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Ero stata tratta in salvo dal beta di Ice, chi era davvero questo Alfa. Mi aveva mostrato un lato di lui che mai avrei immaginato esistesse. Si era presentato a me come un sanguinario, ma adesso nei bassi fondi del suo branco era stato diverso. Mi aveva tratta in salvo, non capivo perché non mi avesse lasciato lì come carne da macello. Dopo tutto che interesse aveva per me, anche il suo branco si era mostrato a me particolare. Quell'accoglienza che era strana doveva esserci sotto qualcosa, anche il fatto del costringermi a venire in questo posto. Mi aveva fatta esporre troppo, se avessero scoperto la mia assenza i nostri alleati di certo avrebbero messo in dubbio la leadership di Michael ancora una volta e stessa cosa avrebbe pensato il branco.

Odiavo mettetelo in questa situazione, ma dovevo salvarlo quella notte, ma nonostante ero riuscita a tornare a mutare non ero arrivata in tempo. Di certo non avevo rimpianti sulla mia scelta, se fossi tornata indietro non avrei mai cambiato la mia decisione. Sparavo solo che riuscissero a capire cosa accadesse quando un'umano veniva graffiato o peggio morso. Di solito noi avevamo il gene del lupo nel nostro dna. E da sempre tutti si erano tenuti ben lontani dalla città per evitare che il segreto venisse scoperto. Ma era sempre stato un rischio imminente, non c'era niente che a noi bloccasse di arrivarci e non potevamo sapere che se fosse successo sarebbe stato omesso.

Tutto vacillava nell'oscurità come quella che mi cullava nella stanza dove ero stata lasciata. Erano giorni che non uscivo, non volevo vedere nessuno dopo quello che era successo. Poteva accadermi di tutto e sarebbe stata solo colpa mia. Tutta questa situazione mi aveva impaurita, noi donne dovevamo vivere sempre nel terrore chi mi diceva che al di fuori da quella stanza sarei stata ancora al sicuro che non mi sarei dovuta sentire più in quel modo. Per il momento lo ero, in quel branco per me erano tutti dei nemici. Potevano essere in grado di tutto anche la ragazza che mi aveva attaccata poteva essere nei dintorni.

<<Stephanie, sono Aiden. Il mio Alfa chiede di te. Questa sera hai intenzione di scendere per la cena?>>

Il beta di Ice mi fece trasalire bussando sommessamente alla porta, chiedendomi ancora una volta se sarei scesa per il pasto serale. Non avevo intenzione dì scendere per niente al mondo.

<<No non mi unirò per cena, né ora né mai. Non sono al sicuro con voi. Voglio tornare dal mio branco.>>

<<Ti assicuro che non c'è posto dove tu possa essere al sicuro. Ice si è occupato di ogni tipo di minaccia che potesse torcerti un capello. Sta tranquilla per lui sei molto importante. >>

<< Perché sarei così importante?>>

<<Se uscirai sarà lui stesso a parlartene.>>

<<Allora non sono interessata.  Di al tuo Alfa che me ne resterò qui. Finché non si deciderà a lasciarmi andare.>>

Dopo di che il silenzio più totale. Il mio stomaco non la smetteva di brontolare erano giorni che non mangiavo. Per il bere mi ero arrangiata bevendo l'acqua del lavandino del bagno. Ma continuando così non sarei riuscita a resistere oltre.
Sentii bussare alla mia porta, ma questa sera non la smettevano di bussare alla porta.

<< Chi é?>>

<< Ti ho offerto la mia protezione, sono giorni che non esci da quella dannata stanza. Che cosa vuoi d'altro che ti dimostri che non ti farei del male. E nessuno te ne farebbe. >>

<< Ti ricordi che il nostro primo incontro non è stato proprio dei migliori. Se permetti ho i miei dubbi, non riesco a fidarmi di te e di chiunque altro. Se non fossi arrivato tu cosa sarebbe accaduto? A me o a chiunque potesse essere al mio posto. Quei lupi hanno cercato di abusare di me senza il mio consenso. Non hai idea di come io mi sia sentita e non voglio essere un oggetto nelle tue mani.>>

<<Non sarai mai un oggetto nelle mie mani, ho sbagliato in passato e sto cercando in tutti i modi di rimediare ai miei errori. Quella notte volevo marchiarti, perché se no lo avrebbe fatto Michael. Lui è fuori controllo, un vero alfa non avrebbe perso così la ragione. Non ti sei mai chiesta perché lui non ha potere su di te? Che il branco stesso si sia schierato dalla tua parte, che la sussurrartrice sia riuscita ad entrargli nella mente. >>

<< Non me lo sono mai chiesta, perché mi fido di lui non metterò mai in dubbio le azioni del mio compagno. >>

<<Anche questa è stata una bugia, quella notte lo attaccai. Ma finì con sua fortuna che il mio sangue lo sporcò sul manto e ne rimase impregnato. Tu eri attratta dal mio odore su di lui. Ma anche su questo ha preferito mentire, perché lui ha bisogno di te. La luna di sangue è andata male non è vero. Sai la verità ma la rifiuti eri attratta dal mio odore, ma non potevo avvicinarti. Ma stavo impazzendo quella notte, così quasi varcai il confine. Ma conoscono bene le regole e mi tenni lontano da te. Due membri di un branco diversi non posso unirsi a meno che tu non sia la vera luna. Lui non poteva dirtelo era per questo che ti ha frenata più e più volte sul mio conto. Perché sapeva che ti avrebbe persa. Tu sei la mia vera compagna e anche la tua lupa lo sa da un po' ma voleva che fossi libera nella scelta. Se ti avesse detto di me ti avrebbe influenzata. Quindi in comune accordo con il mio lupo ha cercato di sopprimere il legame. Perché io volevo che mi scegliessi. Non che ti accontentassi, volevo essere sicuro che provassi quello che io sentivo.>>

Che cosa mi stava dicendo, si stava inventando tutto o era la verità. Anche perché stava mettendo in dubito tutto il legame con Michael. Se si aspettava che gli credessi era un folle, non ci conoscevamo nemmeno. Perché rivelarmelo adesso e non era stato chiaro dall'inizio, io e Michael eravamo cresciti insieme. No non avrebbe mai potuto mentirmi così.

<< Se è vero quello che dici perché mi hai attaccata. >>

Lo sentii sospirare da dietro la porta.

<< Era la via più semplice se mi odiavi, avresti scelto con la tua testa. Poi l'ho scoperto eri la luna che cercavo la vera luna. >>

Mentre lo ascoltavo mi abbracciai le gambe. Così da sentirmi protetta al sicuro.

<<La via più semplice, mi hai ferita. Certo che ti avrei odiato. Per me eri un nemico. Sei il nemico.>>

<< Se fossi stato il nemico, saresti già morta questo lo sai vero . Una lupa inesperta come te. Nelle terre dimenticate. >>

<< Voglio solo che ti allei con il mio branco. Non voglio altro. >>

<<Posso farlo, solo se accetti il tuo posto accanto a me come mia vera luna e mia compagna.>>

<< Non posso sono già legata ad un lupo.>>

Dopo le mie ultime parole colpi con ferocia la porta della mia stanca chiusa a chiave.
Sentivo parlare Ice con il suo beta Aiden. Il ragazzo rassicurava il suo capo, aveva un voce pacata. Sapeva come consigliarlo e come tranquillizzarlo. Non potevo credere che quello che avesse detto fosse vero a non poteva esserlo davvero non ci credevo.
Michael si era preso gioco di me se era come diceva Ice. Anche se nonostante tutto avevo notato che ogni colpo che avevo incassavo anche lui l'aveva probabilmente percepito. Quella notte era dovuto fuggire era strano perché ritirarsi da un combattimento se sei più che in grado di poterlo gestire. E per me dopo l'altro giorno era stato difficile persino alzarmi dal letto ero debole e dolorante. Doveva esserci un nesso. Ayame anche lei mi aveva mentito, pensare questo creó una voragine di dolore.

&quot;La figlia della luna&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora