« amo vestiti che andiamo al bunker, i ragazzi ci stanno aspettando » disse la mia amica entrando nella mia stanza.
mi alzai velocemente dal letto e mi piazzai davanti all'armadio in cerca di qualcosa di carino da mettermi, saremmo rimasti tutto il pomeriggio al bunker ma volevo comunque vestirmi decentemente, non potevo sicuramente andare in giro in pigiama.
« mi aiuti a scegliere cosa mettere? » chiesi alla mia amica che mi stava guardando appoggiata alla porta.
si avvicinò a me ed aprì i cassetti dell'armadio, rovistò un pochino e poi mi trovò un outfit completo: dei pantaloni lunghi strappati ed un top nero da abbinarci.
« grazie, ti amo »
lasciai un bacetto alla mia amica ed andai in bagno a vestirmi e a truccarmi, non troppo pesantemente ovviamente: un po' di mascara e un filo di eye-liner.
misi qualche spruzzo di profumo, forse un po' troppo, e mi spazzolai uscendo poi dal bagno.
« pronta prontissima » dissi sorridendo
« allora andiamo »
la mia amica mi prese a braccetto, uscimmo di casa e chiudemmo la porta a chiave dirigendoci poi verso la nostra macchina, appena Sere mise in moto attaccai il mio telefono alla cassa facendo partire la musica.
dopo circa dieci minuti di viaggio arrivammo al bunker dove ci stavano aspettando i nostri amichetti con le loro fidanzate, che a loro detta dovevano farci sentire una nuova canzone.
« ciao amori mieiii » disse Sere sorridente
« buongiorno ragazze! » disse caldamente Dario venendoci incontro, lasciò un bacio sulla guancia alla mia amica e venne ad abbracciarmi tornando poi sul divano dove si trovava prima.
Sere seguì il suo quasi fidanzato, perché si stavano praticamente insieme, mentre io andai a sedermi vicino a Pietro e Duccio.
« ciao bellissima » disse Pietro sorridente
« ciao Piè » dissi sorridendo con lui
ammetto che quel soprannome mi fece venire i brividi, probabilmente ero diventata dello stesso colore dei capelli di Duccio.
« dai ragazzi fate sentire anche a loro la canzone nuova! » disse sorridente Ludovica che era seduta sulle gambe di Marco
« un attimooo, devo sistemare un ultima cosa » disse Jack senza togliere gli occhi dal pc.
« che canzone è? » chiesi curiosa
« una bellissima canzone d'amore - disse Dario ridendo - si chiama ' so chi sei ' »
« bel nome! sono troppo curiosa di ascoltarla » dissi sorridendo
« chi canta? » chiese Sere
« io e Marco » disse Duccio
« eccoci! » disse Jack facendo partire la canzone
la ascoltammo con tanta attenzione, cercando di scandire ogni parola e di capire al meglio il significato della canzone, appena finì sentii gli occhi riempirsi di lacrime ma le ricacciai dentro per non farmi vedere.
« è pazzesca » dissi con voce tremolante
Pietro appoggiò una mano sulla mia spalla per farmi capire che non dovevo preoccuparmi, che anche se mi fossi messa a piangere non avrebbero detto nulla ma in ogni caso non lo feci.
« wow » disse solo la mia amica
« io la prima volta che l'ho ascoltata mi sono messa a piangere, non so come abbiate fatto a non farlo anche voi! » disse Margherita ridendo
« ammetto che stavo per farlo » dissi sorridendo
Duccio prese in mano la chitarra cercando di intonare la canzone che avevamo appena sentito riuscendoci davvero bene anche senza uno spartito davanti.
« avrei sempre voluto imparare a suonare la chitarra, è da quando sono piccola che mi affascina » dissi facendo un sorriso spensierato
« se vuoi posso insegnarti » disse Pietro sorridendo
« davvero? » chiesi quasi con voce da bambina
« certo, anche adesso se ti va » disse continuando a sorridere
annuii sorridendo come una bambina
« vieni dai »
mi porse la mano e io la presi, prima di seguire il ragazzo però lanciai uno sguardo alla mia amica che mi stava sorridendo facendomi cenno di seguire Pietro senza esitazione seguito da un " poi mi racconti tutto " mimato con la bocca.
il biondo mi portò in una stanza insonorizzata lontana dagli altri dove erano presenti un sacco di strumenti e diversi monitor, probabilmente era lo studio dove registravano le loro canzoni.
« siediti pure, ora tiro fuori la chitarra » disse sorridendo
feci come mi disse, mi sedetti sull'unica sedia presente nella stanza aspettando che il ragazzo di fronte a me finisse di accordare la chitarra.
« ecco - mi tese la chitarra e io la presi incerta, non ne avevo mai presa in mano una e non sapevo come si tenesse - fammi vedere cosa sai fare » continuò quasi ridendo
« non so neanche come si tenga in mano una chitarra sinceramente » dissi ridendo con lui
il biondo mi fece alzare e si mise dietro di me, poggiò il suo petto alla mia schiena e mise le sue mani sulle mie posizionandomele meglio sulla chitarra.
le farfalle iniziarono a farsi sentire nello stomaco e l'adrenalina che si stava creando nel mio corpo iniziò a far battere più velocemente il mio cuore, questo momento era letteralmente magico.
« sposta la mano un po' più su - disse aiutandomi a spostarla - ecco così brava » sussurrò al mio orecchio.
Pietro mi strinse a sé per riuscire ad impugnare meglio la chitarra ed iniziò a suonare trascinando le mie mani assieme alle sue, una scarica di brividi si impossessò di me, non riuscivo più a controllare il mio corpo.
continuammo a suonare, o meglio lui suonava e io muovevo le mani assieme alle sue, per qualche minuto ma poi Pietro smise bruscamente.
« tutto ok? » chiese quasi sussurrando al mio orecchio
probabilmente voleva assicurarsi di non starmi facendo male visto che ero schiacciata tra lui e la chitarra, o forse voleva solo capire se io fossi a mio agio.
« sisi tutto ok, è divertente suonare » dissi sorridendo come se mi potesse vedere
lasciò le mie mani e poggiò la chitarra sulla sedia dove ero seduta prima facendomi girare verso di lui, mise le mani sui miei fianchi ed iniziò ad avvicinarsi pericolosamente al mio viso, qualcuno però bussò alla porta prima che potessimo baciarci.
ci allontanammo velocemente imbarazzanti mentre Dario e Sere entrarono nella stanza.
« volevamo vedere come stava procedendo, sono curiosa di vedere rora suonare » disse la mia amica ridendo
« abbiamo appena finito » dissi mentendo
Pietro mi guardò confuso ma io cercai di non dare peso al suo sguardo.
« andiamo dagli altri allora dai » disse Dario
andai dalla mia amica e la presi per il braccio allontanandomi dai due ragazzi che erano ancora nella stanza
« avete rovinato un momento magico » sussurrai per farmi sentire solo da lei
« scusami amore, non sapevo che steste facendo qualcosa, pensavo che ti stesse solo insegnando ad usare la chitarra » disse la mia amica dispiaciuta
la perdonai e lei mi abbracciò, alla fine lei cosa ne sapeva?
tornammo dai nostri amici che stavano chiacchierando seduti tutti insieme sul divano e dopo una decina di minuti ci raggiunsero anche Pietro e Dario, questa volta il biondo però non si sedette affianco a me, anzi sembrava che si fosse seduto appositamente nel posto più lontano.« ragazzi io e Sere andiamo a casa che domani mattina abbiamo lezione » dissi sorridendo
si erano già fatte le diciannove, era presto ma la mattina dopo ci saremmo dovute svegliare alle sei per andare in università quindi preferimmo andare via prima di cena.
salutammo tutti i ragazzi ed uscimmo dal bunker, tutta il viaggio lo passammo in silenzio con il solo suono della musica in sottofondo, ero sicura che la mia amica avrebbe voluto affrontare il discorso di me e Pietro a casa per poterlo fare più in tranquillità.
appena tornate andai in camera a cambiarmi, mi struccai e misi il pigiama andando poi in cucina dove Sere mi stava aspettando mentre preparava la cena
« eccoci » dissi sorridendo
« ora voglio sapere tutto » disse finendo di mischiare i tortellini e sedendosi poi affianco a me
le spiegai tutto, per filo e per segno tralasciando però quello che avevo provato, non volevo che si facesse strane idee, in quel momento non sapevo nemmeno io cosa mi stava succedendo.
« che carini - disse sorridendo - sono sicura che siate cotti entrambi ma nessuno dei due vuole fare il primo passo »
« io non sono cotta! »
e invece lo ero, la mia amica ormai mi conosceva meglio di me, si era accorta della mia cotta per Pietro prima che me ne potessi accorgere io.
« dovresti parlargli, ci è rimasto male quando te ne sei andata rora glielo si leggeva in faccia »
« non lo so - dissi iniziando a fissare il vuoto - magari dopo gli scrivo »
mi avvicinai alla credenza e presi dei piatti nei quali poi la mia amica versò i nostri tortellini in brodo.
finimmo di cenare e poi mi chiusi in camera mia a cercare di mettere in ordine le idee che avevo in testa.
presi una sigaretta dalla mia giacca ed andai in balcone per fumare, magari avrebbe aiutato.
mi sedetti a terra e poggiai la schiena al muro alzando la testa verso il cielo per poter vedere le stelle che quella sera erano più che evidenti, mi convinsi e presi il telefono andando poi sulla chat di Pietro, esitai un po' ma alla fine gli scrissi un messaggio, alla fine la vita era una no?oggi è stato magico
grazie______
NOTA AUTORE
ciao a tutti!! come va?
finalmente Aurora si è accorta del suo interesse per Pietro, chissà se è veramente ricambiata o è solo un idea di Serena.
voi che dite?spero che la storia vi stia piacendo, fatemelo sapere con un commentino o con una stellina
vi voglio bene <3
- rora ☀️
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scritto per te | fares
Fanfictionuna ragazza che va al concerto di amici di amici, chissà cosa succederà ☀️