1. Nuovi Arrivi

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Skyler

«Paint our future on a fractured wall
So come on fly away with me
To a place where we can be anyone we wanna be.»
Fly Away With Me -
Tom Walker

Presente

Libertà.

È questa la sensazione che mi sento esplodere addosso quando inizio ad intravedere da lontano i familiari ed imponenti edifici dell'università di Princeton.

Dopo tre interminabili mesi passati alla villa dei miei genitori a Manhattan, sono finalmente tornata in quella che invece è ormai da quattro anni la mia vera casa.

Quasi mi dispiace pensare che questo sarà il mio ultimo anno qui, nel luogo in cui sono cresciuta, diventata indipendente e ho reso i miei sogni realtà.

Fin dal giorno zero sono sempre stata considerata dai miei genitori la figlia di serie B. A loro, soprattutto a mio padre, non è mai importato di avere una figlia femmina, perché l'erede all'impero Abbott già ce l'avevano: il mio fratello gemello, Nathan. Nonostante ciò, però, non mi sono mai lasciata influenzare dai loro progetti per me. Io ho sempre avuto i miei obiettivi, non ho mai voluto essere una di quelle ricche casalinghe che se ne stanno a casa ad annoiarsi tutto il giorno, mentre il marito è l'unico a spaccarsi la schiena per la famiglia. Per questo motivo, nonostante i tentativi dei miei genitori di scoraggiarmi a frequentare l'università, ho fatto di testa mia e sono arrivata dove sono oggi. Non è stato sempre semplice, soprattutto perché una volta presa questa decisione pensavo che i miei sarebbero stati fieri di me tanto quanto lo sono di ogni traguardo di mio fratello, invece per loro sono rimasta invisibile. Se me la cavo bene per loro sto facendo il mio dovere, se fallisco non perdono tempo a rinfacciarmi che avrei dovuto ascoltarli e prendere la strada che mi avevano consigliato loro. La loro mancanza di stima nei miei confronti mi ha fatta crollare più volte, ma allo stesso tempo mi ha anche fatto imparare ad incassare i peggiori colpi bassi e creare una nuova Skyler molto più forte e determinata.

«A che pensi, sorellina?» domanda Nate vedendomi guardare fuori dal finestrino con gli occhi lucidi.

Mio fratello è tutto l'opposto dei nostri genitori. Mi ha sempre spronata e incoraggiata a dare il massimo ed è sempre stato il mio sostenitore più accanito, anche nei momenti in cui credevo più ai miei genitori che in me stessa. Quando mi sentivo più invisibile che mai, lui era l'unico in grado di vedermi davvero, andare oltre alla facciata che avevo messo su e capire quanto mi facesse male quella situazione. Nate è la mia unica e indispensabile ancora di salvataggio in un oceano fatto di squali — anche conosciuti come i miei genitori — e se non fosse stato per la mano che mi ha teso ogni volta in cui sono caduta, probabilmente non sarei stata in grado di rialzarmi da sola.

«Che se sono ad un passo dal realizzare il mio sogno e laurearmi lo devo soltanto a te.»

«Non dire stronzate,» mi lancia una veloce occhiata traboccante di disapprovazione. «Se stai per laurearti è soltanto grazie a te che sei la ragazza più forte, determinata e intelligente che abbia mai conosciuto.»

Nonostante il sorriso che prende forma sul mio viso grazie alle sue parole, non posso fare a meno che iniziare a sentire al centro del petto il il tipico senso di malinconia che accompagna l'inizio della fine di ogni percorso che ho fatto con lui. Nate è sempre una costante nella mia vita, fin da prima dalla nostra nascita, e l'idea che ora che la scuola stia per finire e le nostre strade prenderanno due direzioni diverse un po' mi spaventa.

Sette Minuti (Vol. Uno)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora