"La figlia della luna"

Prefazione

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In principio:

Groovy Forest é un posto incantato dicono che all'interno delle sue fronde si nasconda un segreto mai rilevato agli umani.

I suoi alberi sono pieni di magia, si dice che crescano in una forma particolare. Nessuna foresta è come Groovy Forest.

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Tempi recenti:

I giornali dicono che succede qualcosa a Groovy Forest.

L'altra notte ho sentito delle urla provenire dal cuore della foresta.

La cittadina di Wallaby Groovy è costretta ad istituire un coprifuoco a causa degli avvenimenti strani accaduti nella foresta di  Groovy.

La gente non fa altro che ripetere  una certa filastrocca macabra quando si nomina la foresta di Groovy:

Muoversi a caso, da nord verso sud senza un criterio, così, segui quel senso fa un passo, incespica, ruzzola, muore.

Sono ricominciate nuovamente strane sparizioni di ragazzi tra i diciassette anni e i diciotto anni, la città è fuori controllo.

Neanche la polizia locale riesce a trovare una spiegazione per questi spiacevoli avvenimenti.

Si procede interrogando chi in passato e tornanto indietro dalla foresta.

Le ricerche vanno avanti ma chi può dare una speranza alla città. Il sindaco dice che farà di tutto per trovare i ragazzi perduti.

Sette anni prima:

Oggi mio fratello compie diciotto anni, non so esprimere tutta la felicità che provo. Ma è davvero tanta, spero di riuscire a farglielo capire dandogli il mio regalo; mi sono impegnata molto. Papà ci aveva insegnato ad intagliare il legno sin da quando eravamo piccoli, ho passato le ultime settimane a cercare di rendere la mia sorpresa presentabile. Io e lui spesso non andiamo d'accordo so di essere per lui solo una mocciosa fastidiosa. Ma per me è il mio fratellone, non riesco ad immaginare la mia vita senza di lui. Da quando i nostri genitori sono morti si è preso sempre cura di me siamo stati affidati a nostro zio. Ma lui non c'è mai, non si è mai preso cura di noi. Non gli importa se stiamo bene o se ci succedesse qualcosa non cambierebbe nulla. Alle volte credo anche che se sparissimo per lui sarebbe un sollievo, la cosa che mi fa più male è che non era così almeno un tempo. Voleva bene a mio padre, erano inseparabili lavoravano insieme all' officina. Ma gli affari erano sempre andati bene sin da quando era stata aperta, poi l'incidente ha cambiato tutto. Qualcuno aveva investito papà e mamma in un colpo solo aveva spazzato via le loro vite. Tutto era successo così in fretta. Ricordo mio zio non aveva avuto nemmeno il tempo di riflettere, lo avevo visto piangere al funerale e poi mai più.

Sembrava quasi che le emozioni lo avessero abbandonato. Il periodo d'oro dell'officina passò anche quello in fretta, lui si presentava spesso a lavoro ubriaco e piano piano i clienti smisero di andare. I debiti aumentavano a vista d'occhio e finì col doverla chiudere.

Per sua fortuna trovó un posto da benzinaio che ci concedeva di vivere e tirare avanti con quel piccolo stipendio
Delle faccende di casa ce ne occupavo io e Alexander. Lui si limitava a lavorare e tornare a casa ubriaco. Ma l'alcol lo rese sempre più aggressivo e violento, una sera fece cadere una birra sul pavimento mentre guardava la partita. Mi chiese di pulire e lo feci, mio malgrado inciampai con il tavolino e scivolai davanti allo schermo.

E pregai con tutta me stessa che non fosse successo ma era successo. Lui si alzò ed inzió a colpire il mio viso, fino a spingermi a terra. Ero terrorizzata lui non lo aveva mai fatto, cosa gli era preso. Ma in un baleno arrivò Alec che lo spinse a terra.. poi mi prese tra le sue braccia e mi portò via nella nostra stanza.