Capitolo 5

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«Sei sicuro che non ti abbia drogato a tua insaputa?»

Harry scoppiò a ridere perchè solo a Niall sarebbe potuta venire in mente una cosa del genere guardando una foto. Se avesse saputo tutta la verità sulla sera prima, allora, chissà cosa avrebbe pensato.

«Ni', per la milionesima volta» si finse esasperato, «È solo una foto»

«Non è solo una foto»

Harry alzò gli occhi al cielo ma evitò di commentare, sperando che quello ponesse fine alla conversazione. Era già abbastanza in ansia anche senza il contributo del suo migliore amico.

Per un po' sembrò funzionare, perchè Niall rimase in silenzio a guardare il telefono mentre camminavano verso la libreria in cui Harry si era offerto di accompagnarlo prima dell'allenamento, dato che quel pomeriggio nessuno dei due aveva lezione. La sua coscienza continuava a ricordargli che avrebbe dovuto approfittare di quelle ore per studiare, ma non era il giorno giusto per rimanere da solo con i suoi pensieri. Per quello era già bastata la serata precedente e non aveva nessuna voglia di ripetere l'esperienza.

«Tu non gli avresti mai permesso di mandare quella foto se fossi stato sobrio» disse Niall dopo qualche minuto.

«Oh mio Dio, ancora?» sospirò Harry, stringendosi il ponte del naso con le dita, «Non l'ho fatto infatti, l'ha inviata prima che potessi dire qualcosa»

«Quindi stai ammettendo che tu non fossi d'accordo?»

«Non è proprio la mia foto migliore», Harry si strinse tra le spalle, «Quello puoi vederlo anche da solo»

«A me piace» rispose Niall in tono serio, voltando lo schermo del telefono per mostrargliela.

Harry si sforzò di non battere ciglio, nonostante quella fosse l'ultima cosa che avrebbe voluto vedere. L'aveva già guardata troppo la notte precedente e non ne andava fiero.

«Mi spieghi perché la stai guardando ancora?», gli chiese arricciando il naso in una smorfia di disapprovazione. «Ni', sai che a me puoi dire tutto, se hai una cotta per Louis io non ti giudico ma- beh, un minimo di dignità» lo prese in giro ridacchiando, «Fallo per te stesso»

Niall lo guardò alzando entrambe le sopracciglia in un'espressione per nulla colpita. «Proprio tu dovresti essere l'ultima persona a prendere in giro chi ha una cotta per Louis», poi fece ondeggiare lievemente la testa come se ci stesse davvero pensando su, «E comunque se fossi gay non mi dispiacerebbe, anche se non so se sia proprio il mio tipo»

Harry inclinò la testa per mostrare quanto gli interessasse l'argomento. «Ah, hai anche un tipo?»

«Non credere che io non mi accorga dei tuoi tentativi di cambiare discorso», per infierire gli mostrò nuovamente quella maledetta foto, «E questo, oltre a confermarmi che sei un amico di merda, mi dice anche che non vuoi parlare di quanto tu sia pateticamente cotto»

«Niall», Harry sospirò, rimpiangendo di non essere rimasto a studiare. Quello era il karma. «Non ho più quattordici anni»

Nello sguardo del suo migliore amico sembrava esserci scritto a caratteri cubitali "ma chi vuoi prendere in giro?", così Harry sospirò di nuovo ma con un pizzico di frustrazione in più.

«È un bellissimo ragazzo, okay?» confessò, anche se Niall probabilmente sapeva già che lo pensasse. «Se mi chiedi se fisicamente mi piace ancora, beh- lo hai visto? Voglio dire, quello è un dato di fatto. È bello, è- è sexy, è un sacco di cose che non starò qua a elencare. Ma oltre quello ti assicuro che non c'è niente. Ripeto, non ho più quattordici anni»

«Okay» rispose Niall in modo un po' troppo arrendevole per poter sembrare davvero convinto. «Io non dico che non sia vero, anzi sono fortemente convinto che tu sia l'unico a credere a questo discorso, però sei il mio migliore amico e ti conosco», di nuovo gli mostrò la foto ma allargando l'immagine sul volto di Harry, «E tu non guardi così uno che è semplicemente figo. Ti ho visto guardargli il culo- anzi, ti vedo guardargli il culo almeno due ore al giorno quindi riconosco la tua faccia da "ti salterei addosso"»

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