Sono qui a scrivere queste parole a distanza di 3 anni dagli ultimi avvenimenti, a 3 anni da quella email dell'Imperial College. Alla fine non andai, come ben sapete. Ma non sono dispiaciuto. La cosa che mi spezza il cuore è che non avrei mai pensato che tutti i problemi che avevo allora sarebbero rimasti tali e quali, anzi, che si sarebbero duplicati come conigli.
Alberto non è mai stato un vero problema. Alla fine, aveva deciso di iscriversi a ingegneria dell'automazione anziché ingegneria informatica, quindi non potevamo essere rivali, essendo in due corsi di laurea diversi, seppur della stessa università. Il primo anno, visto che ero l'unico che conosceva, mi chiese una marea di volte di uscire insieme. Non potevo, ma non perché lo odiassi, ma perché c'era un sacco da studiare e non avevo tempo da perdere. Tuttavia, per evitare di dirgli "Mi dispiace, ma sono impegnato con l'università" ed attirare quindi il suo malocchio sulle mie prestazioni accademiche, optai per la soluzione più semplice: ignorarlo oppure fare il vago. Non avevo altra chance. Mi sento un po' in colpa, ma tornando indietro avrei fatto la stessa cosa. Oppure avrei fatto l'università a Torino.
Aurora mi ha abbandonato, come previsto. Era palese che sarebbe accaduto. Nel 2022 ci sentivamo ancora un po', ma il fatto che ci fossimo incontrati solo 2 dannate volte in tutto l'anno era un chiaro segnale che il nostro rapporto stesse giungendo al termine. Era vero che mi ero trasferito a Milano, ma quell'anno tornai in Toscana una marea di volte, inclusi i 3 mesi interi di vacanze estive. Non la vedo dal 3 agosto 2022. Quel giorno era freddissima, come se stesse parlando con un estraneo. Il suo vocale strappalacrime che mi aveva inviato dopo l'esame di maturità ancora riecheggiava dentro di me. Non l'avevo mica dimenticato. Così come non ho dimenticato tutte le volte che aveva evitato di incontrarmi nel 2022. Non ero opprimente, glielo chiedevo una volta ogni 1-2 mesi. Ma accidenti, ci fosse stata anche una sola volta in cui non l'avessi dovuta supplicare o che l'iniziativa fosse partita da lei. Dopo quel 3 agosto imbarazzante, mi giurai che non mi sarei fatto sentire prima del mio compleanno, ovvero praticamente un anno dopo, per metterla alla prova. Se non avesse osato neanche scrivermi un messaggio in tutti quei mesi, allora avrei avuto la conferma del fatto che non gliene fregava niente di me, potevo pure crepare. E così è stato. Si ricordava del mio compleanno dal 2018. Il 2023 fu il primo anno in cui si dimenticò. Non poteva essere una coincidenza. Due giorni dopo, la contattai dopo mesi e mesi di silenzio da parte sua e le sputai addosso tutta la sofferenza che avevo in corpo. Non fui né aggressivo né violento in alcun modo: le chiesi semplicemente perché mi avesse abbandonato. Lei rispose che era colpa mia se il nostro rapporto era diventato un ramo secco, in quanto mi ero imposto di metterla alla prova con quel silenzio prolungato. Il battibecco andò avanti per una settimana buona, con messaggi lunghissimi da entrambe le parti, che più o meno ripetevano quanto detto sopra. Ma in fondo, che mi aspettavo? Già al liceo sapevo che sarebbe finita in questo modo.
Il disturbo ossessivo compulsivo, che già nell'estate del 2021 stava diventando lancinante, ora mi sta impedendo di compiere le azioni più basilari. Non riesco quasi più a parlare con nessuno, neanche da solo. Prima di parlare, mi riempio i polmoni d'aria come se stessi per andare sott'acqua, per poi biascicare al massimo qualche sillaba della prima parola. Non so perché faccio così, lo faccio e basta. Ormai è diventato un automatismo. Sto seguendo una terapia con una psicoterapeuta, ma sinceramente non mi sta aiutando molto. Non so se riuscirò più a tornare quello di una volta. Ormai sono 3 anni che questo morbo mi attanaglia. I miei genitori ancora vanno avanti con il "Sei esagerato, ti passerà, è solo una cavolata". Sono senza parole. Ma per fortuna all'università non parlo con nessuno e ho 0 amici, dunque non c'è pericolo di mostrare al mondo le mie difficoltà pseudo-respiratorie.
Luigi è ancora nella mia testa. Non se n'è mai andato. E non sono riuscito a tagliare i ponti con lui, sebbene ora abitiamo in 2 regioni diverse. Mi scrive 1 volta al mese, come se cercasse in tutti i modi di non lasciarmi andare. Come se avesse un piano segreto. Come se da un momento all'altro fosse pronto a urlarmi "GUARDA, TI HO SUPERATO! FINALMENTE, TI HO BATTUTO!". Ci vedremo sì e no 2 volte l'anno e tanto proprio non riesce a trattenersi dal dare fiato ad espressioni del tipo "Ho la media più alta di tutto il corso di laurea. I miei compagni dicono che io sia il migliore". Pensavo che avremmo smesso di scriverci del tutto. Ma sono 3 anni che ormai lui tiene duro. Immagino sia abbastanza chiaro il fatto che io non voglia più avere nulla a che fare con lui, visto che non gli scrivo MAI per primo, ci fosse stata anche una sola volta in cui l'ho fatto. Eppure, non demorde. Non riesco a non pensare che non ci sia qualcosa sotto, un piano malefico. E le poche volte che accetto di incontrarlo...è solo per non accumulare troppo del suo malocchio su di me. Non voglio essere troppo palese, diciamo.
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Solo nella mia testa
Teen Fiction[COMPLETATO, APPENA USCITO] Maurizio Veggense sembra un ragazzo come gli altri. Frequenta il liceo, va bene a scuola, ha degli amici. Ma nessuno sa cosa gli frulla in testa veramente. Nessuno sa quanto odio represso ci sia dentro di lui. Nessuno po...