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Quella notte avevamo dovuto braccare un umana prima che rivelasse tutto di noi della nostra esistenza. Dovevamo capire che cosa causava un graffio in un umano. Anche perché molti in città erano insospettiti dalle strane sparizioni che stavano accadendo e se non volevamo che davvero tutto precipitasse dovevamo ritirarci nel nostro bosco.

Dovevo ammettere che Michael aveva ragione,quando mi ero imposta al fatto che fossimo nascosti non avevo pensato alle conseguenze. Ed adesso che le vedevo stavo avendo dei ripensamenti. Ma sul fatto dei cuccioli ero irremovibile se avessi mai voluto mettere su famiglia non avrei mai abbandonato i miei figli. In questa situazione io e Michael non avevamo mai trovato un punto di incontro. Io lo avevo vissuto sulla mia pelle avevo visto il dolore e cosa aveva fatto a mio zio. Mi mancava non c'era momento che volevo andare da lui, per rassicurarlo che andava tutto bene. Avremmo parlato di tante cose e gli avrei detto la verità, sulla morte dei miei genitori.  Che era stata solo una menzogna a fin di bene, non erano morti come avevano fatto credere per anni. Ero certa che così che in qualche modo avrebbe ripreso la sua vita in mano. Invece non ci poteva essere nulla, nessun contatto. Solo il fallimento più totale di aver perso un altra persona cara della sua famiglia. Il giorno del mio compleanno aveva davvero fatto un grande sforzo, stava cercando di aprirsi. Ero l'ultimo vero legame che gli era rimasto. Ed adesso come stavano andando le cose,  si era buttato ancora nell' alcol? Aveva dato fuoco alla casa? Cosa ne sarebbe stato dei nostri ricordi sia belli che brutti, lui era stata l'unica famiglia che avevo avuto. E non si meritava che anche io gli voltassi le spalle così.

Dolore o non dolore, ci aveva sempre dato un tetto sulle nostre spalle. C'erano stai alti e bassi comunque era un uomo solo che stava crescendo due adolescenti e non era per niente facile. Anche a scuola l'ultimo periodo era stato estremo, ero la sorella di uno dei ragazzi scomparsi. Zoe ed io venivamo chiamate le maledette, che portavamo sfortuna. Nessuno ci girava più di tanto intorno. Come se in qualche modo potessimo passare la nostra maledizione. Se poveri stupidi avessero saputo quello che davvero ci stava accedendo, ci avrebbero invidiate. L'unico momento brutto era la mutazione per il resto era tutto fuori dal comune incredibile, il mondo appariva diverso più bello, più vero. Vedere il mondo attraverso quelli del lupo che era parte di te era indescrivibile, ti univa alla natura come se fosse la tua unica casa.

Era bello che fossi collega telepaticamente con Ayame. Lei mi faceva sentire meno sola speciale. Tutti questi pensieri mi accompagnavano nella strada che mi aveva portata a lasciare il branco che amavo. Mio fratello come al solito era contrariato per la mia scelta e sta volta anche Zoe non era particolarmente tranquilla. Michael ha ragione sta volta mi ero completamente esposta all'ignoto e dovevo cavarmela da sola. Non dovevo fare un patto del genere avrei dovuto resistere.

Ma non c'era tempo dovevo fermare Michael, adesso mi ritrovavo solo la scelta che avevo fatto. Da dove vivevamo noi il confine non era proprio così vicino, in più non dovevo farmi vedere dai membri dell'altro branco. Non volevo che nessuno sospettasse dell'influenza dell'Alfa che Michael aveva su di me. Sapevo che a breve si sarebbe venuto a sapere ma il branco mi avrebbe protetta. Tutti erano stati d'accordo tranne Cole. Non capivo perché fosse così ostile o forse si. Da quando era tornato Michael non avevo trovato il tempo di dire cosa era accaduto, di certo non l'avrebbe presa bene e sarebbe accaduto l'inevitabile. Forse era per quello che avevo scelto di mantenere il segreto, anche se si ostinava con tutto se stesso di farlo venire fuori. Cole non lo vedevo come un nemico ma il suo atteggiamento era sempre più strano, sembrava che aveva fatto di tutto per conquistare me e poi in secondo luogo arrivare in qualche modo  al potere del branco. Ma non l'avevo permesso e non l'avrei permesso, non avrei mai permesso a nessuno di sottrarre il ruolo di Alfa. Sapevo che Michael aveva avuto degli alti e bassi, si era mostrato debole, magari anche vulnerabile. Ma non avevo mai creduto che ci potesse essere qualcuno all'infuori di lui a governare il nostro branco. Nonostante fosse soggiogato dalla sussurratrice non aveva mai messo in secondo piano il branco. È questo che fa un vero Alfa. Avevo percorso buona parte del villaggio persa nei miei pensieri è così avevo raggiunto il confine, ed eccolo lì quell'enorme lupo nero dalle sfumature blu sulla coda che mi attendeva.

"La figlia della luna"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora