita comincerà tra meno di un'ora e io devo ancora truccarmi.
Opto per i soliti eyeliner, mascara e un velo di correttore per coprire le dannate occhiaie che non vogliono saperne nulla di svanire, nemmeno con le apposite patches. Applico la cipria per compattare il tutto, poi il blush liquido che picchietto con l'aiuto dell'apposito pennello e, dopo aver steso il rossetto, concludo con dello spray fissante. Lascio i capelli sciolti e spruzzo un po' di profumo mentre mi guardo allo specchio. Indosso il solito paio di jeans, un top che lascia una striscia di ventre scoperto e una vecchia giacca di papà che non usa più da anni. Ce l'ha dai tempi del college e l'ha conservata, un giorno me l'ha mostrata e gli ho detto di tenerla da parte per me, per quando sarei diventata più grande. La sfoggio sempre molto fieramente, anche se non ha i colori dei Broncos.
STAI LEGGENDO
𝐓𝐇𝐄 𝐓𝐑𝐘 𝐙𝐎𝐍𝐄
ChickLitCalista Spencer si trasferisce momentariamente a Brisbane quando capisce che forse le serve una distrazione dalla vita che conduce a Chicago. Dunque, quale occasione migliore di questa per andare a trovare il suo papà in Australia? Jordan Baxter, v...