XXI; 𝐈 𝐰𝐢𝐥𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐜𝐭 𝐲𝐨𝐮

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《State indietro.》
Quando Haymitch notò Alastor portare la sua mano al manico del bastone, subito si mise davanti a lui con uno scatto facendo da scudo a entrambi.

Mentre il vampiro di avvicinava con i vari sibili e ringhi che gli uscivano dalla bocca, Haymitch diede ai due il tempo di correre ai ripari e, con un altro scatto, fu già addosso al vampiro.
Lo aveva atterrato con un calcio e gli era saltato al collo, spingendo le unghie così a fondo nella carne da strappargliela.
Le dita si andarono a sporcare di rosso e  scavò così a fondo da raggiungere la sua carotide,  afferrarla tra le dita e strappargliela con furia.

Il movimento del polso fu così veloce che si tirò via anche la parte inferiore della mascella e il sangue era schizzato via, macchiando la sua camicia bianca.
Il vampiro morì sul colpo, dopo che ebbe inferto varie ferite sull'add

《Potete uscire fuori.》
Ringhió l'uomo, pulendosi le mani sulla camicia con noncuranza e portandosi le dita a sistemarsi i capelli.

《Ah...》
Fu l'unico commento di Alastor non appena vide il corpo del vampiro a terra senza vita.
Anthony si sporse per osservarlo meglio e notò un particolare che nessuno probabilmente aveva mai notato prima.

《Il suo sangue è...》

《Nero. E pensate ancora che io sia uguale a loro ?》
Sussurrò il maggior, alzando le spalle e facendo uno sbuffo arrabbiato.

《Andiamo.》
Alastor picchiettó il bastone, dirigendosi in avanti, lontano da entrambi per prendere un vicoletto secondario, Anthony lo seguì confuso sicuro che Haymitch fosse dietro di loro; si era dimostrato abbastanza fedele e non avrebbe mai avuto motivo di dubitare di lui.

《Io abito dalla parte opposta, Al.
Non stiamo andando a casa mia ?》
Anthony lo seguiva nonostante il suo istinto e la paura per la sua famiglia gli stesse urlando dall'interno di prendere la strada opposta e andare da solo.
Ma il biondino era fin troppo debole per affrontare dei vampiri da solo e non ce l'avrebbe fatta senza Alastor.

《No, ci sono delle cose più importanti da fare ora. C'è una persona che conosco e con l'antidoto potrebbe creare delle armi per debellare o aiutare questi fottuti succhiasangue.》
Disse Alastor,  ma Anthony fece prevalere la sua paura e puntò i piedi a terra, con i pugni allungati lumgo i fianchi e le mani strette tanto da far sbiancare le nocche.

《No. Non verrò con te. Devo controllare prima come sta la mia famiglia.》

《Non sopravvivrai da solo.》
Alastor alzò un sopracciglio.
Dalle sue parole già stava insinuando che non sarebbe andato con lui anzi...avrebbe proseguito su quella strada.

《Non andrà da solo.
Lo proteggerò io.》
A quel punto, interevenne il vampiro: si fece avanti con il petto in fuori e lo sguardo altro. Gli occhi ocra puntati in quelli di Alastor.

Nonostante quel sorriso permanente stampato sul viso, era chiara l'irritazione del vescovo.
Ma era testardo, non avrebbe trovato nessuna ragione per recarsi alla magione del ragazzo, quindi alzò le spalle e strinse il bastone.
《Quindi hai deciso di fare così? Bene. Proseguirò per la mia strada e tu andrai a controllare la tua famiglia.》

Lanciò uno sguardo prima a Anthony, il quale faceva dei respiri profondi per calmare la rabbia mentre aveva ancora i pugni stretti lungo i fianchi, poi spostò lo sguardo verso Haymitch.
《Riportamelo indietro vivo. So come farti fuori e non ho paura di farlo. Ti strapperó  via l'anima e la darò in pasto all'inferno.》
La sua voce aveva assunto un tono diverso, più inquietante che la rese ancora più inquietante quel sorriso e gli occhi sgranati.
Poi scosse la testa e si allontanò di un passo, stringendosi nelle spalle e girando i tacchi per riprendere a camminare su quella strada.

Haymitch borbottò  qualcosa e si limitò ad alzare il dito medio approfittando del gatto che Alastor già fosse andato lontano. Poi si girò verso il biondino e infilò le mani nelle tasche del pantalone.

《Andiamo.》

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La strada che presero per fare ritorno alla magione era stata più corta e meno tortuosa, anche casa sua, come tutte le altre, era stata sbarrata con delle tavole di legno ma Anthony la conosceva a memoria e sapeva ci fosse una scorciatoia.

Infatti, ricordava bene.
Dietro la grande villa, nascosta tra i vari rampicanti d'erba, c'era una fessura che utilizzava per entrare di nascosto dentro casa dopo le sue uscite notturne fatte per incontrare i suoi amanti.

《Siamo al sicuro qui ?》
Haymitch camminava al suo fianco, Anthony si lasciò scappare un piccolo sorriso.

Erano già dentro, si trovavano nella cantina e la stanza era avvolta nella semi oscurità.

《Stai tranquillo, Mitchy, siamo a casa mia.》

《Chiamami ancora così e non vedrai la luce del sole di domani.》
Brontoló l'uomo, cercando di seguirlo ma l'ambiente era così buio che Anthony era sì abituato e, per guidare l'altro, fece scivolare la mano in basso per raccogliere la sua.

Non se ne accorse ma a quella presa l'uomo era arrossito.

Uscirono velocemente da lì e si chiusero la porta alle spalle, staccarono le mani prima di valicare la porta; era stato Haymitch a farlo per primo, ad Anthony quella presa non dispiaceva mica.

《Dove siamo qui.》
Si guardarono intorno; Anthony riconobbe subito la grande cucina dove i loro servi cucinavano tanti cibi deliziosi.

Qualcosa scattò alle sue spalle e il biondino non ci mise tanto a riconoscere il fucile da caccia di suo padre.
《Allntanati da mio figlio o ti faccio esplodere la testa.》
Sì,  era proprio Lucifero.







𝐅𝐢𝐧𝐚𝐥 𝐦𝐚𝐬𝐪𝐮𝐞𝐫𝐚𝐝𝐞 (Hazbin hotel )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora