Cap.4

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Cammino spedita fino al mio camerino,certa che Ric abbia capito quanto mi piaccia. Dovrei starne alla larga. Non so nulla di lui. Forse dovrei uscirci una sera,conoscerlo meglio. Oh diamine,odio questa situazione. Scaccio via quei pensieri e mi diriggo verso il bilanciere,ma Nate mi taglia la strada. Me lo trovo davanti,con la sua montagna di muscoli e un grosso quantitativo di sudore che vi gocciola sopra. "Ciao splendore! Sai,l'altra sera sono stato davvero bene con te. Ti va di uscire di nuovo stasera?". Eccolo,non ho assolutamente voglia di uscire con luo. Zero. "Guarda Nate,sono a pezzi, stasera preferirei stare a casa. Scusami". Sembra deluso,annuisce e prosegue per la sua strada. Ho bisogno di scaricare la tensione, al diavolo i pesi,voglio un sacco e dei guantoni.

Non mi rendo conto di aver tirato pugni contro quel sacco per ben due ore. Mi sento libera,leggera. Sono andati via tutti. Spengo tutte le luci e chiudo la palestra. Per fortuna il titolare mi lascia le chiavi. Sa che a volte ho bisogno di solitudine in palestra.

Una volta arrivata a casa, trovo Nat e Alex sul divano. Mi fissano con un sorrisino molto preoccupante, come se tramassero qualcosa. "Rab,mia coinquilina amata,tu stasera esci con noi ad una festa super!". Non ho assolutamente voglia di uscire,né tantomeno di andare ad una festa. "Nat,mia coinquilina stupenda,tu ti sbagli alla grande. Io resto a casa". Butto il borsone in salotto e mi diriggo verso camera mia. Sento Nat corrermi dietro brontolando. "Ti supplico,sarà divertente e se verrai ti prometto che non faremo tardi". Mi fissa con gli occhi da cucciola e il broncio. Adoro Nat,è la persona su cui posso sempre contare. È la mia "sorella di appartamento".

È veramente impossibile dire di no a quella ragazza. Sono alla festa,con indosso una minigonna nera e un top verde. Mi sento un po' a disagio,mi fissano tutti. Secondo Nat,è perché vestita così sono bellissima. Io non mi sento affatto bella.
È una festa universitaria,molta gente fatta,molta gente ubriaca... E Nate. "Oh merda",cerco di allontanarmi cercando di spiegare la situazione a Nat,ma il volume e troppo alto. Nat prosegue con Alex,io mi diriggo verso l'uscita. Un braccio mi blocca. Mi attira a sé. Mi sbatte contro il muro. Nate. È ubriaco perso. "Ehi troietta,allora?cambio di programma?". Cerco di allontanarlo da me,ma non riesco. Mi sta trascinando verso i bagni,mi alza la gonna. "Sta lontano da lei", non ho il tempo di sbattere le palpebre per la sorpresa, Ric è qui. Ha steso Nate. Mi aiuta ad alzarmi. Mi stringe a se. "Stai bene?", annuisco. Non riesco a parlare. Mi accompagna fuori. Non appena mi trovo all'aperto,mi sento come se ricominciassi a respirare. Mi gira la testa. Mi volto verso una siepe. Vomito. Non ho cenato,è vomito da ansia. Era da un anno che non mi accadeva. Ric è accanto a me,premuroso,mi aiuta a pulirmi. Mi accompagna a sedermi su una panchina,non parla,si limita ad accarezzarmi il braccio. "Grazie",è l'unica cosa che riesco a dire. "Non devi ringraziarmi. Lui dovrebbe farlo. Giuro che l'avrei ucciso". Sorrido e mi alzo, voglio andarmene. "Sei stato veramente gentile,ho bisogno di stare da sola adesso. Chiamerò un taxi e andrò a casa", sta per obiettare,ma lo zittisco, "...potresti avvisare Nat? È la mia coinquilina, bionda,capelli sulle spalle,occhi verdi. Sta con un certo Alex". Annuisce. Mi volto dalla parte opposta alla sua e mi diriggo verso un vicolo fingendo che sia la strada giusta. Mi nascondo. Scoppio a piangere. Le lacrime mi rigano il volto, i singhiozzi mi bloccano il respiro. Sento qualcuno arrivare,cerco di calmarmi. Di non fare rumore. Dal vicolo compare qualcuno. Lui. Si mette in ginocchio davanti a me,col pollice mi asciuga una lacrima. Si toglie la giacca,me la mette sulle spalle e mi bacia la fronte. "Non sono cretino Rab. Questa strada non porta a casa tua". Gli sorrido. Un sorriso spontaneo. Un sorriso mai avuto. Mi solleva,mi abbraccia e mi accompagna verso la sua auto.

Mentre mi aiuta a sedermi in macchina,al sedile posteriore noto Dros. Mi guarda. Sembra felice di vedermi. Nel frattempo Ric è al suo posto,sta uscendo dal parcheggio quando si volta verso di me sorridendo e mi dice: "Gli piaci. Molto"

Negli occhi,nell'animaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora