<<Personalmente l'ho trovato difficile, non credo di aver raggiunto Grade 2. Ho fatto tipo una risposta completa e cinque parziali...>>
<<Era decisamente cattivo. Io due complete e quattro parziali.>>
<<Quanto parziali?>>
<<C'è qualche chance di essere ammessi con un Grade 3?>>
<<Ciao ragazzi, posso definitivamente dire addio all'Imperial!>>
<<Sembra che tu abbia lavorato molto duramente per arrivarci...se l'hai trovato complicato, beh, evidentemente è lo stesso anche per gli altri! Buona fortuna per i risultati...e abbi fede!>>
<<Beh, se solo poche persone sono riuscite a prendersi quel Grade 2, allora possiamo ancora sperare.>>
<<Lol, sono comunque scemo.>>
<<Credo che molti l'abbiano trovato difficile, quindi le fasce di voto dovrebbero essere piuttosto basse.>>
<<Bene.>>
<<Ma dubito saranno più basse dello scorso anno.>>
<<Mah, non so nemmeno se riesco ad arrivare a 40...>>
<<E io a 30...>>
<<E dai ragazzi, l'esame è finito!>>
<<NO.>>
<<Sì, invece. Andate a divertirvi. Toglietevelo dalla mente.>>
<<Ho perso l'opportunità per andarmene da qui, come diavolo faccio a divertirmi?>>
<<In realtà lo scoprirai solo quando pubblicheranno i risultati.>>
<<Hai ragione, vatti a impallare alla Playstation. Io ad esempio sto giocando a Halo Reach.>>
<<Halo Reach a difficoltà leggendaria è più stressante dello STEP.>>
<<LOL.>>
<<Fidatevi del processo, ragazzi. Quello che è successo è successo, ormai è nel passato e possiamo solo sperare per il meglio. Nel frattempo godetevi la vostra estate. Ve la siete guadagnata!>>
<<No.>>
<<Perché no?>>
Quelli sono solo alcuni dei messaggi che inondarono il gruppo Discord dell'Imperial qualche ora dopo l'esame. Sì, io ero quello in corsivo. I quesiti erano dannatamente difficili ed ero riuscito a fare soltanto 3 risposte parziali. A dir la verità, erano soluzioni abbastanza sostanziose, ma comunque non ero stato capace di spingermi oltre quel misero risultato. Non sarei arrivato a 60 punti, ovvero alla probabile soglia del "Grade 2", nemmeno con il superenalotto. Comunque, stando ai loro messaggi, non era andato molto bene a nessuno. La cosa che mi faceva rosicare, però, era che io avevo il peggior risultato sulla piazza (o meglio nella chat). Certo, tutto dipendeva da quanto frammentarie fossero le loro risposte parziali, ma con due complete mi avrebbero già superato a priori. Eppure, non ero particolarmente deluso. Sapevo cosa mi sarebbe toccato, quanto diavolo sarebbe stato difficile. In fondo, che mi aspettavo? Praticamente non ero mai riuscito ad arrivare a "Grade 2" provando le edizioni precedenti. Al massimo, mi ero spinto a 55 punti. Perché diamine ero convinto che quel giorno sarei stato superman e avrei spaccato? Era come pensare di tirare un gran rovescio incrociato in partita, senza mai esserne stato capace in allenamento. Avrei dovuto sottrarre tempo allo studio per la maturità per concentrarmi solo ed esclusivamente sullo STEP? Difficile credere che mi sarei potuto preparare meglio. Mi ero addirittura imparato da solo le equazioni differenziali, che mi avevano salvato il posteriore quella mattina, perché era uscito un esercizio proprio su quell'argomento, che ovviamente non mi ero fatto scappare. Ciononostante, il mio impegno non era stato sufficiente. Era già tanto se mi avessero tirato un "Grade 3" e non fossi caduto nell'oblio del "Grade U", dove "U" sta per unsuccessful, ovvero "fallito". Il sogno stava svanendo, sarei rimasto nella mediocrità dell'Italia e non avrei tagliato ufficialmente i ponti con Luigi. In un'altra nazione, come diavolo avrebbe fatto a trovarmi, dopo averlo bloccato su ogni piattaforma? Sarei stato libero e poi avrei spiccato il salto di qualità che mi avrebbe fatto distinguere da tutti gli altri. E invece, nulla. Mi ero lasciato sfuggire l'opportunità proprio alla fine. Avevo fallito il match point come Federer nel 2019 a Wimbledon contro Djokovic. Ero arrivato all'ultima fase, mi avevano fatto assaporare il sogno e poi... mi avevano dato un calcione in pieno petto.
<<Speriamo di vederci in facoltà>> mi aveva detto l'esaminatore dopo il colloquio online, mesi prima.
Al massimo come turista! Che vergogna. Passai una buona mezz'ora a scrivere e leggere messaggi su Discord, prima di fare capolino e dire a mio padre la tragica notizia. Non era andata così male, ma nemmeno bene: mediocre era l'aggettivo giusto. Lui, ancora, era convinto che stessi esagerando, che non era vero. Poi, dopo avergli ripetuto per l'ennesima volta come stavano le cose, iniziò a consolarmi, a dirmi che magari sarei potuto andare all'estero con un Erasmus oppure per la laurea magistrale o un dottorato (dava ormai per scontato che l'istituto non fosse italiano, visto che l'ente si chiamava "British Council"). La sua curiosità non ebbe limiti, provò pure a chiedermi a quale università fosse destinato l'esame.
<<Non è importante, visto che tanto non ci andrò!>> replicai, seccato.
Alla fine, non glielo rivelai, malgrado le sue insistenze. I patti erano chiari. Al massimo, il giorno dei risultati. In quel momento non avevo assolutamente voglia di aprirmi. Ero troppo impegnato a trafficare su Discord, cercando di scoprire quanto fosse probabile essere ammessi pur senza quel dannato "Grade 2", che ogni anno faceva centinaia di vittime, soprattutto in Inghilterra.
<<Avete per caso una lista, un grafico o una percentuale che mostra quanti studenti vengono ammessi, seppur mancando una richiesta dell'offerta, come ad esempio lo STEP? Credo di essere intorno a Grade 3, tanto per intenderci.>>
<<Amico, basta preoccuparti! Quello che è fatto è fatto!>>
<<Scusami, ma sono un po' deluso...>>
<<Anch'io, a essere sinceri.>>
<<Resterò nel mio Paese e tanti saluti all'Inghilterra...>>
<<Nah fratello, rilassati. Puoi riprovarci l'anno prossimo e magari potresti capitare pure in un istituto migliore, considerando che ti sei spinto fin qui. Non andare in un posto dove non vuoi stare. Se proprio ci tieni, allora aspettare un anno ne vale la pena.>>
Ero in disaccordo con il suo suggerimento, ma non ribattei. Prendersi un anno sabbatico era letteralmente come essere stati bocciati, non lo avrei mai e poi mai fatto. Visto che nessuno sembrava troppo interessato alle mie lamentele, decisi di cercare quella presunta lista da per me. Dopo quindici minuti di faticosa ricerca, riuscii a trovarla.
<<Grade 3, respinto. Grade 3, respinto. Grade 2, ammesso. Grade 1, ammesso. Grade 3, respinto. Grade 2, ammesso. Grade 3, respinto...>> recitava l'infausto pdf.
Bene, le mie probabilità di successo erano dunque zero. Ero sicuro che tutti scrivevano di aver fatto male solo per fare gli umili e soprattutto non gufarsela. Niente, sogno ufficialmente infranto. Alla fine, non ero nemmeno così amareggiato, visto che almeno mi sarei risparmiato di andare a vivere da solo in un'altra nazione con un livello di lingua non proprio idoneo. Avevo una dannata paura di essere fermato all'aeroporto di Londra perché incapace di capire le parole dei poliziotti o dei controllori. Almeno a Milano non mi sarebbe successo. Però, che noia. Programmavo da quando avevo 14 anni, facevo video spettacolari, avevo sempre un'idea nuova per la testa...insomma, non mi sentivo come gli altri, con tutto il dovuto rispetto. Ero consapevole di essere una gran mente, qualcuno che si meritava quel posto. Ma, pensandoci bene, se non ero riuscito a superare l'ultima prova, non ero così bravo come pensavo. Qualcun altro si sarebbe meritato il mio posto, un ragazzo più meritevole, che magari anche lui programmava, faceva video e quant'altro.
<<Tu non sei nessuno. Datti una calmata, accettalo. Non sei forte come credi>> mi ripetevo nella mia testa.
La parola adatta per descrivere al meglio le mie sensazioni in quel momento è la seguente: ridimensionato. Ero entrato nell'aula dell'esame grande come un toro e ne ero uscito da pulcino. Ridimensionato. Non ero speciale come credevo. Non lo ero per Aurora, per Gaia e nemmeno per me. Era tempo di imparare a vedere il mondo per quello che era davvero, senza le mie lenti distorcenti. E smettere di immaginarmi sempre tutto nella mia testa. Solo nella mia testa.
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Solo nella mia testa
Teen Fiction[COMPLETATO, APPENA USCITO] Maurizio Veggense sembra un ragazzo come gli altri. Frequenta il liceo, va bene a scuola, ha degli amici. Ma nessuno sa cosa gli frulla in testa veramente. Nessuno sa quanto odio represso ci sia dentro di lui. Nessuno po...