Capitolo 34 - Noelle

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Entrai nell'ufficio di Laurie per quella che sarebbe stata l'ultima volta. Ormai la collezione era pronta, tutto il reparto di design l'aveva approvata e l'aveva trovata perfetta; quindi, non restava altro che mandarla in produzione e programmare un piccolo evento di presentazione. Quasi due mesi di lavoro giorno e notte, disegnando decine di bozze per realizzare le versioni finali dei capi, erano ormai giunti a conclusione.

"Allora, come sono andati questi mesi?" mi chiese Laurie. Mi aveva chiesto un ultimo appuntamento per discutere degli ultimi dettagli. 

"Emozionanti. Travolgenti. Un sogno che si realizza. Non so davvero come ringraziare tu e il tuo team per l'opportunità che mi avete dato." dissi, giocando con una ciocca di capelli. Non riuscivo a stare ferma dall'emozione. 

"Siamo noi a dover ringraziare te, senza il tuo lavoro e la tua collaborazione i pezzi non esisterebbero." mi disse mostrandomi la cartelletta con i bozzetti finali. Erano esattamente come li avevo immaginati, non avrei potuto essere più soddisfatta di così.

"Comunque, penso sarai curiosa di sapere quando inizieremo con la commercializzazione." continuò.

"Effettivamente sì." non mi ero certo dimenticata che avevo accettato il lavoro anche per guadagnare qualcosina. 

"Considerati i tempi di realizzazione, spedizione, organizzazione e marketing, siamo intorno ai sei mesi. So che è un periodo molto lungo, e che sicuramente vorresti già vedere esposti i frutti del tuo lavoro, ma ti manderemo dei pezzi in anteprima, così che tu possa anche fare un controllo della qualità."

"Ti dirò la verità, è più tempo di ciò che mi sarei aspettata, ma sono sicura che l'attesa varrà la pena." replicai sincera.

"Posso assicurartelo anche io, non rimarrai delusa."

"Ci conto davvero." conclusi. Questo progetto era la realizzazione del sogno della mia vita, e ci tenevo davvero tanto alla sua buona riuscita. Non ero una di quelle persone che avevano standard poco realistici, non direi mai che avrei voluto tutto perfetto, ma sicuramente avevo alte aspettative.

"Senti, volevo chiederti, ora che abbiamo finito di parlare di lavoro, come va con quel ragazzo? Quello con cui eri andata in vacanza."

"Storia triste in arrivo." la avvisai ridendo con tono ironico.

"Tasto dolente?"

"Puoi ben dirlo."

Le raccontai il litigio e la situazione con Jack, e vidi almeno cinque emozioni diverse attraversare il suo viso.
"Caspita Noelle, mi dispiace tantissimo. Non pensavo sarebbe finita così tra voi due. Mi sembravate davvero vicini."

"Infatti, eravamo molto vicini. Probabilmente non è nemmeno appropriato parlare di queste cose con il proprio datore di lavoro, ma penso di essermi innamorata di lui Laurie. Innamorata. E ora non lo vedrò mai più. E lo so cosa mi stai per dire, che il tempo guarisce tutte le ferite, ma se io non avessi voluto che finisse così? Se avessi voluto una storia con un lieto fine?"

"Direi che ti sei detta tutto da sola. Ma non penso che tu la debba vedere in modo così negativo. Magari avrete occasione di incontrarvi di nuovo, e potrete sistemare le vostre incomprensioni."

Rimasi in silenzio, riflettendo sulle sue parole. Aveva ragione, non potevo passare il tempo piangendo per ciò che era successo e ciò che non era successo.

"Laurie, tu mi consideri un'amica?"

"Sì, direi di sì."

"Bene, perché ti sto per fare una richiesta in quanto tua amica, e non tua collega. Tienilo a mente."

Un coinquilino per NataleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora