XX; 𝐒𝐞𝐜𝐫𝐞𝐭𝐬

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Il ritorno verso Londra fu più straziante del solito; Anthony ormai viveva nella paura che fosse successo qualcosa a sua sorella Charlie e a suo padre.
Non se lo sarebbe mai perdonato, voleva essere lì presente per proteggerla. Cosa che non era successo con sua madre.
Guardava fuori dal finestrino,  con il cuore che gli batteva nella gola.
Alastor era lì vicino a lui, e nella stessa cabina c'era anche Haymitch. Alla fine era stato convinto dalle parole del vescovo ad andare anche loro. Non era felice, ma si era convinto con una bella bottiglia di rum scadente come premio.
Infatti, stava pensando a bere.
Ignorava il discorso tra i due come se non gliene fregasse di nulla e avevano lottato anche con il capo treno per fargli portare a bordo quella bottiglia.
Per poco Haymitch non gli saltava al collo per massacrarlo di botte. Ma era stato fermato dai due e mentre veniva scortato nella cabina da Anthony,  Alastor aveva convinto anche il capo treno a fargliela tenere.

《Anthony non siamo ancora arrivati. Non stare così in pena. 》
Alastor si era insinuato nei suoi pensieri; nonostante le sue parole non era riuscito nemmeno un minimo a staccare lo sguardo dal paesaggio.

《Sono così preoccupato per Charlie.》
Il biondino, con un sospiro, si era stretto nelle spalle e si era lasciato cadere con la schiena contro il tessuto morbido della panca del treno.

《Con lei c'è Lucifero.  Tuo padre è molto abile a difendersi.》
Alastor stringeva il suo bastone tra le dita sottili, la schiena dritta e lo sguardo puntato davanti a lui.
Anthony non poteva vederlo ma dallo sguardo di Alastor avrebbe potuto vedere l'indignazione nell'osservare Haymitch bere la sua bottiglia fino a rimanere il fondo vuoto.
Poi l'aveva appoggiata sul tavolino e si era pulito le labbra umide con la manica della camicia.

《E come fai a saperlo ? Mio padre non è un combattente e nemmeno mia sorella.》
Sussurrò Anthony,  girando lo sguardo verso il vescovo per guardarlo.

《Io l'ho addestrato bene.
E posso dire che non è così.
Tuo padre si sa difendere, non permetterà a nessuno di fare del male ai suoi figli.》
Rispose il vescovo e gli occhi del biondino si spalancarono.

《Mio padre è stato addestrato da te ?》

《Sí, me l'ha chiesto lui. Prima che venisse colpito dal vaiolo e dopo la morte di tua madre, è venuto da me e mi ha pregato di addestrarlo. 
È un ottimo combattente e ha appreso molto in fretta, a differenza di qualcuno.》
Nonostante il sorriso sul suo volto, i suoi occhi parlavano chiaro e Anthony si ritrovò ad arrossire capendo che stesse parlando di lui, quindi fece per aprire la bocca ma il discorso venne interrotto da un grugnito brusco proveniente da Haymitch.

《Quelli non si batteranno facilmente con quattro mosse.》
Ringhió quest'ultimo in risposta, si lasciò cadere con la schiena contro il muro della cabina e si passò le dita sugli occhi.
《Nonostante sembrano dei zombie senza cervello, hanno comunque le loro strategie.
I vampiri sono assettati di sangue, ciò li rende molto forti sul piano del combattimento ma sono anche altrettanto deboli alla vista del sole.》

《Dimmi qualcosa che non so.》
Sussurrò Alastor, alzando un sopracciglio e si sbilanciò  in avanti, quasi come a sfidarlo.

《E va bene, sbruffone.》
Anche Haymitch fece lo stesso, appoggiando il braccio sul tavolino di fronte a loro e alzando un sopracciglio.
《Hai presente quel fiore che avete sdradicato davanti casa mia ?
Bene.
Non ha soli capacità repellenti per i vampiri ma è in grado di curare il vampirismo e non funziona su tutti.
Potrebbe ucciderli oppure curarli.
Dipende da quando erano puri di cuore in passato da umani.》
Sibiló, battendo un dito sul legno sottile del tavolino.

Alastor osservava l'altro con tanto interesse, il sopracciglio anche lui alzato e strinse il bastone che aveva ancora tra le mani.
Anthony poté vedere delle vene sporgere in evidenza, fece un sospiro e sbuffó fino a quando non fu proprio Alastor a parlare:《però. È interessante.》

La loro conversazione fu però interrotta dal fischio del treno.
Erano arrivati a Londra e Anthony aveva il cuore che gli batteva a mille nel petto.

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La città era estremamente deserta.
Il vento tirava; spostando singole foglie di piante, così come i loro capelli.
Anthony aveva così tanto freddo che si chiuse nel suo cappotto e infilò la testa nel tessuto di esso; sentiva tutte le gambe tremare e non sapeva ben dire a cosa fosse dovuto.

Alastor camminava con il suo bastone che batteva sull'asfalto, Haymitch era sceso con loro e aveva le mani nelle tasche, si sguardava intorno con circospezione e ogni tanto annusava l'aria.
Nonostante i due avessero i loro cappotti addosso, lui sembrava non accusare proprio quel freddo glaciale in quella camicia di lino sottile.

Le porte delle case erano sbarrate con delle tavole di legno, attaccate ai chiodi e i cancelli invece erano chiusi per bene con delle catene grandi quanto le loro teste.

A Londra non c'era mai il sole, solo nebbia come c'era in quel momento. Essa si innalzava da terra fino a raggiungere i loro polpacci.

《C'è qualcosa che non va.》
La voce rauca di Haymitch sovrastó  perfino il rumore sordo del bastone di Alastor che batteva a terra, facendolo quindi girare verso la sua direzione e arcuare un sopracciglio scuro all'insù.
《Non c'è odore di essere umano.
Questo è chiaramente un odore di vampiro.》

《Sono nelle vicinanze?》
Chiese il più piccolo.
Era preoccupato di non riuscire in tempo a tornare a casa.
Nella sua magione.
Di non riuscire a salvare sua sorella Charlie.

Haymitch fece per parlare, fino a quando i suoi occhi si sposarono in un punto indefinito,  oltre le spalle dei due,fino a che notò una cosa che gli fece cambiare completamente espressione: le sue sopracciglia si aggrottarono e le labbra si aprirono in un ringhio.
Non erano da soli.

Nella penombra, sbucó  un uomo.
Pelle pallida, occhi vitrei e sguardo distante, camicia macchiata di sangue e ...due fori sul lato destro del collo.





















𝐅𝐢𝐧𝐚𝐥 𝐦𝐚𝐬𝐪𝐮𝐞𝐫𝐚𝐝𝐞 (Hazbin hotel )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora