XXXII.

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Il cinque febbraio 1995, la Biblioteca Nazionale di Francia diveniva il primo luogo letterario parigino in grado di ospitare una tanto grande mole di manoscritti. In totale, ne contava duecentocinquantamila, e Taehyung, quel giorno, avrebbe voluto immergervisi fino al collo, e dimenticarsi di tutto il resto.

Non si recava mai in un luogo così squisito ad ogni studente di arti umanistiche, in quel luogo in cui persino i turisti andavano per sentirsi parigini. Taehyung preferiva il suo Centro Pompidou, con la vista sulla città, ed amava sognare nel il tubo di plastica, mentre aveva gli occhi chiusi, e s'immaginava di camminare assorto sotto la pioggia, di camminare nelle giornate di sole sotto gli ombrelli colorati del Marais, di andare a zonzo con un sacco di libri in mano e poi entrare nella libreria di Harry, sperando che non fosse troppo affollata.

"La bibliothèque va fermer à 7 heures." ringraziò il gentile governante con un cenno della mano.

Lì, nessuno lo conosceva; c'era gente altolocata, poco del suo pubblico queer che trovava nelle sale del Pompidou. A Taehyung non piaceva; già qualche volta aveva provato a sedersi, prendersi un pomeriggio di calma e studiare in santa pace fra quei tavolini spogli e silenziosi, ma più trascorreva il tempo, più si rendeva conto che casa sua era un'altra. Pur bella, gotica, letteraria ed affascinante coi suoi cerchioni sulla testa dello scrittore, non se lo accattivava così da farsi piacere e garantirgli di rivederlo.

Se proprio avesse voluto cambiare le sue abitudini, abituarsi ad un altro mondo, diverso, più buio, più cupo e meno felice, allora Taehyung sarebbe andato lì, e ci sarebbe rimasto finché non avrebbe cambiato idea. O per lo meno, sarebbe andato lì quando avrebbe dovuto sbrigare affari brutti e dolorosi, perché il Marais ed il Pompidou dovevano ricordargli solo e soltanto le cose belle.

Non era il posto per Thym G.K. Nuætì.

Ed una volta seduto, guardati in alto i raggi del sole che attraverso le vetrate si facevano grigi e ristagnavano nell'atmosfera della biblioteca, immerso nel silenzio, iniziò a scrivere.

Caro Jeongguk,

È la prima volta che scrivo senza sapere come iniziare. La saggistica è sempre stato il modo in cui mi sono espresso, come se la razionalità, e non i sentimenti, fosse stato il luogo ideale in cui vivere. Un saggio parte da una tesi o da un'argomentazione; basta formulare un enunciato e già sai come deve procedere il tuo ragionamento, quello sulle basi di un piccolo schema mentale o scritto, senza andare troppo oltre, debordare o parlare d'altro.

E stessa cosa per la poesia. Quando ero più giovane ne ho scritte, e mi sembrava il modo migliore per mettere in ordine i miei sentimenti, tutti incastrati in regoline, figure retoriche, anafore, allitterazioni, enjambement frequenti, e metafore con cui sono riuscito a sviare il vero nocciolo della questione.

Sviare la realtà, tutto ciò che fino ad oggi ho continuato a fare. È come se vivendo nel mondo dei pensieri, e non in quello dei sentimenti, riuscissi a sentire ancor meno il dolore. Purtroppo, ne ho nutrito di vario tipo: quello per la relazione con Marcel, quello per il cattivo rapporto col mondo che mi circonda, quello per il giudizio della mia famiglia, e quello per averti perso. Soprattutto quello per averti perso.

Cercare una giustificazione razionale mi fa sentire meno peggio che se rimanessi a piangermi addosso attorniato da troppi sentimenti che non mi andrebbe di provare. E ti dirò di più: è proprio sviare nel mondo del razionale che mi impedisce di star male per te, tutto ciò che in questi ultimi tempi ho fatto.

Ma mi sono reso conto che, per quanto tutto ciò possa essermi utile sul momento, non riuscirà mai a farmi affrontare quello che prima o poi mi raggiungerà. Non riuscirà nemmeno a farmi dimenticare il mio amore per te. C'è un sottile confine fra l'amicizia e l'amore; se dovessi razionalizzare questi due sentimenti, potrei dirti che l'uno è un grado maggiore dell'altro, ma chi il più forte, chi il più debole? Nasce prima l'uovo o la gallina?

MelRose | VKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora