II; 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫

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25 dicembre 805'

Cinque anni.
Cinque anni erano passati dalla morte di sua madre, Cinque anni in cui ne Lucifer ne tantomeno Anthony Morningstar si erano rassegnati nel voler dare la caccia a quell'essere che avevano visto la sera della morte di sua madre.

Avevano cercato casi su casi, morti simili. Avevano indagato a fondo, poi...suo padre si era ammalato di una brutta malattia; il vaiolo e per non contagiare i familiari era stato trasferito da solo nella loro casa in campagna, mentre Anthony viveva con sua sorella Charlie, ormai cresciuta e in buona salute, alla magione al centro di Londra.

Ogni quanto poteva, leggeva le lettere di suo padre; erano tutte senza filo logico,  parlava di cose e poi slittava subito da un argomento a un altro senza nessun senso o filo connessore.  La malattia gli stava mangiando sia il corpo e soprattutto il cervello.
Prima del giorno di natale, l'ultima lettera era arrivata da lui insieme al loro medico di famiglia.
L'uomo aveva lì sguardo triste e aveva annunciato che la malattia si stava aggravando, con lei le condizioni dell'uomo che si stava perfino rifiutando di mangiare.
Erano poche le probabilità di ripresa.

Anthony, prima di congedare il medico e prendere la lettera, lasciò uno sguardo a sua sorella, lei era diventata una bellissima donna di ormai quindici anni, pronta per un matrimonio nonostante lei non si sentisse ancora pronta anche se loro padre le aveva dato la possibilità di scelta.
Cosa che non avveniva spesso, ma si sapeva già che il grande uomo, il duca Lucifer Morningstar era un uomo di altri tempi. Il 1800 non faceva per lui; seppur un uomo rispettato dopotutto. Non c'era nessuno, in quel paese che non si inchinasse al suo cospetto nonostante lui non pretendesse tutte quelle formalità.
I due fratelli si scambiarono quindi uno sguardo, lessero la tristezza tacita negli occhi l'uno dell'altra.
Anthony chiuse la porta, quel giorno, e disse alla ragazza di andare nell'ufficio.  Infatti, andò nell'ufficio di suo padre.
Aveva pensato e ripensato ad aprire la lettera. Aveva passato un'ora intera a fare avanti e indietro, con i rintocchi del pendolo che accompagnavano il suono delle sue scarpe in quella piccola stanza quadrata.
Alla fine, si fermó davanti la scrivania in legno e fece un profondo respiro, osservando la busta sigillata sul pizzo di esso.
La prese tra le dita sottili e la aprì.  La calligrafia elegante. L'avrebbe riconosciuta tra mille, era proprio di suo padre nonostante non fosse perfetta come quando lui era in salute. Alcune lettere erano tremanti e in altri punti invece l'inchiostro aveva  macchiato il foglio.
Era chiaramente di suo padre.

"Caro figlio. 
Ti saranno giunte notizie delle mie condizioni fisiche, ma diffida da ciò che dicono i medici. Di tutto quello di cui ti ho parlato nelle lettere precedenti, è  tutto vero.
Ai confini con il bosco, c'è un monastero sperduto, chiedi del vescovo Alastor Hartfelt, loro sapranno indicarti la retta via. Ci vedremo presto, Lucifer Morningstar. "

Spazio autrice

Buonasera !
Come ho già preannunciato la settimana prossima saranno in pausa tutti i libri e ora ho pubblicato solo per non rimanervi senza capitolo.




𝐅𝐢𝐧𝐚𝐥 𝐦𝐚𝐬𝐪𝐮𝐞𝐫𝐚𝐝𝐞 (Hazbin hotel )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora