Eccomi di nuovo. Alla fine sono riuscita a trovare un po' di tempo per scrivere questo capitolo, mi sarebbe dispiaciuto troppo non scrivere nulla per una settimana intera. Spero di poter scrivere presto il prossimo.
Nel frattempo, quello di oggi sarà un capitolo molto più lungo dei soliti, spero vi piaccia.
Buona lettura ;)---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
-Vuoi che mi fermi?-
-No, non questa volta-Le loro bocche si ritrovarono un'altra volta, ma questa volta più affamate di prima. Alan riuscì a farsi strada in quella di Jeff e con la lingua iniziò ad assaporarne ogni centimetro. Il profumo dell'omega lo faceva impazzire, lo aveva sempre fatto. Ma di solito riusciva a contenersi, non aveva quegli effetti su di lui. Quella sera, però, la vicinanza gli permetteva di assaporarlo in modo diverso, era molto più dolce di quello di altri omega che aveva incontrato nella sua vita e in qualche modo vi ci sentiva attratto.
Alan si staccò un attimo dalle labbra di Jeff per permettergli di riprendere fiato. L'alfa gli leccò il labbro inferiore e poi lo mordicchiò gentilmente; i versi di piacere di Jeff gli fecero capire che stava facendo le cose in modo giusto e lo prese come un invito a continuare.-Ehi, che fai?- chiese Jeff tornando in sé.
Alan lo aveva appena preso in braccio e si era alzato dal divano. Jeff si aggrappò con le gambe intorno alla vita di Alan e le braccia intorno al suo collo per essere più stabile.
-Penso solo che un letto sia il luogo più adatto a quello che sto per farti- Alan gli sussurrò all'orecchio prima di mordicchiargliene il lobo.
Jeff si fece completamente rosso capendo quello che il più grande intendeva ma non si ribellò. Alan si fece strada verso camera sua, chiuse la porta dietro di sé con un calcio e appoggiò delicatamente Jeff sul letto. I due si guardarono negli occhi per un lungo istante, poi Alan ritornò a quello che aveva interrotto in soggiorno. Si posizionò sopra Jeff e riprese a baciarlo come prima. Lasciò le sue labbra per mirare al collo dove iniziò a succhiare con forza lasciando diversi segni rossi.
-Così domani ti ricorderai di questa sera- gli disse e questo portò l'omega a sorridere.
Jeff non si era mai sentito così, era un po' spaventato, sì, ma solo perché non aveva mai fatto nulla del genere prima. In fondo gli piaceva e il fatto che lo stesse facendo con Alan lo rassicurava ancora di più. Le mani di Alan scivolarono sotto la maglia di Jeff e iniziarono ad accarezzargli l'addome. Il semplice tocco dell'alfa sulla pelle fece rabbrividire Jeff, che ormai stava morendo di caldo. Alan gli alzò la maglietta e gliela sfilò, fermandosi poi a osservare l'omega sotto di lui. Quell'analisi attenta fece vergognare Jeff che si girò di lato. L'alfa iniziò quindi a far scorrere l'indice dalla gola di Jeff, passando su tutto l'addome e soffermandosi sui capezzoli dove iniziò a giocarci.
-Alan...- disse a fatica Jeff. Quella semplice azione gli aveva provocato un'ondata di calore intenso e un brivido gli corse in fondo alla schiena. Alan sorrise, felice di essere riuscito nel suo intento. Fece scivolare la sua mano su tutto l'addome di Jeff, fino ad arrivare all'elastico dei pantaloni. Iniziò a giocarci e a sollevarlo leggermente per poi lasciarlo e concentrarsi su qualcos'altro. "Meglio non correre"- si ripeté.
Iniziò a baciare di nuovo il collo di Jeff, erano baci leggeri su ogni singola parte di pelle scoperta. Continuò a scendere e iniziò a succhiare la pelle sulla clavicola, per poi arrivare a uno dei capezzoli. Ci giocò con la lingua, facendoci dei cerchi e lasciando cadere un po' di saliva. Poi iniziò a succhiarli con forza e mordicchiarli più gentilmente ogni tanto fino a quando l'intera zona non divenne di un rosa acceso.
-Ahh- ansimava piano Jeff. Non voleva farsi sentire, ma stava iniziando a perdere la testa. Alan sapeva dove toccarlo e come toccarlo per fargli provare quelle cose. Jeff strinse forte la schiena di Alan, sollevandogli leggermente la maglia.
-Non è giusto che sono l'unico senza maglia...- disse infine in tono provocatorio.
Alan sorrise, si alzò e si sfilò velocemente la maglia, per poi avvicinarsi al suo orecchio.
-Così va meglio?- sussurrò.
Jeff non rispose. Alan prese una mano dell'omega tra le sue e portò sul suo addome, facendolo passare sui muscoli sottostanti. Jeff era completamente rosso in viso, non riusciva a guardarlo. Con l'altra mano, Alan fece girare il mento dell'omega verso di sé.
-Puoi guardarmi...e puoi pure toccarmi se ti va.... - gli sussurrò di nuovo prima di buttarsi di nuovo sul suo petto, lasciando diversi segni rossi sulla pelle bianca dell'omega.
Alan baciò velocemente l'addome e lo stomaco di Jeff per poi arrivare di nuovo all'elastico dei pantaloni. Questa volta però glieli slacciò delicatamente, continuando ad osservare attento le reazioni di Jeff. Al minimo segnale si sarebbe fermato. Jeff dal canto suo non sapeva cosa fare. Le volte in cui lo aveva fatto, non voleva e quindi si limitava a stare immobile lasciando che fossero gli altri a fare tutto. Questa volta invece, come doveva comportarsi?
-Alan...-
Alan si fermò immediatamente.
-Sì...?- lo guardò negli occhi.
-Io...non so...non so cosa devo fare-
Alan capì subito la situazione. Più che spaventato, Jeff era imbarazzato.
-Non preoccuparti, questa volta lascia fare a me, penso a tutto io-
Jeff annuì. Alan allora gli sfilò velocemente i pantaloni e poco dopo fece la stessa cosa coi boxer. Istintivamente Jeff cercò di coprirsi, ma Alan lo fermò.
-Tranquillo... -
-Sì...ma... -
Alan tornò a baciarlo sulle labbra per rassicurarlo. Iniziò a sentire l'erezione dell'omega sotto di sé, quindi si staccò dalle sue labbra e ritornò a baciarlo su tutto il corpo scendendo più giù della volta prima. Jeff capì le intenzioni di Alan e iniziò ad agitarsi.
-Alan... non... -
-Che c'è, non ti piace?- chiese preoccupato l'alfa.
-È solo che...ecco...- l'omega arrossì di nuovo.
-Hai capito quello che voglio fare, eh?- lo stuzzicò Alan.
-Non devi...davvero...-
-Ma voglio farlo...-
-Però quando...- non riuscì a completare la frase.
-Puoi parlarmi, Jeff- Alan voleva che Jeff si sentisse al sicuro a parlargli e non voleva che ci fossero silenzi tra di loro, soprattutto in momenti come quelli.
-Quando ero io...a farlo...non mi piaceva...nono voglio che... -
-Qualcuno l'ha mai fatto a te?- lo interruppe Alan.
-No...-
-Allora non sai se ti potrebbe piacere. Nessuno qui è obbligato a fare niente, Jeff. Se lo sto facendo è perché lo voglio fare e se poi non ti piace basta che me lo dici e io mi fermo, okay?-
Jeff annuì.
Alan tornò a dove era rimasto. Guardò un'ultima volta Jeff negli occhi e poi iniziò a baciare tutta la sua lunghezza.
-Ahhh- ci volle poco per far eccitare il più giovane.
Alan sorrise e passò invece a usare la lingua. Percorse tutto il suo membro, lasciandovi un po' di saliva per poi arrivare alla punta e iniziare a succhiare. A quell'azione Jeff non ci vide più. Iniziò ad ansimare e si fece scappare un verso più forte degli altri.
-Che ti avevo detto? Ti piace, eh?- disse Alan, ben consapevole che le condizioni di Jeff non avrebbero permesso all'omega di capire quello che stava dicendo.
Alan continuò a succhiare, questa volta con più forza, mentre Jeff stringeva forte le lenzuola tra le mani. Alan prese l'intero membro dell'omega in bocca e con le mani iniziò a giocarci alla base.
-Alan...aspetta...- ansimò Jeff, ormai incapace di trattenersi.
Alan continuò, questa volta insistendo di più e aumentando la velocità.
-Alan...sto per...-
Liquido bianco uscì dalla punta del membro di Jeff, ma Alan non ne lasciò cadere nemmeno un po'. L'omega continuava ad ansimare, ed Alan si sollevò di nuovo per andare a baciarlo dolcemente.
-Cosa ti avevo detto?- gli disse ridendo.
-Sta zitto- disse senza fiato Jeff.
L'alfa sorrise a quella reazione. Non avrebbe permesso a nessun altro di fare quelle cose con Jeff. Jeff sarebbe stato suo e basta, nessuno lo avrebbe più fatto soffrire.
-Che ne dici, te la senti...di passare a qualcos'altro?-
-Prometti che farai piano?- chiese intimorito Jeff.
-Te lo prometto. E alla minima cosa, dimmelo e io mi fermo, okay?- Alan gli accarezzò la guancia e gli diede un bacio sulla fronte. Sapeva che Jeff non aveva un bel passato e voleva fare di tutto pur di fargli dimenticare quelle cose. Questa sarebbe stata la sua prima volta dopo tutta quella sofferenza e Alan voleva renderla speciale.
Alan gli sollevò leggermente il ginocchio e con l'indice iniziò a massaggiargli leggermente l'entrata. Il corpo di Jeff si irrigidì immediatamente e Alan si fermò un attimo.
-Tutto bene?-
-S...sì- disse imbarazzato Jeff.
Alan allora prese una boccetta di lubrificante che teneva nel comodino di fianco al letto, la aprì e se ne sparse un po' sulle dita.
-Così dovrebbe andare meglio- gli disse dolcemente.
-È freddo- disse Jeff appena sentì il contatto di nuovo con le dita di Alan.
-Tra poco non lo sentirai più, tranquillo- lo rassicurò Alan, baciandolo di nuovo sulle labbra.
L'alfa riprese a massaggiare la stessa zona in modo circolare e quando sentì che Jeff stava finalmente iniziando a rilassarsi, iniziò a inserire l'indice molto lentamente. L'omega iniziò a irrigidirsi di nuovo sentendo il corpo estraneo.
-Fa male?-
-No...- non faceva male, aveva solo paura.
Passarono diversi minuti ma alla fine Alan era riuscito a inserire il primo dito e aveva iniziato a massaggiarlo più forte.
-Posso inserirne un altro?- voleva avere la conferma prima di agire.
-Sì- Jeff stava iniziando a lasciarsi andare.
Nel giro di poco, Alan inserì pure il secondo e il terzo dito e aveva iniziato a muoverli avanti e indietro sempre più velocemente.
-Ahhh- uscì dalla bocca di Jeff.
-Ti piace in questo punto?- sorrise Alan.
Alla mancata risposta dell'omega, Alan colpì di nuovo quel punto, ottenendo un'altra reazione positiva dall'omega. Dopo poco, capì che Jeff era ormai pronto. Alan si tolse velocemente pantaloni e boxer e lasciò del tempo a Jeff per riflettere se voleva continuare o meno.
-Ho paura...-
-Pure io-
-Perché dovresti avere paura tu?- Jeff non capiva.
-Ho paura di farti male, ho paura di spaventarti, ho paura di farti ricordare le cose che ti sono successe, ho paura di non essere abbastanza per te, Jeff-
Jeff sorrise. Non pensava che Alan avesse così tanti dubbi e non si immaginava che glieli avrebbe detti così.
-Forse allora non ho più così tanta paura-
Pure Alan sorrise e lo baciò sulle labbra. Prese un preservativo e lo indossò, poi sparse del lubrificante su tutta la sua lunghezza. Tutto questo sotto gli occhi di Jeff che non riusciva a non pensare a quello che sarebbe successo di lì a poco. E se poi se ne fosse pentito? Non voleva tornare a soffrire come con Jesse. Con Alan però era diverso. Per tutto il tempo era stato attento nei suoi confronti, si era sempre assicurato che lui si trovasse a proprio agio. Forse Alan era veramente la persona giusta.
-Sei pronto?-
-Fai piano-
-Promesso-
Alan gli sollevò una gamba per potersi posizionare meglio e appoggiò il suo membro all'entrata di Jeff, che si irrigidì al semplice contatto.
-Prometto che farò pianissimo e che al minimo dolore mi fermerò. Devi cercare di rilassarti, altrimenti farà male-
Jeff annuì. Alan si avvicinò al suo viso e lo baciò. Nello stesso momento si spinse all'interno di Jeff.
-Aaahhh- Jeff iniziò a tremare interrompendo il bacio.
-Sono fermo, tranquillo, okay?- cercò di rassicurarlo Alan.
Jeff annuì.
-Puoi...puoi continuare... - riuscì a dire.
Alan spinse delicatamente il suo membro ancora più dentro. Il canale di Jeff era stretto, forse era per quello che al minimo movimento gli faceva già male. Jeff iniziò ad ansimare, ora gli iniziava a fare veramente male. Come tutte quelle volte in cui era stato costretto a farlo. Alan però era diverso. Si fermava subito e aspettava che lui fosse di nuovo pronto per continuare. E in tutto quel tempo Alan lo guardava negli occhi. Non gli era mai capitato con Jesse. Jeff si era sempre rassegnato a chiuderli e aspettare che tutto finisse, vedere rendeva tutto ancora peggiore. D'istinto pure questa volta Jeff li tenne sbarrati.
-Guardami, Jeff. Va tutto bene-
Jeff aprì piano gli occhi. Davanti a lui Alan stava sorridendo e questo fece calmare l'omega che sorrise a sua volta prima di baciare l'alfa sulle labbra. In quel momento Alan spinse i fianchi in avanti un'ultima volta riuscendo ad entrare completamente dentro. Una lacrima si andò a formare al lato di un occhio dell'omega, per poi scorrergli lungo la guancia. Con un dito Alan gliela asciugò e lo baciò nello stesso punto.
-Vuoi che mi fermo un attimo?-
-Solo un attimo- disse a fatica Jeff-
-Tutto il tempo che vuoi-
Aspettò qualche istante per far adattare Jeff alla nuova situazione e avere il suo consenso a proseguire.
-Come ti senti?-
-Fa un po' male, ma non come le altre volte-
-Sei pronto?-
L'omega si limitò ad annuire.
Alan iniziò a muovere i fianchi lentamente, avanti e indietro, fermandosi quando capiva che l'omega faceva fatica a stargli dietro. Aveva avuto altre esperienze del genere in passato. In confronto alle altre volte, però si sentiva molto più insicuro. Questa era praticamente la prima volta di Jeff, o almeno la prima con qualcuno che gli voleva veramente bene. Non voleva sbagliare e soprattutto non voleva spaventarlo. Era la prima volta e non voleva di certo che fosse l'ultima.
Iniziò ad aumentare il ritmo vedendo che l'omega stava iniziando ad abituarcisi.
-Ahhh- urlò infine Jeff. Si sentiva strano. Non era ancora riuscito ad abituarsi all'idea che aveva Alan dentro di sé, ma ad ogni spinta quello che ora provava non era dolore ma piacere. Stava iniziando ad avere caldo e a far fatica a respirare, ad ogni spinta sentiva un brivido in fondo alla schiena che aumentava sempre di più.
-Alan...sì...- ansimò.
-TI piace in questo punto?- gli rispose Alan.
Continuò a colpire la zona che gli stava dando tanto piacere ricevendo in cambio forti versi di assenso.
Anche Alan stava iniziando a perdere la testa. L'apertura e il canale di Jeff erano molto stretti e il suo membro veniva quasi risucchiato al suo interno. Questa sensazione iniziò presto a procurargli numerose ondate di piacere. Sapeva che non avrebbe resistito a lungo. Con la mano libera prese la base del pene di Jeff e iniziò a muoverlo su e giù.
-Aaahhh...Alan.... più forte...- ansimò Jeff.
Alan non se lo fece ripetere due volte, aumentò di nuovo il ritmo fino ad arrivare al limite.
-Aaahhh- urlarono all'unisono, Alan rilasciando dentro al preservativo e Jeff nella mano dell'alfa.Alan si appoggiò disteso sul corpo dell'omega, entrambi ancora ansimando e riprendendo fiato. Dopo qualche minuto, Alan si sollevò un attimo e baciò dolcemente Jeff sulla fronte. Aveva gli occhi socchiusi, ma era ancora sveglio.
-Ti ho fatto male?-
-No, non tanto- sorrise. Alan gli accarezzò la fronte felice. Poi Jeff continuò a parlare:
-Ora.... però...potresti farlo uscire? Inizia a bruciare- disse a fatica.
-Oddio, scusa- Alan si alzò immediatamente e tirò fuori il suo membro, per poi togliersi il preservativo e buttarlo nel cestino lì vicino. Prese un asciugamano che aveva messo a portata di mano e pulì sé stesso e il corpo di Jeff.
-Scusa, non me n'ero reso conto- disse imbarazzato.
Jeff si mise a ridere e lo abbracciò. Alan gli si distese a fianco, coprì entrambi con una coperta e gli fece appoggiare la testa sulla sua spalla. Continuando a massaggiargli una spalla e dandogli leggeri baci sulla fronte sussurrò:
-Jeff, lo so che potrebbe essere presto e non voglio correre ma...ti amo, Jeff-
Jeff si alzò un attimo per guardarlo negli occhi, sorrise, una lacrima gli rigò il viso. Non pensava lo avrebbe mai detto di nuovo. L'ultima volta era stato con Jesse e non voleva fare un altro errore simile, non voleva sbagliare, non voleva correre. Quella sera però voleva seguire il consiglio di Charlie e correre quel rischio.
-Ti amo anche io, Alan- lo disse a bassa voce, quasi inudibile, ma lo disse. Ad Alan andava bene così, doveva passare ancora un po' di tempo prima che Jeff si sentisse in grado di dirlo ad alta voce, ma Alan lo capiva. Jeff appoggiò la testa di nuovo sulla spalla dell'alfa e una mano sul suo petto nudo, mentre il più grande lo circondò con le sue braccia e gli diede un ultimo bacio sulle labbra prima che entrambi si addormentassero.
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VECCHIE FERITE AlanJeff (Omegaverse) | PITBABE
FanfictionJeff è un omega che lavora a un garage di macchine da corsa. Non sopporta le persone e soprattutto il contatto fisico. Ha sempre detto a suo fratello Charlie che era a causa del suo potere ma in realtà quello non era l'unico motivo. .....Da quel gi...