XXIV; 𝐄𝐝𝐰𝐚𝐫𝐝 𝐚𝐧𝐝 𝐑𝐮𝐛𝐲

38 5 0
                                    

Alastor arrivò poco tempo dopo, con l'arsenale già pronto e chiuso in un sacco di iuta.
Si ritrovò a bussare al portone principale, nonostante fosse ancora pieno di assi, da fuori sia Anthony che Lucifero riconobbero la sua voce.
Il ragazzo si avvicinò quindi al portone e picchiettó  le dita su di esso:《hey Al, mi senti ?》

《Forte e chiaro.》
Dall'altra parte la voce di Alastor Hartfelt,  nonostante apparisse ovattata per l'ostacolo della porta, giunse al suo orecchio chiaramente.

《Perfetto. Sul retro c'è una entrata. Puoi passare da lì, vedi che è ben nascosta dietro a delle radici di erba rampicante.》
Il silenzio che venne dopo a quelle sue parole gli fece capire immediatamente che Alastor si fosse già recato sul retro di casa sua. Quindi andò verso la cucina e lo aspettò lì, appoggiato con la schiena contro il muro e le braccia conserte. La postura era rigida, ma si sciolse quando la porta della cantina si aprì e rivelò una figura che conosceva tanto bene. Si sporse leggermente in avanti e sbatté le palpebre: ma Alastor non era da solo.

Una ragazza dai lunghi e capelli biondi, raccolta in un abito rosso tradizionale era seguita da un altro uomo dai capelli lunghi e castani.
《Ciao! Mi chiamo Ruby Dixon.》
Con sé aveva un altro sacco di iuta che aprì sul tavolo di legno e ne svelò  il contenuto. C'erano varie armi, perfino bombe con dentro quello che sembrava un liquido colorato di blu.
《Lui comunque è il mio...ragazzo ?》
Fece un cenno, ammirando un sorriso, in direzione dello sconosciuto.
Aveva un panciotto grigio, sopra una camicia bianca stretto al punto tale da mettere in risalto la sua vita sottile. I capelli di lui erano lunghi e la testa coperta da un cilindro sempre grigio.
Comunque,  lui si schiarì  la voce e arrossì; era chiaro che non se lo aspettasse.
Si mise dritto. Con la stessa eleganza che aveva anche Sir Alastor:《Io mi chiamo Edward Benedict. È un piacere conoscerla principe Anthony Morningstar.》

Il biondino aprì la bocca, facendo per parlare, ma subito la donna si intromise.
《Ho creato delle armi di vario tipo con quel siero che gentilmente mi ha dato Alastor. Non so se ne sei a conoscenza ma c'è stata una forte epidemia di vampirismo negli ultimi giorni. Molta gente è morta, altri sono stati trasformati e Alastor è  stata la nostra salvezza.》
Da come lei parlava di Alastor e come lui aveva buttato il petto all'infuori con le mani intrecciate dietro la schiena e quel sorriso inquietante,  aveva capito che fosse amici di vecchia data ma non volle fare ulteriori domande anche perché lei non lo stava lasciando parlare.
La donna parlava a raffica mentre disponeva tutte le armi sul tavolino; pistole, fucili, bombe...e poi una boccetta trasparente di vetro.
《Polvere da sparo. L'ho intrisa con la pianta.
Ho schiacciato i petali fino a ridurli in polvere e questo è stato il risultato.》
Terminò  poi, facendo un sorriso tutto fiero e guardando gli altri.
《Abbiamo dei vampiri da cacciare.》

———————————————

Era quasi notte; avrebbero attaccato prima dell'oscurità più completa.
Quello era il momento della giornata in cui i vampiri erano ancora deboli, prima del calare della notte.
Bisognava trovare le loro tane, ma per questo non c'era nessun problema perché, in quei pochi giorni in cui erano stati in Romania, Ruby si era occupata personalmente di disegnare una mappa della città, dopo essere andata alla ricerca delle loro tane, nascosta in mezzo agli alberi e agendo silenziosamente,  per poi tracciare tutti i punti sulla mappa disegnata da lei.

《Sbaglio i questi punti non ci sono qui in città?》
Haymitch aveva preso la mappa e aveva guardato la struttura di tutte le vie percorribili.
Aveva alzato un sopracciglio; ma come faceva a sapere sempre tutto ? Quindi non era la prima volta in cui lasciava la sua città ? Magari non era nemmeno originario della Romania. Solo in auel momento Anthony si accorse di sapere davvero poco sul suo conto e si ritrovò a sospirare.

《Infatti non ho mai detto che sono delle vie percorribili...》
Disse Ruby, strappando la mappa dalle mani dell'uomo e chiedendola.
《...io parlo di vere e proprie gallerie sotterranee, li ho seguiti abbastanza a lungo da sapere che si riuniscono tutti a notte fonda nel parlamento di Westminster prima di un attacco.》
Concluse arrotolando la mappa.
《Quindi sarà necessario fate fuori, più vampiri possibili, prima nelle gallerie e poi arrivare al parlamento.》

《Agiscono come se avessero un capo alle spalle.》
Brontoló Anthony,  appoggiando una mano sul mento e pensando.
Si trovavano riuniti nelle cucine, c'erano anche Alastor e Haymitch,  ma mancava Charlie che si trovava davanti alla porta della sua stanza.
Non aveva ancora il coraggio di andare a controllare come stesse Vagatha.

《Non sono riuscita ancora ad arrivare al loro capo, ma questa notte scopriremo chi è. Vi consiglio di riposarvi prima, sarà una notte abbastanza lunga.》

Prima di rifugiarsi in camera, passò da Charlie, notando che la porta fosse socchiusa abbastanza da tenere aperto uno spiraglio.
Non resistette oltre, la sua curiosità era troppa.
Quindi, senza farsi vedere, si avvicinò a essa e sbirciò  rimanendo meravigliato da ciò che gli si parò davanti: Vagatha era viva, ma su quello non c'era nessun dubbio.
Era viva, le sue labbra erano attaccate a quelle di sua sorella.

Ecco perché Charlie teneva così tanto a lei.

𝐅𝐢𝐧𝐚𝐥 𝐦𝐚𝐬𝐪𝐮𝐞𝐫𝐚𝐝𝐞 (Hazbin hotel )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora