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Groovy Forest

Era stato così strano quando aprii gli occhi rimasi ancora più scioccata. Accanto al mio letto c'era Michael. Se era uno scherzo non era divertente per niente, cercai di riflettere prima di parlare perché davvero ero furiosa e sicuramente lo sarebbe stata anche Zoe.

"Calmari Stephanie."

Ancora quella voce nella testa. Stava cercando di calmarmi. Ma chi diavolo era. Come ci riusciva soprattutto.

" Puoi parlare direttamente con me anche perché siamo collegate telepaticamente."

"Esci fuori dalla mia testa "

Ero fuori di me, che diavolo mi prende, a me non succedono questo tipo di cose. Fino ad adesso ho cercato di pianificare ogni cosa della mia vita e questo non era in programma. Ma dovevo avere risposte non potevo evitare il problema.

"Cosa come ci sei riuscita, piuttosto come ci riesci?"

"Finalmente abbiamo trovato un momento per conoscerci. Molto piacere io sono Ayame. E non posso uscire fuori sono dentro di te. Sono il tuo spirito lupo."

Disse  nuovamente la voce. Non ricordavo molto della sera prima tanto meno come fossi arrivata in questo posto.

<<Lo senti non è vero?>>

<<Sento cosa?>>

<<Il tuo lupo?>>

<<Non ci vediamo da sette anni e sai chiedermi solo questo? Non mi chiedi di Zoe come ce la siamo cavate da sole. Tu sei fuori, levati devo tornare a casa di sicuro sarà preoccupata per me.>>

<<Non puoi tornare indietro.>>

<<Che cosa? E che cosa hai intenzione di fare di tenermi qui con la forza?>>

<<Se è necessario dovrò farlo.>>

Guardai Michael nervosa, ma sorpresa era cambiato molto dall'ultima volta che lo avevo visto. Dovevo ammettere che era molto carino. Ma che diavolo mi prendeva é il fratello della mia migliore amica. Anche in passato avevo provato attrazione per lui, ma mai in questo modo le mie emozioni erano in totale subbuglio, forse era questa la sensazione che chiamavano "Le farfalle nello stomaco". In passato non mi era mai soffermata a guardarlo perché sapevo che effetto mi avrebbe fatto che mi faceva tutte le volte. Forse qualche volta ma mai così, adesso non riuscivo a distogliere quasi lo sguardo da lui, dovevo darmi un contegno. Mi guardai intorno quella doveva essere la sua stanza; non ero mai stata nella sua camera  nemmeno in città. Anche se praticamente  era come se vivessi a casa loro vista la mia amicizia con sua sorella. Di sicuro stavo avvampando come una sciocca scolaretta ancora. Questo non era di certo il momento adatto per farsi prendere da queste cose e di certo l'imbarazzo non era la giusta emozione. Avrei dovuto essere furiosa ma non ci riuscivo.

"Qualcuno qui ha una bella cotta insomma."

"Ayame non origliare non puoi semplicemente ignorare i miei pensieri. Sono solo sorpresa di vederlo."

"Certo si è vuoi che io ci creda. Comunque è normale molte altre lo trovano interessante. "

"Altre? E tu come fai a saperlo?"

"Io sono sempre vigile anche se non muti e mentre eri priva di sensi, posso dire che ho visto il branco. E sono tutti affascinati dal nuovo Alpha."

"Muto? Cosa significa? È poi come hai fatto in così poco tempo a scoperto tutto questo?"

Nel mentre che mi ero presa nel mio discorso interiore Michael si era seduto accanto a me sul letto. Mi prese una mano tra la sua e mi guardava dritta negli occhi. Di colpo era diventato serio. E così mi accigliai anche io. Potevo fidarmi di lui, erano passati anni non era la stessa persona che ci aveva lasciate.

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